Il Benevento preme decisamente per 10’ dopo l’intervallo, segna su palla inattiva, impegna severamente Fumagalli più volte, il Messina spreca il jolly con Ragusa per pareggiarla, e, alla fine, festeggiano i giallorossi campani, che portano a casa tre punti, mentre ai biancoscudati resta il rammarico per la seconda sconfitta consecutiva in casa, terza nelle ultime quattro gare, e la consapevolezza di dover rimandare i sogni di un campionato tranquillo a tempi migliori.
PREPARTITA – In un clima fresco ma non ancora autunnale, il “Franco Scoglio” ospita il match tra i padroni di casa e il Benevento, secondo in classifica, imbattuto da dieci giornate dopo l’esordio negativo a Torre del Greco e in linea con i programmi della vigilia, mirati al ritorno immediato tra i cadetti. E’ la prima partita dopo l’affidamento a una nuova ditta della manutenzione del manto erboso nell’impianto di contrada S.Filippo, con l’auspicio che i problemi più volte evidenziati negli ultimi anni siano risolti, evitando ulteriori diffide da parte della Legapro. Il Messina ha bisogno di riprendersi dopo le ultime quattro prestazioni contrastanti, dal pareggio col Picerno alla sconfitta di mercoledì scorso dello “Iacovone”, passando per il rovescio interno subito ad opera del Brindisi e il 3-3 incoraggiante colto allo “Scida” una settimana fa. Giacomo Modica ritorna al 4-3-3 affidandosi in porta a Fumagalli, la difesa è composta da Lia, Manetta, Polito, preferito a Pacciardi, e Ortisi, centrocampo in cui Franco giostra da perno con ai lati Giunta e Scafetta, attacco Cavallo-Plescia-Emmausso. Andreoletti, 34enne emergente alla guida della corazzata Benevento, ha indisponibili Meccariello, Simonetti, il Primavera Sorrentino e Terranova. Nel primo scorcio di torneo ha alternato formazioni con tanti under di spessore, ma adesso il recupero di qualche senatore gli fa cambiare prospettiva. Spazio tra i pali a Paleari, poi linea a 3 Berra- El Kaouakibi -Pastina, centrocampo di gran livello con Improta e Masciangelo laterali, Talia e Agazzi in mezzo, la coppia Karic-Ciano (a caccia del primo gol stagionale) alle spalle di Ferrante, oggetto del desiderio biancoscudato durante l’ultimo mercato estivo.
CRONACA
PRIMO TEMPO – Minuto di raccoglimento, come in tutti i campi di calcio italiani, per le vittime dell’alluvione in Toscana e calcio di inizio affidato al Messina, schierato con la maglia biancoscudata, mente gli ospiti vestono la divisa a strisce verticali giallorosse. Parte con un buon piglio il Messina, che conquista 3 corner nei primi 7’, costringendo il Benevento nella propria area di rigore. Gli uomini di Modica sembrano più combattivi nel contrastare gli avversari, pur dimostrandosi un po’ frenetici al momento di affondare il colpo. Primo intervento di Paleari al 17’ su un cambio fronte da parte di Emmausso per Lia, cross immediato, girata di Cavallo, troppo tenera e centrale per impensierire il portiere campano. Ingenuità incredibile della difesa biancoscudata al 21’, con un passaggio indietro a Fumagalli fuori misura che costringe l’estremo difensore a buttare palla sul fondo, regalando il terzo corner per i giallorossi ospiti, sprecato da Ciano. Azione di prima a tutto campo del Messina, partita da un lancio di Giunta, tocca di testa Emmausso per Scafetta, tiro immediato fuori di un metro. Al 25’ cade Ferrante in area messinese sul contrasto di Polito, Frascaro fa ampi cenni di proseguire il gioco. Prima ammonizione della gara al 30’ per Talia, reo di un intervento da tergo su Emmausso. Ortisi, al 34’, raggiunge il calciatore del Benevento nell’elenco dei cattivi. Break interessante di Giunta al 38’, il centrocampista entra in area ma la conclusione troppo lenta viene controllata agevolmente da Paleari. Il Benevento è molto più essenziale, come al 40’, quando esce dal pressing alto del Messina, la palla arriva a Ferrante che si libera al limite dell’area di Manetta, spara un sinistro secco e la traversa salva Fumagalli. E’ l’ultima, ma forse anche l’unica emozione del primo tempo che il signor Frascaro chiude allo scadere esatto del 45’, con le due squadre avviate negli spogliatoi sul risultato ad occhiali.
SECONDO TEMPO – Andreoletti, in avvio di ripresa, presenta Marotta per Ferrante e Bolsius al posto dell’ammonito Talia. Marotta si presenta al 4’, con un controllo e tiro dai 20 metri che si perde a un metro sulla destra della porta difesa da Fumagalli. Il portiere del Messina è strepitoso sulla botta ravvicinata di Marotta, servito da Masciangelo al limite dell’area piccola e il Benevento raccoglie un corner, dal quale nasce il vantaggio, conquistato per una partenza molto più convinta da parte degli uomini di Andreoletti. Batte Ciano sul palo più vicino, arriva Improta di testa, anticipa Giunta e Fumagalli non riesce a ripetere il miracolo di pochi istanti prima. Lotta Plescia nei pressi dell’area avversaria e, al 59’, strappa il giallo a El Kaouakibi. Nell’occasione, doppio cambio per Modica che toglie Cavallo e Franco, inserendo Ragusa e Buffa. Al 63’, finisce la gara di Ciano, sostituito da Kubica. Un minuto più tardi, incredibile errore di Ragusa, servito splendidamente in verticale davanti a Paleari, controllo di destro, tiro di sinistro fuori misura a portiere battuto. Il Benevento arriva vicino al raddoppio al 68’, con un cross di Bolsius, schiaccia Marotta e ancora Fumagalli salva il risultato, così come subito dopo dal corner sul colpo di testa di Kubica che il portierone respinge miracolosamente. Al 75’ esce Giunta, dentro Firenze. Risponde Andreoletti sostituendo Improta con Capellini al minuto 76’. Ci prova il Messina al 79’ con un cross di Lia per Emmausso appostato sul palo opposto, ma il tiro al volo di sinistro del numero 10 è coraggioso, ma fuori misura. Ultimo slot per il Messina all’80’ ed è il turno di Luciani e Zammit al posto di Scafetta ed Emmausso per uno schieramento tutto sbilanciato in avanti. Andreoletti ne approfitta e toglie Berra per Benedetti. Giallo per Karic all’ 88’. Stessa punizione per Ortisi, già ammonito, ed il Messina finisce in dieci uomini. Qualche palla buttata in area del Benevento e nulla più, fino al triplice fischio che sancisce la vittoria della squadra più forte. Al Messina restano le recriminazioni, perché ha avuto la possibilità di rimetterla in piedi, ma l’ha sprecata con il suo uomo teoricamente più esperto e i punti in classifica restano undici.
TABELLINO
MESSINA-BENEVENTO 0-1
Marcatori: 51’ Improta (B)
MESSINA (4-3-3) Fumagalli; Lia, Manetta, Polito, Ortisi; Scafetta (dall’80’ Zammit), Franco (dal 59’ Buffa), Giunta (dal 75’ Firenze); Cavallo (dal 59’ Ragusa), Plescia, Emmausso (dall’80’ Luciani). In panchina: Di Bella, De Matteis, Darini, Pacciardi, Salvo, Tropea, Firenze, Frisenna, Zunno. Allenatore: Giacomo Modica
BENEVENTO (3-4-2-1) Paleari; Berra (dall’80’ Benedetti), El Kaouakibi, Pastina; Improta (dal 76’ Capellini), Talia (dal 46’ Bolsius), Agazzi, Masciangelo; Karic, Ciano (dal 63’ Kubica); Ferrante (dal 46’ Marotta). In panchina: Manfredini, Nunziante, Rillo, Viscardi, Alfieri, Masella, Pinato, Tello, Carfora, Ciciretti. Allenatore: Matteo Andreoletti
Arbitro: Emanuele Frascaro di Firenze
Assistenti: Giovanni Dell'Orco di Policoro e Michele Decorato di Cosenza
IV Ufficiale: Samuel Dania di Milano
Ammoniti: 30’ Talia (B), 34’ e 89’ Ortisi (M), 60’ El Kaouakibi (B), 88’ Karic (B), 90’ Agazzi (B)
Espulso: 89’ Ortisi (M)
Corner: 5-6
Recupero: 0 e 4’
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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