I risultati della giornata mettono il Messina all’ultimo posto, dopo la vittoria della Vibonese in casa contro il Campobasso, arrivata nel pomeriggio, rendendo ancora più complicata la sfida dello “Iacovone”, già difficile per l’ormai consueta sequela di assenti tra le fila biancoscudate, oltre alle baruffe societarie di inizio settimana, sopite dal silenzio stampa.

Una sorpresa abbastanza importante nelle distinte distribuite in tribuna stampa nel prepartita: Damian si accomoda in panchina, mentre si mantiene il 3-5-2, considerando il rientro di Carillo al centro della difesa, con ai fianchi Celic e Mikulic. Rondinella e Catania sono gli esterni, con quest’ultimo che prova anche ad accentrarsi alle spalle delle due punte Adorante e Balde, mentre Fofana, Konate e Simonetti sono i centrali di centrocampo.

Laterza mette in campo il consueto 4-3-3, con Versienti, Benassai, Riccardi e De Maria davanti a Chiorra, Civilleri, Bellocq e Labriola a centrocampo, Giovinco e Pacillo laterali di attacco con Italeng punta.

CRONACA

PRIMO TEMPO -Inizio di partita senza alcuna emozione, con pochissimo da annotare, se non l’infortunio del tarantino Riccardi, sostituito al 23’ da Granata e la prima conclusione di Pacilli al 26’ da lontano, facilissima preda di Lewandoski. I padroni di casa hanno un leggero predominio territoriale, mentre il Messina interpreta con attenzione la fase difensiva, senza creare azioni di attacco. Leggerezza al limite della propria area di Carillo e Mikulic su un lancio lungo, Giovinco si trova un pallone comodo a disposizione, ma spara altissimo. Biancoscudati che conquistano qualche calcio da fermo nei pressi dell’area rossoblù, senza sfruttarli in maniera adeguata. Balde, al 42’, non approfitta di un passaggio totalmente errato di Versienti che gli consente di andare all’uno contro uno con Granata, il quale attende e si riprende la sfera. Il signor Petrella fischia la fine del primo tempo dopo un minuto di recupero e il cosiddetto “risultato ad occhiali” rispecchia perfettamente l’equilibrio assoluto espresso dai 22 in campo.

SECONDO TEMPO – Nell’intervallo, Laterza sostituisce Pacilli con Ghisleni, senza cambiare lo schieramento iniziale. Nessun cambio per Capuano, che continua con una sorta di 3-4-3 abbastanza equilibrato. Al 50’ Versienti crolla al suolo per un infortunio che appare abbastanza grave, vista la dinamica autonoma, senza interventi avversari, e, dopo u  paio di minuti, lo sostituisce Mastromonaco, nella medesima posizione del laterale destro. Al 54’ arriva il primo giallo del match, comminato a Mikulic per un fallo duro quanto inutile nella metà campo avversaria ai danni di Italeng. Passa poco più di un minuto ed anche il tarantino Benassai finisce tra i cattivi per un calcione su Adorante. Al minuto 62 finisce la gara di Balde, con Russo che entra in campo. Intorno alla metà della ripresa aumenta il ritmo del Taranto, il Messina resiste con pochi sbandamenti, senza conseguenze, mentre la partita sembra possa essere sbloccata solo da un episodio, magari su calcio da fermo. Il primo corner dell’incontro arriva al 67, per un errore dell’arbitro che non vede l’ultimo tocco di Giovinco e lo assegna al Taranto. Prima della battuta, ammonizione simultanea per ‘ Rondinella e Granata, rei di reciproche scorrettezze. Lampo al 72’, con Giovinco che spara al volo su respinta corta della difesa messinese, trovando Lewandoski prontissimo alla parata. Catania al 74’ sporca i guanti di Chiorra con una punizione dai 35 metri troppo lenta e centrale per poter essere definita un pericolo. Proteste al 75’ per un tocco di mano da parte di Carillo nella propria area, ma il signor Petrella giudica non sanzionabile l’intervento del capitano biancoscudato. Tentativo di penetrazione laterale di Catania al 77’, chiuso al momento del cross. E’ l’ultima azione del numero 20 del Messina, che lascia il posto a Damian, con la squadra che torna al 3-5-2. Clamoroso all’81’ l’errore di Fofana, dopo una ottima azione personale, si presenta in posizione centrale abbastanza solo da poter prendere la mira, ma il suo sinistro sibila a mezzo metro dalla traversa, con il portiere battuto. Terzo slot sfruttato da Capuano all’87’, quando Busatto sostituisce Adorante. Ultimi minuti sotto la pioggia battente con i biancoscudati che gestiscono palla nella metà campo avversaria fino al triplice fischio che arriva puntualmente al 95’, sancendo un salomonico zero a zero, che impedisce al Messina di restare da solo in fondo alla graduatoria, il classico “brodino” in una fase caotica della stagione, in attesa della sosta natalizia, che arriverà dopo la trasferta di Torre del Greco e i due turni casalinghi in tre giorni contro Catania e Paganese.

TARANTO-MESSINA 0-0

TARANTO (4-3-3): Chiorra; Versienti (dal 52’ Mastromonaco), Benassai, Riccardi (dal 23’ Granata), De Maria; Labriola (dal 78’ Santarpia), Bellocq, Civilleri; Pacilli (dal 46’ Ghisleni), Italeng, Giovinco. In panchina: Antonino, Zecchino, Zullo, Cannavaro. Allenatore: Giuseppe Laterza

MESSINA (3-4-3): Lewandoski; Celic, Carillo, Mikulic; Rondinella, Fofana, Konate, Simonetti, Balde (dal 62’ Russo), Adorante, Catania (dal 79’ Damian). In panchina: Fusco, Fantoni, Damian, Busatto, Marginean. Allenatore: Ezio Capuano

Arbitro: Claudio Petrella di Viterbo

Assistenti: Egidio Marchetti di Trento e Marco Porcheddu di Oristano

IV Ufficiale: Franco D’Eusanio di Faenza

Ammoniti: 54’ Mikulic (M), 55’ Benassai (T), 68’ Granata (T) e Rondinella (M), 82’ Bellocq (T)

Corner 1-1

Recupero: 1’ e 5’

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 05 dicembre 2021 alle 19:25
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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