La gara per la concessione pluri annuale dello stadio che sorge a San Filippo, dopo l’ultima seduta della Commissione Giudicatrice nominata dall’Ufficio Regionale Gare Appalto (Urega) e presieduta dall’ing. Amato del Comune di Messina, tenutasi lo scorso 16 marzo, si è conclusa con la proposta di aggiudicazione all’unico partecipante, il Football Club Messina, la consegna dei documenti al Responsabile Unico del Procedimento (Rup) De Francesco, dirigente del Dipartimento Sport, che, secondo quanto stabilito dal Codice degli Appalti, ha il compito di verificare, sotto il profilo della validità e del possesso dei requisiti. Per l’esercizio di questo compito, il Responsabile Unico del Procedimento ha, in mancanza di altre indicazioni da parte della stazione appaltante, trenta giorni di tempo dalla consegna della documentazione, ma ha anche una serie di possibilità concesse dalla legge per decidere l’aggiudicazione in tempi più lunghi qualora vi sia necessità di integrazione documentale, oppure può anche dare il proprio nulla osta all’aggiudicazione, se non si verificano tutti i requisiti, ponendo, nel contratto di appalto, una serie di condizioni.

Se, ad esempio, l’operatore economico aggiudicatario non riesce a dimostrare la propria regolarità fiscale, o perfino se si è in attesa di tutta la documentazione richiesta dalla normativa antimafia, il Rup può anche dare un responso favorevole all’aggiudicazione, definendola come condizionata e, nel contratto di appalto, verranno inserite clausole liberatorie nel caso in cui la regolarità fiscale o la documentazione antimafia diano esito negativo.

Insomma, il Codice Appalti e la normativa collegata forniscono una serie di opzioni e possibilità all’ente appaltante per decidere in qualunque momento di ritirare l’appalto o la concessione, ma sicuramente è fondamentale il ruolo del Responsabile Unico del Procedimento, un vero e proprio garante della esatta applicazione delle leggi in tutta la procedura. Nelle ultime ore, si sono diffuse voci sempre più insistenti su una imminente aggiudicazione definitiva deliberata dal Comune all’inizio della prossima settimana e, conseguentemente, nei giorni successivi, la presentazione pubblica del progetto. Come pubblicato dalla nostra testata, l’architetto David Manica, titolare di uno studio di progettazione a Kansas City, specializzato in impianti sportivi, ha confermato il proprio coinvolgimento nel progetto di ristrutturazione e riconversione dello Stadio “Franco Scoglio”, senza poter dare ulteriori dettagli, appellandosi ad una comprensibile riservatezza.

La sosta del campionato di Serie D, protratta fino al 9 maggio per consentire, nel girone I, l’allineamento di tutte le squadre al calendario in vista delle ultime 7 tappe, sembra quasi cadere a pennello per spostare l’attenzione dal campo al futuro immediato della gestione dello stadio, con un investimento prospettato di oltre 140 milioni di euro, per garantire il quale dovrebbe essere presentata una garanzia fidejussoria pari al 10% dell’importo totale, prima di potere siglare la concessione.

Un impegno importante, dal punto di vista finanziario, organizzativo e tecnico, perché si tratterebbe del primo caso di intervento così imponente in Italia, da parte di una società sportiva attualmente militante nella quarta serie nazionale. Nulla a che vedere con lo Juventus Stadium, la Mapei Arena a Reggio Emilia, il Gewiss Stadium a Bergamo o la Dacia Arena a Udine, tutti costruiti da squadre del massimo livello professionistico con profilo europeo o mondiale, che hanno impostato il piano finanziario principalmente sull’evento sportivo, così come avviene in tutte le parti del Mondo.

Ma neanche con i nuovi stadi a Milano, Roma o Avellino, dove siamo ancora alla fase di presentazione delle idee progettuali da parte delle società professionistiche coinvolte, con le amministrazioni comunali più o meno coinvolte in poco impegnative dichiarazioni di intenti. Non dovremo attendere molto per saperne di più.

Sezione: Fuori Campo / Data: Dom 25 aprile 2021 alle 20:30
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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