Tre punti da colmare, una Serie D da conquistare. L’Igea non ha altri pensieri che il massimo campionato dilettantistico, obiettivo posto al centro dell’ambizioso progetto targato Stefano Barresi. Il Santa Croce alla ripresa terrà a battesimo la nuova versione offensiva della comitiva di Peppe Alizzi, modificata lì davanti dai movimenti di mercato operati nella finestra invernale. Ripartire dalle prestazioni offerte nei primi due mesi di campionato. Questo il mantra regnante nello spogliatoio. Squadra in fiducia, rifornita di energie, camaleontica e mobile. I giallorossi si aggrappano alle novità tattiche di Alizzi per tentare la rimonta. Il lavoro del tecnico ha soddisfatto la società, girone d’andata nel complesso da pollice su.

Settembre

Regala un’Igea inarrestabile, vera e propria macchina da gol. Percorso netto per i barcellonesi, le larghe vittorie contro Santa Croce, Nebros e Viagrande rappresentano il biglietto da visita di Alizzi. La difesa si assesta, in avanti Pavisich, Isgrò e La Spada - 8 gol in tre - danno spettacolo.

Ottobre 

Si apre con il poker rifilato al Palazzolo, il soffertissimo blitz di Aci Catena consegna per la prima volta in stagione il primato solitario in classifica. Sette giorni dopo però il primo stop. Al “D’Alcontres-Barone” il Real Siracusa - salvato da un monumentale Cerruto e dal direttore di gara che annulla un gol regolare a Dall’Oglio - inchioda l’Igea sullo 0-0.

Novembre

È il mese degli scontri diretti. Il primo va in scena all’“Aldo Campo”. I barcellonesi si mostrano superiori al Ragusa ma in vantaggio per 2-1 non la chiudono. Rabbia espressa e sfogata nella domenica successiva sull’Atletico Catania, la testa degli Alizzi boys però è al match di tre giorni dopo a Taormina, battuto da un calcio di rigore del cecchino Assenzio. Squadra prima e in estasi ma la fase discendente è dietro l’angolo. La Leonzio mette a nudo le prime crepe, l’Igea resiste, il 4-0 contro la Virtus Ispica vale un momentaneo +5 sul Ragusa, bottino che però i giallorossi dilapideranno già prima di Natale.

Dicembre

Il mese più complicato, dentro e fuori dal campo. Solo quattro punti raccolti. La vittoria contro la Jonica l’unico sorriso, gli addii di Carrello e Pavisich destabilizzano l’ambiente, i passi falsi con Siracusa e Carlentini decretano il -3 dalla vetta. Nel girone di ritorno sarà vietato sbagliare. La crescente fiducia l’arma in più dell’Igea.

Sezione: Eccellenza / Data: Ven 14 gennaio 2022 alle 19:30
Autore: Lino Miano
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