La conferenza stampa di Giacomo Modica alla vigilia di Messina-Latina, inizia con la presentazione di una nuova figura all’interno dello staff medico biancoscudato, la dottoressa Carmen Sottile, nutrizionista che si occuperà di un aspetto molto particolare ma interessante all’interno di una squadra di calcio: “Una professionista che ci aiuterà nella parte fisica, perché abbiamo necessità di conoscere come i nostri calciatori viaggiano in termini di massa magra, quella grassa, sarà una persona molto importante accanto a noi. Benvenuta alla dottoressa Sottile”

Modica passa poi, sorridendo, ad alcune considerazioni sulla settimana di lavoro: “Sembra quasi una notizia bomba avere potuto fare la settimana-tipo. Le risposte le avremo domani, in funzione della gara. Abbiamo lavorato bene, sono tutti disponibili tranne Ortisi, squalificato, oltre ai due infortunati (Luciani e Ferrara), poi abbiamo il problema della gestione di Firenze, purtroppo ancora condizionato da una serie di difficoltà. Abbiamo necessità di averlo al meglio, la sua gestione è complicata dalla sua situazione non ottimale, ho necessità di vederlo all’opera più intensamente, padrone della sua condizione psico-fisica. Dovevamo ritrovare i tempi delle giocate, su questo abbiamo lavorato in questi giorni, quello che ci è mancato nel mese scorso in cui eravamo sempre sul campo a giocare partite ufficiali. Ho cercato di chiacchierare con i ragazzi, lenire alcune ferite psicologiche, ritrovare la cattiveria e le motivazioni in qualcuno. Poi, ci vuole tempo, continuità, Roma non si è fatta in un giorno. Abbiamo gettato le basi, sono più di cento giorni che stiamo insieme, tranne i 40 in cui eravamo in viaggio, giocavamo turni di campionato, abbiamo fatto tanto, ma credo in questo gruppo e ritroveremo la nostra coesione e convinzione.”

L’allenatore biancoscudato non esclude novità per la gara di domani contro un avversario di livello come il Latina: “Sono strategie tattiche possibili sia in partenza che durante la partita. Il nostro avversario sa quello che vuole, fa un buon calcio, ha confermato le ottime cose fatte vedere nelle scorse stagioni. Noi dobbiamo ritornare quella squadra sprint viste nelle prime giornate, su 11 turni abbiamo toppato due partite e mezzo con Sorrento, in parte, poi Brindisi e a Taranto. Abbiamo necessità di vincere, ma dobbiamo leggerla bene, mi aspetto una prova di intensità, orgoglio, consapevolezza delle nostre forze o dei punti di debolezza. A noi serve fare punti.”

Modica sottolinea l’importanza del match con il Latina: “Ancora deve finire il girone di andata, poi ci sarà tutto il ritorno, capisco che tutti noi amiamo il Messina e vogliamo vincere. E’ una partita importante, ma per capire se possiamo combattere e competere con chiunque, un risultato positivo ci consentirebbe di metterci alle spalle alcune situazioni negative, oltre ai risultati. Non bisogna mettere ansia, dobbiamo interpretarla in modo intelligente, tornando ad essere quel gruppo visto nelle prime 7 gare di campionato che se la poteva giocare con tutti. In questo torneo non ci sono fenomeni, chi ha gamba, forza, agonismo, se sbagli tre volte non è come in serie A, che ti puniscono al primo errore, qui forse prendono un palo e, se arrivi prima sul pallone, puoi creare problemi a tutti. Quindi, sappiamo che sei-sette squadre sono più forti di noi tecnicamente, ma bisogna essere in grado di lottare su ogni pallone e si può essere allo stesso livello degli altri. Il calcio vuol dire lavorare durante la settimana, avere tanta corsa, fame, applicazione, passione, condizione fisica.”

Non ci sono particolari tensioni riguardanti la classifica, assicura Modica: “Noi avremmo ansia se avessimo un altro obiettivo e saremmo consapevoli di non poterlo raggiungere. Non abbiamo illuso la gente dicendo che avremmo potuto vincere il campionato, dobbiamo salvarci facendo divertire la gente, nello stesso tempo sappiamo di essere il Messina, non dobbiamo dimenticarlo, ma siamo consapevoli che 7-8 squadre sono state costruite in modo diverso tecnicamente rispetto a noi, il nostro compito è smontare la convinzione dei nosri avversari di poterci dominare tecnicamente. Noi abbiamo un pubblico meraviglioso, in 12 giornate nessuno ha toccato la squadra, sono cose di cui siamo consapevoli, per questo ci preme di più non deludere i tifosi e il presidente che ci paga, ha dato a me la possibilità ed il privilegio di guidare il Messina ed ai tagazzi di vestire questa maglia prestigiosa. I risultati non devono condizionare, questa situazione l’ho vissuta a Roma, dove si passava da esaltazione a depressione con grande facilità. Tenendo presente che una sconfitta a Messina dà più amarezza rispetto ad altre piazze, non dobbiamo vivere del nostro prestigio come piazza o della grandezza della città, o del pubblico appassionato e attento, ci tocca stare concentrati sul presente, su quello che possiamo e dobbiamo fare, senza troppi squilibri, ma non dobbiamo avere rimpianti”

Modica si sofferma su due elementi che hanno dimostrato qualità, ma, per motivi diversi, non si sono imposti in modo deciso e con un impiego costante: “Zammit non è un under dal punto di vista del regolamento, essendo straniero, lo abbiamo appurato nei giorni scorsi, lo devo trattare da over e lo spazio lo può trovare quando ho sistemato i 4 under, perché dobbiamo utilizzare il meccanismo del minutaggio. È un giovane di valore, nazionale under 21 maltese, ha dimostrato di poterci dare una mano, buona predisposizione, ma le valutazioni devono essere diverse, in base ad altre esigenze. Firenze lo abbiamo voluto noi, conosciamo il suo passato, ma io vivo di presente, ha avuto un problema serio, lo stiamo aspettando, non si discute tecnicamente, ma a calcio servono contrasti, corsa, cattiveria, non basta saper giocare con la palla al piede. Ma finché pensiamo che Firenze possa gestire i suoi allenamenti in base alla sua condizione, con me non farà fatica, mi servono le due fasi, Poi, se ci dovessimo rendere conto che può essere solo così, ne prendiamo atto, ma da lui voglio e pretendo di più, può sbagliare la singola giocata, non mi preoccupa, ma serve più intensità, cattiveria. A quel punto, se vedrò questo, avrà la maglia da titolare che merita e non gliela toglie nessuno, sennò sarà valutato durante la settimana come tutti gli altri. Non sono tanto pazzo da non utilizzare giocatori forti, ho messo fuori anche Emmausso, una mia creatura, cui voglio bene, Franco quando è calato di intensità, l’ho tolto, ma è sempre sul pezzo. Io la perfezione la cerco durante la settimana, quando li vedo vogliosi di volere la maglia. Firenze è un ragazzo dolcissimo, lo stimo immensamente, ma se lo vedo che arranca, non posso fare altro.”

È il 50° anniversario dalla fondazione dei Fedelissimi, club storico del tifo giallorosso, Modica non se ne dimentica: “Stasera sarò presente, insieme a una rappresentanza della squadra, alla festa di un gruppo che da 50 anni è presente con immutata passione, dopo tanti anni e non può essere un caso. È giusto rendere onore ed omaggio a loro, la storia non può essere cancellata, ma va applaudita e rispettata.”

Sezione: Acr Messina / Data: Sab 11 novembre 2023 alle 23:07
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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