Vittoria e risultato a parte, contro il Lecce si è visto chi siamo realmente. Il vero Messina non è quello che ha incassato cinque gol in casa contro Matera e Casertana. Contro i salentini si è visto di che pasta siamo fatti”.

Sono queste le parole del capitano del Messina, Giorgio Corona, intervenuto in diretta nel corso della trasmissione “RMS Sport”, in onda ogni lunedì sulle frequenze di Radio Messina Sud.

Re Giorgio”, grazie alla rete realizzata sabato scorso contro il Lecce, è entrato nella storia del calcio italiano, diventando il quarto giocatore più anziano ad andare in gol in un campionato nazionale professionistico all’età di 40 anni4 mesi e 19 giorni.

In testa a questa speciale classifica c’è Massimo Carrera, ex Juventus e Atalanta, in gol con la maglia della Pro Vercelli all’età di 41 anni e 10 mesi, mentre in seconda posizione c’è Alessandro "Billy" Costacurta, in gol all'età di 41 anni e 25 giorni. In terza posizione c'è un altro difensore, Oscar Brevi, andato in gol con la maglia del Como all’età di 40 anni e 9 mesi.

Il bomber palermitano, grazie alla rete messa a segno contro il Lecce, ha superato in questa particolare graduatoria un mito del calcio italiano del calibro di Silvio Piola, andato in gol con il Novara all’età di 40 anni4 mesi 9 giorni, diventando così il primo attaccante in questa speciale classifica.

Ma basta una vittoria contro il Lecce per cancellare gli ultimi risultati negativi? “Assolutamente no – dichiara l’esperto attaccante peloritano – Purtroppo siamo entrati nella storia, ovviamente in negativo, incassando cinque reti in casa, per ben due volte consecutive, nei primi quarantacinque minuti. A differenza delle scorse partite, però, abbiamo reagito. Il gol realizzato da Davide Moscardelli è stato un vero e proprio schiaffo, metaforicamente parlando, ma ci siamo guardati negli occhi e siamo riusciti a rialzarci”.

Un Messina sceso in campo con un piglio diverso e con la voglia di riscattarsi dopo le ultime, deludenti, prestazioni: “Siamo scesi in campo con una mentalità diversa – dichiara il capitano del Messina – Prima della partita contro il Lecce ci siamo parlati e abbiamo capito che era necessaria una svolta”.

Sul Lecce: “Secondo me è la squadra più forte che abbiamo affrontato fino a questo momento, un team che qualitativamente non si discute. Forse sono venuti a Messina con poca umiltà, mentre noi avevamo più fame ed una maggiore cattiveria agonistica…”.

Giorgio Corona è motivato al cento per cento e affronta ogni sfida con l'entusiasmo di un ragazzino, caratteristica che ha sempre contraddistinto il bomber siciliano.

Cresce, intanto, l'intesa con Luca Orlando: "Più si va avanti, più l'intesa cresce, è normale - dichiara Giorgio Corona - In allenamento il tecnico Gianluca Grassadonia ruota tutti gli attaccanti a sua dispozione, da me a Luca Orlando, passando per Gustavo Paez e Tommaso Bonanno, in attesa del pieno recupero di Sasa Bjelanovic".

Sabato sera, alle ore 20.00, allo stadio comunale “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia, andrà in scena il match tra Juve Stabia e Messina, non una partita come tutte le altre per “Re Giorgio” Corona, che affronterà il suo passato con grande emozione, ma al tempo stesso con forti motivazioni. Fu proprio lui a contribuire alla promozione della Juve Stabia in Serie B, realizzando 16 reti in 39 partite nella stagione 2010-2011. “Non nascondo che per me sarà emozionante tornare a giocare in Campania – dichiara Giorgio Corona – Castellammare di Stabia sono stato benissimo e ricordo con grande affetto il Presidente, i tifosi e l’intera piazza. Porto dentro di me ricordi bellissimi, ma sapete come ragiono, in campo voglio vincere, a prescindere dall’avversario...”.

Nelle fila della Juve Stabia milita il centrocampista Fabio Caserta, un giocatore che Giorgio Corona conosce molto bene. “Fabio Caserta è un grandissimo giocatore ed è una persona che conosco molto bene, è un leader, dentro e fuori dal campo, un vero trascinatore. Sarà un piacere incontrarlo ancora una volta. Cosa gli dirò quando lo vedrò? Gli chiederò quando ha intenzione di smettere con il calcio giocato (ride, n.d.r.), lui ovviamente mi dirà la stessa cosa!".

Sezione: Acr Messina / Data: Mar 07 ottobre 2014 alle 17:41
Autore: Fabrizio Bertè / Twitter: @fabrizioberte
vedi letture
Print