Ci sono ancora speranze di vedere l'Acr Messina ai nastri di partenza del prossimo campionato di Serie D. Il Comune ha risposto positivamente alla richiesta di rilascio del nulla osta per l'uso dello stadio "Franco Scoglio", passaggio che di fatto apre le porte alla presentazione della domanda d'iscrizione che dovrà essere spedita agli organismi federali entro il prossimo 10 luglio. Una notizia che buona parte della tifoseria ha accolto positivamente, seppur rimanga e difficilmente verrà meno il forte senso di contestazione nei confronti dell'attuale proprietà rappresentata dall'inadempiente AAD e dal socio di minoranza Pietro Sciotto. I quali, adesso, dovranno comunque saldare i debiti pendenti relativi alla scorsa stagione per ottenere una risposta positiva da Covisod e di conseguenza da Lnd e Figc. Il tutto, dentro un percorso nell'ambito del procedimento giudiziario di rientro dei debiti accumulati. Ecco dunque che, nonostante il -14 di penalizzazione già comminato e i profondi dubbi sul futuro sportivo della società, permane il vento di passione nel potere andare avanti con la società nata nel 2017, figlia del bando in continuità dell'Acr scomparso sotto la gestione finale di Franco Proto. Dunque ci sono altri tre giorni di tempo per capire cosa accadrà, per tenere viva la fiammella per chi crede nell'appartenenza e spera che l'Acr possa ancora rappresentare la storia calcistica della città. Come? Provare a restare in vita adesso, per poi magari sotto la regia garante di Palazzo Piacentini, riuscire a definire una svolta societaria con una società "ripulita" dagli ultimi disastrosi mesi gestionali. Ovviamente, cercando quantomeno di difendere la categoria sul campo. Attraverso quali figure, anche questo ancora è tutto da definire. Ma questa è storia di ogni estate praticamente da otto annate ormai, quindi sarà (eventualmente) solita corsa contro il tempo.

Il nulla osta per l'uso dello stadio "Franco Scoglio" è stato concesso intanto anche al Messina 1947 che prima della scadenza delle ore 14 ha inviato regolare richiesta di ripescaggio, che comunque dipenderà dal destino dell'Acr. Altrimenti sarà Eccellenza e probabilmente al "Marullo" sotto la guida del presidente Maximiliano Sosa che, seppur contestato a Sant'Agata per un'annata altalenante e una decisione forte, finora ha fatto tutto quanto serviva per offrire a Messina un'alternativa in Serie D in caso di scomparsa dell'Acr. Ma con l'Acr in vita, ovviamente l'impatto perderebbe di valore, anche perché non avrebbe senso sobbarcarsi i costi (circa 3000 euro a partita) di gestione per un impianto così grande per una categoria che non sarebbe la Serie D.

Via libera al San Filippo anche alla Messana, che sinora ha temporeggiato nella programmazione proprio per capire quale sarebbe stato il futuro delle altre due squadre che portano il nome di Messina in questo momento. Messana 1966 vista di buon occhio da alcune componenti locali (politiche e del tifo) e che potrebbe pensare di alzare l'asticella con l'inserimento di forze nuove in società. In ogni caso, per provare a ottenere buoni risultati in Eccellenza.

Massimo rispetto per entrambe, ma finché sarà in vita l'Acr, ovviamente la prima squadra della città resterebbe solo una. Poi il resto lo farà il destino e la "selezione naturale", perlomeno è il ragionamento che avrà fatto il sindaco Federico Basile concedendo il San Filippo a tre squadre (politicamente ha un senso). Ma che difficilmente, poi nei fatti, verrà usato congiuntamente dalle stesse. Si vedrà...

Sezione: Acr Messina / Data: Lun 07 luglio 2025 alle 16:02
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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