La nostra testata, negli ultimi anni, si è più volte dedicata alla annosa questione relativa agli impianti sportivi cittadini, una dotazione del patrimonio comunale importante, ma, per usare un eufemismo, trascurata, oppure oggetto di “distratte attenzioni” da parte delle amministrazioni susseguitesi al governo di Palazzo Zanca.

La procedura in atto da quasi un anno per la concessione pluriennale del “Franco Scoglio” costituisce solo la punta dell' iceberg di atteggiamenti e politiche gestionali di un settore, lo sport, altrove considerato di alto profilo sociale, e qui a malapena tollerato come lusso o attività riservata alle masse incolte. Andando oltre il paradosso, la giunta De Luca, dal suo insediamento nel 2018, attraverso il cosiddetto “Salva Messina”, ha considerato come propria “stella polare” l’affidamento ai privati di piscine, palazzetti, stadi, palestre, campi polifunzionali considerati solo fonte di costi infruttuosi per il bilancio comunale. Nessuna fonte finanziaria, diretta o indiretta, da destinare anche alla semplice manutenzione, non parliamo di ristrutturazioni o costruzioni di nuovi impianti.
Nei fatti, si è proceduto solo ad alcuni affidamenti diretti a società o federazioni che, come sempre, si sono occupate di svolgere la manutenzione ordinaria o utilizzare le strutture per allenamenti o partite, rigorosamente senza pubblico, visto che praticamente nessun impianto nel territorio del Comune di Messina possiede l’agibilità per l’accesso di spettatori a copertura intera della capienza per la quale sono stati costruiti. Di queste procedure si è occupata anche la dott.ssa Carrubba, responsabile della trasparenza all’interno dell’organigramma comunale, per censurare le metodologie di assegnazione utilizzate in alcuni casi. Malgrado ciò, il 31 maggio scorso, l’Assessore alle Politiche Sportive Francesco Gallo ha presentato la proposta di deliberazione n 313 che, nello stesso giorno, la Giunta Comunale al completo (ad eccezione dell’Assessora Tringali, assente nella circostanza) approva all’unanimità (Delibera n. 307). Si tratta di un atto di riqualificazione e gestione impianti sportivi ex D.Lgs. 38/2021, nel quale si delineano le procedure accelerate attraverso cui il Comune di Messina ricercherà i terzi a cui affidare la gestione degli impianti comunali, distinguendoli tra quelli assegnabili a “Associazioni e Società Sportive senza fini di lucro” definite dall’articolo 5 del D.Lgs 38/2021 e quelli che dovranno seguire un procedimento più articolato in quanto si tratta di impianti di maggiore rilevanza rispetto ai primi, che potranno essere oggetto delle attenzioni di privati intenzionati ad investire nella loro manutenzione ordinaria e straordinaria (entro i primi 24 mesi, con l’obiettivo di renderli agibili) e poi sfruttarne la possibilità di produzione di reddito per un periodo di anni maggiore in base all’importanze delle migliorie che ci si impegna a fare. In sostanza, in questo ultimo caso, una riproposizione dello schema adottato in occasione del bando per il “Franco Scoglio” con la variante della diversa procedura da applicare secondo il citato D.Lgs 38/2021, che prevede una accelerazione delle fasi di coinvolgimento degli enti preposti e della collettività attraverso il sistema delle conferenze di servizi, tra l’altro.

La Delibera include nella prima categoria i Campi da tennis di Margi e Castanea, le palestre Ritiro, Montepiselli e Juvara, il campo di calcio “Bonanno” dell’Annunziata, mentre i “pezzi da 90” sono il Palatracuzzi, il Palarussello, il Palarescifina, il Palamili, i campi di atletica Graziella Campagna e Cappuccini e il complesso natatorio sempre della Contrada Cappuccini.
Resta escluso il “Giovanni Celeste”, attualmente occupato dal Football Club Messina dopo la scadenza della concessione annuale in data 31/05/2020 (oltre un anno fa) e, ovviamente, il “Franco Scoglio”. Oltre al nuovissimo campo di rugby in Contrada Sperone, recentemente messo a nuovo grazie ad un finanziamento specifico e del quale non è stato ancora reso noto il destino riguardo alla gestione.

L’atto assume la solennità di un vero e proprio atto di indirizzo dell’Amministrazione Comunale nei confronti degli uffici affinché si seguano i principi “semplificati” dettati dal D.Lgs 38 del 28 febbraio 2021, uno dei cinque decreti attuativi della riforma dello Sport, che, in questo caso, consente procedure più snelle per l’assegnazione delle concessioni.

Una eredità che questa amministrazione comunale, nel caso in cui Cateno De Luca manterrà l’impegno a presentarsi nella corsa per la carica di presidente regionale, lascerà alla prossima Giunta, o, comunque, che potrà essere messa in atto nel prossimo mandato.

Sì, perché la legge 21 maggio 2021, n. 69 (il cosiddetto Decreto Sostegni, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21 maggio scorso) all’articolo 30 comma 9, così recita: Al decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 38, e' aggiunto, in fine, il seguente articolo: «Art. 12-bis (Disposizione finale). - 1. Le disposizioni recate dal presente decreto si applicano a decorrere dal 31 dicembre 2023.

Ne riparleremo il 1 gennaio 2024. A Dio piacendo.

Sezione: Fuori Campo / Data: Sab 05 giugno 2021 alle 19:20
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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