Poche soddisfazioni e qualche piccola gioia per i “messinesi” in campo nel weekend. Inizialmente lasciato in panchina, già al 13’ Marco Rosafio (Cittadella) è chiamato a sostituire Tavernelli, infortunatosi nelle prime battute di Cittadella-Reggiana. L’attaccante dei veneti, al Messina nel 2017/18, sembra non essere entrato in campo, annullato dalla splendida partita dei granata, che passano al Tombolato con un sontuoso 0-3. Non va meglio a Mangraviti e Ragusa (Brescia), sconfitti in casa dalla Cremonese. Se il difensore appare in balia degli attacchi dei girgiorossi, l’attaccante prova a riequilibrare le sorti del match: pochi minuti dopo essere entrato in campo, infatti, colpisce il palo con un perentorio stacco di testa. Sconfitta anche per Amato Ciciretti (Chievo), costretto a cedere le armi, insieme ai suoi compagni, al Monza di Berlusconi. La sua prestazione, però, è ampiamente sopra la sufficienza: le azioni pericolosi dei clivensi, infatti, passano dalla sua intelligenza tattica.

Gioisce, invece, Marco Crimi (Reggina), ormai titolare fisso nella Reggina di mister Baroni. Le sue chiusure puntuali, unite ad una velocità d’esecuzione costante, aiutano gli amaranti a mandare al tappeto un Pordenone propositivo ed attento. Sicuramente positiva, nonostante la sconfitta, la prestazione di Matteo Brunori Sandri (Entella), uscito sconfitto dal Penzo di Venezia. L’Entella, andata sul doppio vantaggio, si vede rimontare dai lagunari, sempre più protagonisti di un campionato che li consacra come terza forza. L’italo-brasiliano, soprattutto nella prima frazione di gioco, fa ammattire la retroguardia veneta, mandando in gol Schenetti al 29’. La rimonta del Venezia, però, diminuisce sensibilmente i palloni giocabili e, al 79’, mister Vivarini lo sostituisce con Nizzetto. Anche Federico Dionisi (Ascoli) è costretto ad uscire dal campo a testa bassa, nonostante le numerose occasioni create contro la Salernitana. Alla fine, sia per un pizzico di imprecisione che per l’ottima disposizione tattica dei campani, i bianconeri escono sconfitti dal proprio campo per 0-2.

Ben quattro “messinesi”, di nascita o d’adozione, in campo in Catania-Bari. Nel big-match della giornata, infatti, vengono schierati titolari Calapai, Giosa e Dall’Oglio nel Catania e Maita tra i biancorossi. Al termine della sfida, l’1-1 mette d’accordo tutti, lasciando qualche piccolo rimpianto ai galletti, passati per primi in vantaggio. Sconfitta casalinga, invece, per la Casertana di Izzillo e Longo. Ma se il secondo rimane in panchina per tutta la durata del match contro l’Avellino, il primo è costretto a lasciare il campo già all’11’ per un infortunio: la sfida terminerà 0-2 in favore degli irpini. Ritorna al gol Pedro Costa Ferreira (Teramo), al Messina tra il 2012 ed il 2014, nella sfida di Castellammare di Stabia: suo il gol del definitivo 1-1. Esaltante vittoria, invece, per la coppia difensiva Fazio-Martinelli (Catanzaro). Al Barbera di Palermo, infatti, la coppia giallorossa argina le azioni offensive dei rosanero e, a dieci minuti dal termine, è proprio Martinelli a siglare l’1-2 che rimarrà inalterato sino al triplice fischio. Nel girone B sono solamente nove i minuti per Giuseppe Rizzo (Triestina), mandato in campo all’81’ di Virtus Verona-Triestina 2-2-. Nel girone A, infine, continua a segnare Filippo Scardina (Pergolettese), autore del definitivo 2-2 in Pro Patria-Pergolettese.

Sezione: Erano a Messina / Data: Mar 23 febbraio 2021 alle 13:59
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @menelpallone
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