La stagione 2019/2020 è stata ricca di soddisfazioni per il Rocca che ha visto crescere un gruppo di giovani, in gran parte provenienti dal vivaio, fino a sfiorare la zona playoff. E chi meglio di Domenico Oteri, team manager biancoazzurro, che ha visto quotidianamente i progressi dei ragazzi, per parlare di questa squadra.

Avendo avuto un punto di vista privilegiato, vivendo lo spogliatoio in maniera quotidiana, cosa ti ha colpito di più di questo gruppo? Qual è il tuo pensiero su questa stagione, interrotta sul più bello? Un ricordo particolare legato a questa stagione.
"La cosa che mi ha colpito di più è stata la compattezza di questo gruppo. Sono orgoglioso di questi ragazzi, anche nei momenti difficili (e ce ne sono stati tanti) sono rimasti sempre insieme dentro e fuori dal campo, questo è uno dei grandi meriti di mister Bontempo. Per me è stata una stagione da 10 considerando tutti i problemi che abbiamo avuto, giocando sempre con 6 under e allenandoci spesso in 11 persone. Il ricordo è sempre lo stesso: la partita a Sant’Angelo di Brolo, perché è lì che abbiamo svoltato. Siamo andati a giocarcela in 11 contati, con gente che già sapeva di andare via. Per questo motivo non finirò mai di ringraziare Peppe Sciliberto un ragazzo che anche se è andato via è rimasto uno di noi".

Questa stagione ha sottolineato ancora una volta quanto sia fondamentale il vivaio biancoazzurro. Quali sono le potenzialità di questi ragazzi? Che consigli ti senti di dargli?
"Questi ragazzi hanno potenzialità enormi dal primo all'ultimo e spero per loro che continuino così, con la serietà e disponibilità che hanno dimostrato quest'anno. Li porterò sempre nel mio cuore".

Che Rocca sarà quello che inizierà la stagione 2020/21?
"Dopo tantissimi anni che sono nel mondo del calcio è il primo anno che non so rispondere a questa domanda, il Covid ha stravolto la vita, il lavoro, figuriamoci il calcio. Non si sa come si partirà, nè quando ma il Rocca c’è sempre stata e ci sarà sempre. Questi dirigenti hanno dimostrato tanta passione e programmazione, solo così si può fare calcio dato che investimenti pazzi fatti da presidenti mecenati, come ai miei tempi, purtroppo non ce ne sono più".

L’emergenza Covid-19 ha stravolto il mondo dello sport con tante società sportive in crisi. Come si ripartirà?
"Ripartire con gli stadi aperti è fondamentale, il calcio senza tifosi non è calcio ma capiamo il momento, per cui viene prima la sicurezza e la salute delle persone. Inoltre ritengo che molte società non riusciranno a iscriversi per cui sarebbe il momento giusto per riformare i campionati".

Sezione: Promozione / Data: Ven 26 giugno 2020 alle 09:42 / Fonte: USD Rocca di Capri Leone 1983
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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