Un Messina vivo, caparbio, in buona condizione fisica, passa in vantaggio, si fa ribaltare e acciuffa il 2-2 nei minuti di recupero al “Monterisi”, risultato importante perché dà fiducia e credibilità al progetto tecnico avviato poco meno di due mesi fa dalla proprietà con l’ingaggio di Giacomo Modica e gli acquisti portati a termine dal ds Domenico Roma. C’è ancora tanto da lavorare in fase difensiva, ma l’impressione che lascia questa partita è quella di una squadra con un chiaro piano di gioco, centrato sulla corsa, la capacità di recuperare palla e gestire la manovra offensiva con rapidità. Ottima prova di Zunno, seguito a ruota da Cavallo, bene anche Polito adattato a centrale difensivo, e positiva la prestazione di Lia, sempre pronto a proporsi e chiudere in copertura. A centrocampo si è notata l’assenza di Franco, con Giunta molto diligente e a volte impreciso come play, attivissimo Scafetta, più compassato Frisenna, partita di piazzamento per Pacciardi mentre non ha giocato ai suoi livelli solo Emmausso. Buono l’apporto venuto dalla panchina, oltre al gol di Firenze; Plescia, ma anche Ortisi, ci hanno messo tecnica, agonismo e peso nei minuti decisivi. Un buon viatico per l’inizio di torneo in cui il Messina sarà a riposo nel prossimo turno, per poi andare, giorno 18, a Taranto.
PREPARTITA – Dopo 112 giorni, tanti ne sono trascorsi da quel 13 maggio in cui Nino Ragusa fece esplodere i seimila del “Franco Scoglio” con un gol all’82’ di Messina-Gelbison, ricomincia il campionato di serie C ed il Messina rende visita ad una delle squadre più quotate dagli addetti ai lavori in questa estate. L’Audace Cerignola, infatti, ha lasciato quasi intatta buona parte della struttura costruita tre stagioni fa, capace di conquistare per la prima volta il professionismo e terminare al 5° posto con 60 punti, per poi essere eliminata dal Foggia nel primo turno della fase nazionale dei playoff con un rocambolesco 3-0 maturato nel recupero dopo il 4-1 a favore dei gialloblù nella gara di andata al “Monterisi”. Lo stadio di casa, con terreno in sintetico, è stata la roccaforte del Cerignola nella scorsa stagione, per il bottino di 40 punti su 60 conquistati, e i tifosi pugliesi sognano di continuare il processo di crescita avviato dalla famiglia Grieco, che rilevò la società in prima categoria portandola prima in D e poi a ben figurare in terza serie. Il ds Elio Di Toro è un pilastro dell’organigramma gialloblù da anni e, questa estate, ha rinforzato l’organico con elementi di spessore per la categoria, portando a termine il colpo della cessione al Bari di Achik, ragazzo marocchino classe 2000 pescato in D al Rende tre anni fa, dopo aver girovagato a Roccella e Castrovillari. Finita l’era in panchina di Andrea Pazienza, l’Audace si è affidato a Ivan Tisci, reduce da un buon campionato al Fasano in quel girone H vera e propria fucina di calciatori e tecnici per l’alto livello competitivo che lo contraddistingue.
Tisci adatta il 4-3-3 in un 4-3-2-1 per valorizzare al massimo le caratteristiche della sua punta di diamante Malcore, rimasto in casacca gialloblù. Alle sue spalle, D’Andrea e D’Ausilio che cercheranno di costruire occasioni e inserirsi davanti a Fumagalli, mentre la linea di centrocampo è composta dal trio Tascone-Capomaggio-Ruggiero. Reparto arretrato con Russo, Ligi, Martinelli e Tentardini davanti al portiere lituano Krapikas.
Risponde Giacomo Modica con una formazione molto condizionata dalle assenze per squalifica di pilastri come Manetta, Franco e Ragusa, basata sugli elementi che ha avuto a disposizione con continuità in questo precampionato. In porta va l’inossidabile Fumagalli con Lia e Tropea sulle corsie dalla linea difensiva e la coppia Polito-Pacciardi al centro. Trio di centrocampo abbastanza giovane con Frisenna e Scafetta ai lati di Giunta, nell’inedito ruolo di play, mentre in attacco giostrano Cavallo, Emmausso e Zunno. Sono ben 5 gli under nella formazione iniziale. Rappresentanza di tifosi biancoscudati quantificabile in oltre duecento, un buon numero considerando l’orario e la non agevole trasferta. Messina in maglia nera, padroni di casa con la prima divisa gialloblù.
CRONACA
PRIMO TEMPO – Partenza con il Messina molto attento, Zunno fa il centravanti, e, al 3’, Scafetta prova a pescare il jolly con un tiro da metà campo, vedendo Trezza fuori dai pali, ma il pallone esce di pochissimo. Ci prova anche Giunta poco più di un minuto dopo, su un disimpegno errato della difesa, ma è troppo impreciso. Gli uomini in maglia nera cercano di non dare respiro alla manovra pugliese con un pressing asfissiante e, al minuto 8, ne fa le spese Capomaggio, che perde palla e interviene fuori tempo su Frisenna, meritando il primo giallo della partita. Il primo tentativo dei padroni di casa arriva al 9’, quando D’Andrea batte da lontano e molto decentrato, senza impensierire Fumagalli. Secondo giallo del match al 18’ per Ruggiero che mette giù Cavallo nella metà campo giallorossa. Difesa peloritana ballerina al 22’, quando Polito, su un lancio lunghissimo, è incerto nel passaggio a Fumagalli, favorendo D’Ausilio, anticipato il portiere, ma palla sul fondo. Preme il Cerignola sulla propria corsia destra, costruendo una bella azione rifinita al centro da D’Ausilio, ma senza nessun intervento degli attaccanti gialloblù davanti alla porta avversaria. La gara è molto equilibrata, ma la sblocca il Messina al 27’, dopo una conclusione di Lia respinta da Trezza, quando prima Scafetta poi Giunta addomesticano il pallone, che arriva dalle parti di Tropea, botta al volo e traiettoria imprendibile per il portiere pugliese. I gialloblù si riorganizzano, pareggiando al 30’, approfittando della troppa passività del reparto arretrato giallorosso. Palla a terra che passa da Tascone, corridoio leggibilissimo per Russo in piena area, controllo e appoggio al centro dal fondo, con Malcore liberissimo di spingere in fondo al sacco. Azione simile al 36’, ma stavolta Ruggiero viene stoppato da Pacciardi al momento del tiro. I padroni di casa hanno due canovacci in fase offensiva, alternando il lancio lungo dalle retrovie, alla manovra insistita sul proprio fronte destro, spingendo sul lato debole dello schieramento giallorosso. Fa eccezione la ripartenza al 41’ partita da un pallone perso banalmente in uscita dal Messina, con Capomaggio che innesca Malcore, sinistro al volo fuori di un metro. Scafetta affonda il tackle su Tascone al 42’, beccando la prima ammonizione in casa giallorossa. E’ l’ultima annotazione del primo tempo, che l’arbitro chiude dopo 2’ di recupero, sancendo un pareggio meritato dal Messina per la grande voglia dimostrata, anche se pesano alcune incertezze in fase difensiva abbastanza evidenti.
SECONDO TEMPO – Nessun cambio nell’intervallo, il Messina sembra partire col piede giusto, ma basta una ripartenza avviata da Tascone sempre sulla sinistra della difesa giallorossa al minuto 48, palla a D’Ausilio, tocco al centro dove c’è Malcore solissimo, controllo, sterzata a saltare l’ultimo difensore e palla di destro nell’angolo basso per il vantaggio del Cerignola. Momento di squilibrio in campo subito dopo il 2-1 con le due squadre molto lunghe, prova a sfruttare l’inerzia il Messina al 53’, quando Zunno lavora un pallone in area pugliese, arriva sul fondo, crossa a ritroso per Emmausso, chiuso fortunosamente dalla difesa. Doppio cambio per Tisci al 56’, entrano Ghisolfi e Leonetti al posto di Ruggiero e D’Ausilio. Zunno al 60’ su lancio di Giunta è bravissimo a difendere palla, arrivare davanti a Trezza, ma non tiene conto di Martinelli, prodigioso nel recupero a chiudere il tiro sul fondo. Modica, al 61’, inserisce Plescia e Firenze, mandando negli spogliatoi Frisenna e Emmausso. Zunno, spostato a sinistra, si accentra al 66’, tenta il tiro a giro da una ventina di metri, che finisce di un soffio a lato. Cambio per il Cerignola al 69’ con Sosa al posto di D’Andrea. Risponde immediatamente Modica inserendo Ortisi per Scafetta. Leonetti, al 75’, spreca solo davanti a Fumagalli, lanciato in piena area giallorossa. Si fa pericoloso il Messina dopo 3’, con Cavallo che trova Zunno dalla parte opposta, ma il colpo di testa termina alto. Aumenta il peso offensivo Modica all’83’ inserendo Luciani al posto di Cavallo. Tisci prova a spezzare il ritmo all’ 85’ inserendo Bianco e Neglia per Malcore e Capomaggio. All’86’, Leonetti colpisce con palla lontana Polito e si becca il cartellino rosso diretto su segnalazione dell’assistente numero due Marchese. Il Messina non molla e, al 92’ arriva il momento del pareggio, su calcio di punizione delizioso di Marco Firenze dai 25 metri, palla alle spalle di Trezza e 2-2. Martinelli eccede nelle proteste dopo il gol e viene espulso. Nel restante recupero c’è un giallo per Pacciardi e, subito dopo, arriva il triplice fischio del signor Gauzolino a sigillare un pareggio che rispecchia l’equilibrio visto nei 98’ di gioco, incluso extra time, premiando il carattere, la caparbietà e anche l’idea di gioco del Messina, mentre l’Audace Cerignola rimpiange, forse, la scarsa concretezza al momento di sfruttare le occasioni create.
AUDACE CERIGNOLA – MESSINA 2-2
Marcatori: 27’ Tropea (M), 30’, 48’ Malcore (AC), 92’ Firenze (M)
AUDACE CERIGNOLA (4-3-2-1) Trezza; Russo, Ligi, Martinelli, Tentardini; Tascone, Capomaggio (dall’85’ Bianco), Ruggiero (dal 56’ Leonetti); D’Andrea (dal 69’ Sosa), D’Ausilio (dal 56’ Ghisolfi); Malcore (dall’85’ Neglia). In panchina: Krapikas, Fares, Allegrini, Coccia, De Luca, Prati, Carnevale. Allenatore: Ivan Tisci
MESSINA (4-3-3) Fumagalli; Lia, Polito, Pacciardi, Tropea; Scafetta (dal 70’ Ortisi), Giunta, Frisenna (dal 62’ Firenze); Cavallo (dall’83’ Luciani), Emmausso (dal 62’ Plescia), Zunno. In panchina: De Matteis, Ferrara, Salvo. Allenatore: Giacomo Modica.
Arbitro: Simone Gauzolino di Torino
Assistenti: Rodolfo Spataro di Rossano e Alessandro Marchese di Napoli
IV Ufficiale: Ciro Aldi di Lanciano.
Ammoniti: 8’ Capomaggio (AC), 18’ Ruggiero (AC), 42’ Scafetta (M), 96’ Pacciardi (M)
Espulsi: 86’ Leonetti (AC), 94' Martinelli (AC)
Corner: 5-2
Recupero: 2’ e 6'
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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