Va subito al sodo il direttore sportivo del Gioiosa, Giovanni Scaffidi: “È arrivato il momento dei saluti”. Inizia così il suo lungo post di congedo dalla società granata e, a poche settimane da quella che sarebbe stata la fine della stagione, si affida ai social: “Certo, speravo in un finale diverso, ma purtroppo questa pandemia lo ha rovinato. È stata un'annata calcistica iniziata con mille difficoltà, sono stato chiamato dalla società Asd Polisportiva Gioiosa per ricoprire il ruolo di direttore sportivo solamente il 22 agosto, quando c’erano solo 4 tesserati, ma in 10 giorni, assieme al mio grande amico Francesco Marino (procuratore di alto livello), siamo riusciti ad allestire una rosa di 24 ragazzi lavorando giorno e notte e iniziando gli allenamenti solamente il 4 settembre a 4 giorni dalla prima gara ufficiale. Siamo partiti tra lo scetticismo di quasi tutti gli addetti ai lavori che ci davano per spacciati, ma io, la società e tutti i miei collaboratori ci siamo isolati da tutto continuando a lavorare con umiltà è con un motto: Testa bassa e pedalare. Siamo arrivati al 29 febbraio, data dell'ultima partita ufficiale, facendo un grande campionato, rispettando, sudando e onorando la gloriosa maglia granata e sono convinto che saremmo arrivati tra le prime cinque. Nonostante tutte le difficoltà iniziali siamo riusciti a raggiungere se non il miglior piazzamento in promozione nella storia del Gioiosa poco ci manca”.
Una sintesi di quello che è stato l’anno in granata, con la squadra che, prima dello stop, ha raggiungo il settimo posto con 34 punti, -3 dalla zona play-off: “Tutto questo è stato possibile grazie a persone che, prima di essere dirigenti, sono tifosi di questa squadra”, ha aggiunto il ds Scaffidi, prima di una serie di ringraziamenti: “Al presidente Andrea Cultrona, persona di alti valori morali e sempre a disposizione di tutti sia economicamente sia moralmente. Ascolta tutti come un padre di famiglia. Ringrazio Giovanni Princiotta Cariddi, icona del calcio gioiosano, è l'uomo che mi ha voluto a Gioiosa e credo di aver ripagato la sua fiducia. Ringrazio Carmelo Bora e Giacomo Magistro Contenta per il loro impegno soprattutto nei giorni delle partite con la preparazione del pranzo per i giocatori, ringrazio Alessio Sorbera per il suo impegno costante in tutto, ringrazio Nino Spinella, Francesco Cultrera, che anche da lontano ha saputo dare il suo apporto alla causa, ringrazio don Ture Salvatore Gumina, vera anima e memoria storica di questa società. Ringrazio Antonino Di Nardo e tra i dirigenti ho lasciato per ultimo il grande Cono Toto Lucca, persone come lui sono la ricchezza di ogni società, sempre disponibile. Ringrazio il grande avvocato Carlo Merlo, che è stato sempre a disposizione per tutto quello che riguardava la parte legale e non solo, Leo Leone Orifici che, con le sue foto e soprattutto con le sue dirette facebook, ha permesso a tutti di seguire la squadra. Non finirò mai di ringraziarvi per avermi fatto sentire fin dal primo istante a casa ma soprattutto uno di voi. Ringrazio tutti i calciatori, i veri protagonisti di questo "miracolo" calcistico e, in modo particolare, tutti i ragazzi argentini, Axel Wajnsztejn, Bruno Ferraris, Nacho Cortes, Francisco Lucangeli, Ivan Berterame, Valentino Fossaceca, Santiago Pavisich, perché stare lontano da casa e dai propri cari non è mai facile. Avete portato allegria e soprattutto trasmesso a tutti i compagni la cultura del lavoro”.
E ancora la squadra in primo piano, ricordata con simpatia: “Ringrazio Giuseppe Cultrona (sempre addormentato ), Marco Di Perna (ragazzo meraviglioso), Nicolò Presti (grande cuore), Angelo Falcone (il più forte di tutti), Alessandro Bonamonte (1000 scuse), Mattia Garofalo (fenomeno), Gianluca Lo Vetere (esempio), Iasin Mazouf (muro), Peppe Mazouf (bomber), Giacomo Siragusano (il “Cassano” di queste categorie, in tutti In sensi), Giovanni Ginagò (professionista), Denis Ceraolo (promessa), Basilio Ceraolo (il ragioniere), Marco Gugliotta (positivo), Anes Hadek (Nino) e ringrazio il grande capitano Uccio Bongiovanni (tatticamente un maestro ) che, anche con i suoi mille acciacchi, ha dimostrato che usando la testa si può giocare fino a 50 anni. Non dimenticherò mai che sei stato il primo ad accettare questa sfida quando ancora non c'era una rosa. E ringrazio tutti i ragazzi della juniores: Salvuccio Bertè, Davide Cannavò, Carmeluccio Mollica, Robert Radu, Alessio Marziano, Mattia Orifici. Il mio grazie incondizionato è per tutti”.
Finisce qui, anche se non è ancora certo se riprenderà il campionato, l’avventura del direttore Scaffidi, che chiude una stagione particolare per il Gioiosa: “Forse non passeremo più tutte queste fantastiche giornate insieme tra allenamenti, partite, trasferte, riunioni, cene o pranzi, ma – ha continuato - niente e nessuno cancellerà il meraviglioso e indissolubile rapporto di amicizia e stima. I risultati del campo, pur ottimi, sono relativi, perché passano in secondo piano e ciò che conta è che abbiamo creato una famiglia, qualcosa che va al di là di una semplice partita di calcio, un gruppo di ragazzi uniti e pronti ad aiutarsi a vicenda non solo nel rettangolo di gioco”.
Un gruppo formato giorno dopo giorno, tassello dopo tassello e affidato “al grande valore umano e professionale dello staff tecnico. Ringrazio Melo Scaffidi Saggio, sempre a disposizione come preparatore dei portieri e non solo, mister Mirko Silvestri a cui mi lega una profonda stima e amicizia. Un tecnico preparatissimo che cura tutti i minimi dettagli, e Antonio Ioppolo, match analyst di altre categorie. Ti ho lasciato per ultimo perché sei stato la mia guida, il faro Pippo Gullà. E ringrazio Nunzio ed Enzo Silgato per il loro lavoro sempre prezioso”.
Un lungo saluto che l’ormai ex direttore sportivo ha concluso con un messaggio ai tifosi, al gruppo organizzato C.U.G. 87: “Non ho avuto Il piacere di conoscervi personalmente, tranne qualcuno, ma spero che tornerete presto sulle tribune del Comunale. Ci siete mancati e non nego che con voi a sostenerci qualche punto in più l'avremmo fatto. Paese e società resterete per sempre la mia seconda casa, sarò per sempre il primo tifoso del Gioiosa. Non so se questo è un addio o un arrivederci ma non vi dimenticherò mai. Forza Gioiosa”.
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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