Un voto, d'altronde Maradona, tra le altre cose, è stato anche una religione. Vittorio Torino a Messina è diventato grande, battendo il record di FabriziRavanelli, affermandosi a suon di gol e trascinando i giallorossi fino alla Serie B. Nonostante ciò, non ha mai dimenticato le sue origini e, insieme a loro, chi da bambino gli faceva battere forte il cuore. L'ex numero 9 si è così tatuato il Pibe de Oro sulla pelle, nel rispetto di una promessa maturata quasi 30 anni fa.

"Non sono un appassionato di tatuaggi, ma lo avevo giurato il giorno che lasciasti Napoli, nel 1991, quando non ci sarai più lo farò". Ed ecco qua, incisa sulla gamba sinistra resterà indelebile la scritta "Dios", con un 10 al posto di I e O e l'autografo del fantasista stilizzato appena più in basso. "In onore a te - si legge su Facebook - unico ed inimitabile eroe della mia gioventù". Quindi la chiosa, la stessa pronunciata da Diego il giorno del ritorno al San Paolo, in occasione dell'addio al calcio di Ciro Ferrara: "Chi ama, non dimentica"

Addio Diego

...Si yo fuera Maradona Viviría como él ...La vida es una tómbola De noche y de día... #Maradona

Pubblicato da Messina nel pallone su Mercoledì 25 novembre 2020
Sezione: Fuori Campo / Data: Sab 28 novembre 2020 alle 17:34
Autore: Giovanni Sofia
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