All'assessore comunale Pippo Scattareggia pare non sia piaciuta l'etichetta “tecnica e politica” che abbiamo affiancato, nella ricostruzione approfondita fatta dal nostro sito, alla determina a contrarre con annesso schema di bando del “Franco Scoglio”. Nel rispetto del diritto di replica riportiamo integralmente la nota del componente della Giunta De Luca, affinché ogni lettore possa farsi, com'è giusto che sia, la propria idea. A latere, aggiungeremo noi qualche ulteriore passaggio sulla vicenda, per una più completa chiusura del cerchio.

Con riferimento all’articolo pubblicato dalla testata on-line Messinanelpallone.it con il quale è stato affermato che la pubblicazione della determina a contrarre per la concessione dello Stadio Franco Scoglio costituirebbe una mossa tecnica e politica con la quale l’Amministrazione comunale sarebbe corsa ai ripari dopo le polemiche degli ultimi giorni sul caso ‘concerti’, l’Assessore Giuseppe Scattareggia precisa quanto segue:

A) La pubblicazione della determina a contrarre costituisce la prima fase della procedura di gara per l’aggiudicazione della concessione per la gestione dello Stadio, alla quale farà seguito la pubblicazione del Bando nella Gazzetta Ufficiale. Si tratta dunque dell’avvio formale della complessa procedura amministrativa che l’Amministrazione comunale ha avviato con la modifica del piano di equilibrio del 23 novembre 2018 nel cui ambito, in osservanza di quanto previsto nel “Salva Messina”, si era stabilito di affidare in concessione a terzi gli impianti sportivi comunali tra cui anche lo Stadio “Franco Scoglio”. Pertanto non si tratta di una mossa tecnica dell’Amministrazione comunale, e di certo non risponde alla presunta volontà di accelerare i tempi di un bando che era già pronto e che, semmai, ha sofferto i ritardi dovuti allo stato di emergenza per l’epidemia da Covid 19, per cui si è volutamente e doverosamente atteso l’avvio della Fase 2 per consentire alle società interessate di potere avere conoscenza della pubblicazione dell’atto in questione.

B) In riferimento poi al ‘caso concerti’ risulta del tutto fuori luogo – conclude l’assessore – atteso che il Comune di Messina ha ottenuto, con la sentenza di ieri, giovedì 14, il pieno riconoscimento della legittimità della propria azione amministrativa con il rigetto, per inammissibilità, del ricorso al Tar proposto dalla società Musica da Bere”.

Rispetto al punto A, probabilmente l'assessore crede che trattando prevalentemente di calcio, questa redazione sconosca l'essenza delle procedure amministrative, ma ci dispiace doverlo deludere. Sappiamo benissimo che la determina a contrarre rappresenta il primo passaggio formale per l'avvio della pubblicazione di un bando. Tanto da avere evidenziato che non si trattava del bando vero e proprio ma, visto il compimento di questa importante procedura con la pubblicazione della determina dirigenziale e gli allegati cruciali schemi, abbiamo comunque voluto dare ampio spazio al tema. Ma ciò non significa travisare la realtà o non potere dare ai fatti un'interpretazione. Scattareggia sostiene che non si tratta di una mossa tecnica finalizzata ad accelerare i tempi, lo rispettiamo, evidentemente sarà una coincidenza che la determina sia stata pubblicata solo a distanza di poche ore dalla richiesta di dimissioni giunte da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Vento dello Stretto, proprio per i ritardi sulla pubblicazione del bando e per la decisione di non rinviare di 12 mesi i concerti di Tiziano Ferro e Ultimo, che potrebbe per almeno un quinquennio allontanare i promoter di questi grandi eventi da Messina. Lo stesso Scattareggia, poi, sostiene che i ritardi sulla pubblicazione siano stati dovuti all'epidemia Covid e che è stato deciso di attendere la Fase 2 per consentire alla società interessate di potere avere conoscenza della pubblicazione dell'atto. Scelta amministrativa, non crediamo abbia un altro nome. Al contempo occorre però ricordare come il bando per la gestione pluriennale dello stadio “Franco Scoglio” sia “quasi pronto” da ottobre 2018, leggasi oltre un anno e mezzo fa, con uno schema di convenzione approvato dal consiglio comunale agli inizi di luglio 2019. Del coronavirus, a quei tempi, nemmeno l'ombra.

E veniamo al punto B: “Il Comune ha ottenuto il pieno riconoscimento della legittimità della propria azione amministrativa con il rigetto, per inammissibilità, del ricorso al Tar proposto dalla società Musica da Bere”. Spiace deludere ancora Scattareggia, non saremo massimi esperti di diritto amministrativo, ma nemmeno improvvisati che scrivono senza uno straccio di laurea. E basta leggere a fondo per capire, oltre le dichiarazioni di rito, che il Tar non si è espresso sul rinvio del concerto di Tiziano Ferro bensì su una cosa che ha radici mesi prima, visto che la Musica da bere si è rivolta al Tribunale il 30 marzo 2020 per chiedere l'annullamento di una delibera di Giunta del 31 dicembre 2019. Nello specifico, il rinnovo della concessione all'Acr Messina sino al 2021, ritenuto inammissibile e non bocciato nel merito, perché ipotizzava dei danni che sarebbero stati subiti dalla società, non dimostrabili. Niente di attuale, anzi andrebbe sottolineato che se quella proroga alla concessione avesse davvero visto la luce, come a quanto pare non è accaduto per la mancanza della firma finale sull'accordo, oggi il Comune si sarebbe dovuto schierare esattamente dalla parte della “Musica da Bere”. Sapete perché? Per il semplice motivo che con l'ipotetico rinnovo della concessione, per dare piena attuazione al bando in attesa di pubblicazione, si sarebbe dovuto attendere maggio del prossimo anno per la piena esecutività. Questo non avrebbe rappresentato un pregiudizio per soggetti interessati a partecipare alla gara? Eppure...di fatto era stato predisposto tutto per il rinnovo, con la volontà della Giunta (vedi delibera 842-2019) della quale fa parte anche lo stesso Scattareggia. Fatti, non giochi di parole.

Sezione: Fuori Campo / Data: Sab 16 maggio 2020 alle 11:25
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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