Dopo gli interventi di Totaro, De Domenico, Basile, arriva anche quello di Maurizio Croce, candidato sindaco del centro destra alle amministrative del 12 giugno prossimo, per rendere noto il proprio pensiero in merito alle prospettive del calcio messinese. L’ex assessore regionale al Territorio e Ambiente dal 2015 al 2017 durante il Governo Crocetta, tecnico con diversi incarichi ricoperti all’interno della macchina burocratica siciliana, ha preferito, però, incontrare il presidente del Messina Pietro Sciotto, insieme ad Antonio Barbera, avvocato civilista, da anni presidente del Circolo Tennis e Vela, assessore designato allo Sport. Croce, nel comunicato diffuso in giornata agli organi di stampa, premette che, nella sua campagna elettorale, “non ci sarà spazio per soluzioni e risposte buone per tutte le stagioni. La fase di ascolto è fondamentale- prosegue Croce - per questo motivo ho chiesto al presidente Sciotto una prima interlocuzione finalizzata, innanzitutto, a comprendere pienamente il quadro reale in cui si muove il club, considerando il contesto di importanti esborsi economici connaturati alla partecipazione ad un campionato di Serie C. Ho colto, in questo passaggio, le difficoltà patite nel quinquennio di gestione della famiglia Sciotto per tutta una serie di problemi sui quali ci siamo confrontati. Il tessuto imprenditoriale cittadino – continua il candidato del centrodestra - ha risposto in modo insufficiente alle continue sollecitazioni del club: occorre comprenderne le motivazioni e instaurare un processo virtuoso per la costruzione di una nuova immagine del calcio messinese.”

Dopo la fase dell’ascolto, Croce, in modo piuttosto generale, passa a quella della proposta, con un accenno agli impianti sportivi cittadini: “Il calcio, e lo sport in generale, rappresenta un’immensa opportunità per lo sviluppo sociale ed economico di ogni città. Una prospettiva che pare essere stata dimenticata, o messa da parte, in questi anni. Abbiamo toccato anche il nodo spinoso dell’impiantistica. Il primo ostacolo è rappresentato dalle condizioni dello stadio Franco Scoglio, ma anche su questo fronte non sono incline ad avventurarmi in slogan campati in aria. Un bando di affidamento pluriennale – precisa Croce - non può essere la panacea: occorre, prima, una perizia dettagliata dell’impianto e un impegno reale dell’amministrazione per renderlo attrattivo. Modalità che dovrà diventare la nostra linea guida per il rinnovamento di tutti gli impianti esistenti sul suolo cittadino. In tal senso, peraltro, stiamo già valutando le aree in cui vogliamo fortemente far sorgere nuove strutture".

Nel comunicato emesso dai responsabili della comunicazione della campagna per Croce sindaco, appare anche un virgolettato del Presidente Acr Messina Pietro Sciotto: “Con Maurizio Croce abbiamo dato vita ad un incontro assolutamente proficuo. A questo punto, a prescindere da chi trionferà in questa sfida elettorale, da presidente del club posso solo augurarmi che la prossima amministrazione comunale sia in grado, da subito, di manifestare un interesse concreto per le sorti della prima squadra di calcio della città di Messina, rispettandone il blasone e soprattutto quel potenziale, da decenni rimasto inespresso, che in futuro potrà regalare grandi soddisfazioni a chi ama i colori giallorossi”.

Riportate anche le dichiarazioni di Antonio Barbera, assessore designato allo Sport: "La prima squadra della città deve diventare il traino per tutto il movimento del territorio. Occorre instaurare un percorso sinergico con tutte le realtà locali e con le scuole. Due generazioni di tifosi del Messina sono state perse: il lavoro per ritrovarle sarà duro, ma l’obiettivo è alla portata». Il discorso, poi, ha toccato il rapporto della città di Messina con l’attività sportiva: «Da uomo di sport so bene quanto questo rappresenti un valore sociale da non disperdere. Dobbiamo ricostruire la mentalità sportiva della città, avvilita anche da due anni di pandemia che hanno isolato e allontanato i ragazzi dall’attività quotidiana. Non bisogna mai sottovalutare come lo sport possa essere opportunità di riscatto per tantissime aree degradate e abbandonate di Messina. Resto convinto, però, che senza il supporto dell’intera città non sarà possibile puntare su un rilancio concreto di tutte le attività e le società del nostro territorio".

Manca, adesso, solo Gino Sturniolo, per completare il “giro” di opinioni dei candidati sindaco sul calcio messinese, oltre che sulle prospettive dello sport cittadino, ma, sicuramente, nei 31 giorni che mancano al 12 giugno, ci sarà modo ed occasione per tornare sull’argomento.

Sezione: Acr Messina / Data: Mer 11 maggio 2022 alle 19:53
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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