Amarezza evidente sul volto di Nico Caragliano, allenatore di un Milazzo che voleva partire diversamente in campionato, ma che sabato al Despar ha impattato 2-2 con la Messana: "Eravamo venuti per vincere e per sessanta minuti ci siamo riusciti - spiega -, ma i cambi forzati, specie quello di Cafarella, ci hanno fatto cambiare assetto tattico e abbiamo sofferto. Il pari è arrivato su punizione con il nostro portiere che poteva fare meglio ma, lo dico da ex portiere, capita. Dovevamo gestire meglio la partita, abbiamo perso due punti ma ci deve servire da lezione per il cammino". Due punti persi perché sul doppio vantaggio la gara sembrava chiusa: "Siamo stati bravi per 50-60 minuti, ma abbiamo fatto tre partite uguali, dobbiamo gestire meglio. I lati positivi delle altre gare sono rimasti e devono essere confermati, quelli negativi vanno corretti per sistemare il tiro e fare bene in campionato". 

Risultato a parte, al Despar è andato in onda un match dentro il match, quello tra Matinella e Casella, due totem del calcio messinese: "Quando ci sono passione e integrità fisica in queste categorie puoi giocare fino a 40-45 anni. Matinella gioca meglio di un diciottenne, è sempre in testa negli allenamenti, è un leader e un esempio per i giovani, in campo poi gioca partite esemplari. Casella ha fatto un gran gol, questo è il bello del calcio: con ingegrità fisica e passione, ripeto, si può giocare ancora altri due o tre anni".

L'INTERVISTA VIDEO
Sezione: Promozione / Data: Gio 24 settembre 2020 alle 16:31
Autore: Gregorio Parisi / Twitter: @wikigreg
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