È tutto pronto, sabato scatterà la 102esima edizione del Giro d’Italia con la cronometro di Bologna che si concluderà in cima al San Luca. Tante salite, molti anche i chilometri a cronometro, per un’edizione della corsa rosa tanto attesa come non accadeva da tempo e che si chiuderà dopo 21 tappe a Verona, con un’altra cronometro, la terza dopo la Riccione-San Marino del 19 maggio. Cinque, invece, gli arrivi posti in salita: Ceresole Reale, Courmayeur, Anterselva, San Martino di Castrozza e Croce d’Aune.

Almeno cinque i ciclisti favoriti e pronti a darsi battaglia sin dai primi chilometri. Intanto il nostro Vincenzo Nibali, non il maggiore accreditato del lotto, ma atleta capace di emozionare e gettare sempre il cuore oltre l’ostacolo. Lo Squalo va a caccia del tris dopo i successi maturati nel 2013 e nel 2016 e si è ben preparato a questa edizione dopo le buone prove mostrate al Tour des Alpes e alla Liegi-Bastogne-Liegi, pur non centrando una vittoria dalla Milano-Sanremo di marzo 2018. Capitano della Bahrain Merida, Nibali potrà contare in salita sull’aiuto dei preziosi gregari Caruso e Pozzovivo. Presente anche il fratello Antonino, ma la squadra non appare così competitiva e questo, alla lunga, potrebbe essere un difetto non da poco.

La vittoria finale sarebbe un colpo da autentico fuoriclasse per lo Squalo dello Stretto, che diventerebbe il più anziano di sempre a portare a casa la Maglia Rosa, ma si troverà di fronte una concorrenza giovane e agguerrita e il percorso, con tanti chilometri contro il tempo, non è dei più congeniali alle sue doti tecniche. Cinque podi nelle ultime cinque partecipazioni al Giro per Nibali che, oltre ai successi datati 2013 e 2016, è arrivato anche terzo nel 2010, secondo nel 2011 e ancora terzo nel 2017.

Da temere sicuramente Dumoulin, Roglic, Landa e Simon Yates. L’olandese e lo sloveno puntano fortissimo sulle tre cronometro, nelle quali possono fare la differenza e accumulare minuti importanti da difendere nei tapponi alpini. Landa, invece, è la solita certezza: quinta partecipazione al Giro, solido nonostante qualche acciacco fisico, ma presente quando il gioco si fa duro. Yates, invece, dopo il dominio iniziale dello scorso Giro e il crollo dell’ultima settimana, dovrà confermare quanto mostrato nell’ultima Vuelta di Spagna, conquistata da autentico trionfatore.

Sezione: Altri Sport / Data: Ven 10 maggio 2019 alle 17:06
Autore: Antonio Billè / Twitter: @antobille
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