Uno spaccato della realtà di un campionato da molti definito semi professionistico, la quarta serie italiana, in uno dei Paesi più importanti del calcio mondiale. Lo sfogo di Giuseppe Pagana, pubblicato sul profilo Facebook di Gian Paolo Montineri ieri pomeriggio, è lungo quasi un’ora ma dipinge quali sono le problematiche con le quali uno degli allenatori più stimati della serie D si è trovato a combattere nel corso delle ultime due stagioni, ma non solo, visto che non si tratta di stigmatizzare la piazza di Acireale, dove comunque l’ambiente molto passionale e partecipe ha dato la possibilità di mantenere il titolo sportivo, ma evidentemente situazioni spiacevoli simili o anche peggiori sono all’ordine del giorno nel massimo campionato nazionale dilettantistico. Solo che l'opportunismo, se non addirittura l'omertà, non consentono di squarciare il silenzio.

E non basta portare a casa risultati, accettare compromessi o soluzioni temporanee per i rimborsi spese, “sposare i progetti”, attendere l’avvento di “salvatori della patria”, stregoni o “main sponsor”, perché la dignità di chi, in campo e fuori, mantiene in vita la baracca (o il circo ?) del cosiddetto calcio minore, non deve essere mortificata, così come la passione dei tifosi in buona fede. 

Un patrimonio che dovrebbe essere base e linfa dell’azienda calcio in Italia, utilizzato solo per le speculazioni e i giochi di potere di pochi, piccoli uomini.

#ilmonti e Giuseppe Pagana

Pubblicato da Gian Paolo Montineri su Mercoledì 3 marzo 2021
Sezione: Serie D / Data: Gio 04 marzo 2021 alle 13:00
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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