Adesso, è tutto ok: i nomi li fanno tutti, i post sono in bella mostra e si può parlare liberamente della prima offerta, così come della gara prima ancora che sia formalizzata. Finita la presunta riservatezza. D'altronde, appartiene e apparteneva solo ai soggetti coinvolti, la curatela e i diretti interessati alla procedura di liquidazione giudiziale. Sarebbe bastato studiare o informarsi prima di aprire la bocca (facendo poesia, insultando e attaccando...): sforzo troppo impegnativo in una città che ama tantissimo le chiacchiere. E' roba nota. Il resto è ciò che ci importa davvero: i dettagli dell'offerta base per l'asta che potrebbe aprirsi per rilevare il titolo dell'Acr li ha annunciati e formalizzati, giustamente, il curatore Maria Di Renzo.

L'ASTA (FORSE) - La cifra da cui si parte è 210mila euro, adesso bisognerà capire se qualcuno rialzerà e si andrà ad asta. Avete capito bene: forse si andrà ad asta, mentre qualche ignorante in materia giuridica o forse in malafede si appellava a una turbativa che non è mai esistita. Non essendoci ancora neppure l'asta! Si aspetta, dunque, la pubblicazione dell'avviso pubblico, sulla base di quanto riportato dalla curatela, nel quale saranno contenute le modalità della procedura di assegnazione del ramo sportivo.

PERSEVERARE E' DIABOLICO - Ma resta il fatto che, su certe cose, parti consistenti di questa città sembrano non imparare mai, sono recidive negli errori. Sicuramente scottate dal drammatico ultimo ventennio, coronato coi mesi targati AAD Invest, che sbandierava investimenti mai visti da queste parti, scomparendo nel giro di un mese. Ma si parla, si pontifica, si spara a zero, quando bisognerebbe solo attendere. Ciò vuol dire che tifiamo viceversa per Racing City Group? Pensiamo sia questa la soluzione? Ma nel modo più assoluto! Per due ragioni. La prima è che la procedura è pienamente in corso e potrebbero ancora cambiare decisamente le carte in tavola. RCG ha solo fatto il primo passo. La seconda è che non abbiamo bisogno di tirare volate a nessuno: non abbiamo il sito finanziato da nessun soggetto coinvolto, né abbiamo mai "pompato" questo o quell'altro investitore (dirigente, sponsor o direttore) con contenuti creati ad arte sotto dettatura da canale preferenziale. Ciò che ognuno è davvero, verrà fuori sempre: è solo questione di tempo e nessuno in questo fa eccezione. Solo che da chi si rende conto di avere fatto una figuraccia o avere detto/scritto cose inesatte, ci si aspetterebbe almeno un'ammissione o un misero mea culpa. E invece si riparte da un altro cavallo, come se nulla fosse. Quale posizione prendere, dunque? 

SOLO I FATTI - Si parte dai fatti, non dalle voci o dalle smentite (poi smentite, a loro volta, dalla realtà) senza alcun titolo. L'unica parola che conta, oggi, è quella dell'avvocatessa Maria Di Renzo. Unico soggetto autorizzato a parlare e muoversi per conto di Acr Messina. I passaggi veri, quelli comunicati, non presunte diffide mai arrivate. La Di Renzo, seppur non si sia mai trovata a gestire una situazione del genere, sta provando a scalare questa montagna dando speranza e voce alla passione dei tifosi. Ascoltando più tesi, ma senza farsi imbrigliare dai tanti personaggi che s'intrecciano in un mondo variegato, esposto e autocelebrativo. In una piazza calda come quella giallorossa, che spera da tanti anni di rinascere. A lei auguriamo di farcela, per i tanti sacrifici professionali profusi in queste settimane, in piena sinergia con tutte le parti coinvolte, inclusa la stampa: accoppiando alla indispensabile disponibilità, lucidità preziosissima in momenti delicati come questi.

A CACCIA DEL PROPRIO DESTINO - Adesso si può davvero iniziare a incrociare le dita, col campo che dice -6 la squadra deve fare la propria parte, cercando di stare in piedi fin quando tutto potrebbe realmente cambiare. Stringere i denti, visto che l'esercizio provvisorio è stato esteso sino al prossimo 10 novembre. La gestione verrà garantita coi 50mila euro di cauzione già depositati da RCG, ringraziando tutti coloro i quali, in questi mesi hanno sopperito all'assenza di una vera struttura societaria, tenendo in piedi la baracca. In attesa di scoprire cosa ne sarà del nostro amato Messina. Amato sopra ogni interesse personale da chi è qua da sempre e lo sarà sino all'ultimo dei suoi giorni. Senza scomparire in base a come va il vento, senza ricomparire per le passerelle del momento. Cercando di restare fedeli a due concetti che, nello sport e nella vita si accompagnano alla dignità: coerenza e senso di appartenenza. 

Sezione: Acr Messina / Data: Mer 01 ottobre 2025 alle 13:53
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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