Mentre il Messina stenta a trovare l'assetto giusto per iniziare a correre nel campionato di serie C, arrivano segnali incoraggianti dall'amministrazione comunale, che, per bocca del sindaco Basile, a fine giugno scorso, appena eletto, prese l'impegno di sistemare le strutture sportive disponibili quale segnale concreto di sostegno alla società presieduta da Pietro Sciotto.

Nelle scorse settimane si sono completati i primi lavori di sistemazione della foresteria dello stadio "Franco Scoglio", mettendo a disposizione una decina di stanze sia per i più giovani della rosa di quest'anno che per ospitare la squadra nella immediata vigilia delle gare casalinghe.

Inoltre, il Comune ha rinnovato l'affidamento a Messinaservizi bene comune della manutenzione e gestione del maggiore impianto calcistico cittadino, incluso il manto erboso, ripreso dopo il concerto estivo di Vasco Rossi, oltre alla pulizia straordinaria dei seggiolini e dell'intero complesso immobiliare, lavoro non certamente semplice, considerando la mole strutturale di questo asset del patrimonio comunale.

Pitturazione della hall, sistemazione delle stanze di servizio, della sala stampa con cablatura, degli spogliatoi e recupero dei servizi igienici hanno dato un aspetto decente per consentire di presentare alle squadre ospiti ed agli addetti ai lavori lo stadio in modo almeno dignitoso, mentre l'installazione dei led per la pubblicità, completata in occasione del match contro la Viterbese, potrebbe essere un mezzo per incrementare le entrate societarie.

Stamattina, attraverso il proprio profilo social, ecco la comunicazione da parte di un consigliere comunale componente la commissione sport, Raimondo Mortelliti, che rende nota la visita.sopralluogo al "Giovanni Celeste" per verificare l'andamento dei lavori di recupero del mitico "catino di via Oreto", altra incombenza assunta dal sindaco e dall'assessore Gallo per testimoniare vicinanza alla squadra di calcio cittadina.

Alla fine dello scorso mese di luglio la nostra testata aveva trattato il tema dell'abbandono del tempio del calcio messinese, pubblicando la foto dello stato deprimente in cui si trovava il terreno di gioco poco meno di due mesi fa. Superato Ferragosto, è stata avviata l'operazione di recupero, partendo dal prato che, da allora, è stato sottoposto a irrigazione continua recuperando colore, oltre ad avere le prime cure, così come si è provveduto alla pulizia e sistemazione dei locali interni, dalla palestra agli spogliatoi, nei quali, la scorsa stagione, nel breve periodo in cui il Messina riuscì ad allenarsi lì, a cavallo tra le gestioni Sullo e Capuano, a volte i calciatori si imbattevano in qualche presenza poco gradita di insetti o roditori. Il terreno venne sfruttato fino all'ultimo ciuffo d'erba e la "gestione" dell'Acr durò solo un paio di mesi, con la prima squadra che preferì trasferirsi, da gennaio, allo "Scirea" di Santa Lucia del Mela.

Questa mattina, invece, nelle foto pubblicate dal consigliere Mortelliti, complice la giornata di sole, il verde appare più brillante, mentre i consiglieri comunali sembrano studenti in gita. Tra di essi (senza fare torto agli altri) si riconoscono, Giovanni Caruso e Dario Carbone, di provata fede biancoscudata, accanto ai colleghi, come Pippo Trischitta o Libero Gioveni, rispettivamente tifosi interista e juventino, o un veterano come Nello Pergolizzi, tra i più attivi nel 2004 quando si trattava di concludere il S.Filippo. Negli occhi di tutti i presenti traspare il piacere di vedere segni di rinascita di uno stadio nel quale qualunque messinese con più di 30 anni che ami il calcio possiede almeno un ricordo da custodire nella propria memoria.

Il consigliere Mortelliti, nel suo post odierno, parla di interventi ancora da completare a livello strutturale, affermando che manca poco al "Celeste" per potere essere utilizzato dalla prima squadra cittadina e dalle altre piccole realtà calcistiche messinesi.

L'esperienza dimostra che un campo in erba naturale deve essere curato in modo assiduo ed utilizzato con parsimonia, specialmente dalle nostre parti, dove le piogge sono consistenti e si alternano con periodi aridi. Quindi, pensare a un uso intensivo del "Celeste" nei prossimi mesi sembra essere azzardato. Discorso diverso quando si conosceranno i contenuti del progetto esecutivo che il Comune dovrà completare e mettere in gara entro marzo 2023, in modo da non perdere l'opportunità concessa dal PNRR per la quale Messina ha ottenuto un finanziamento complessivo di 6,5 milioni di euro da destinare ad impianti sportivi, di cui 2,6 milioni riguardano la rifunzionalizzazione del "Celeste". Interventi non ancora definiti in modo puntuale, che, però, daranno la misura esatta di quelle che sono le intenzioni di amministrazione e consiglio comunale sul futuro dello stadio di Via Oreto, nel quale, per le attuali disposizioni di legge e con l'esistenza concomitante del "Franco Scoglio", è impossibile si possano giocare gare ufficiali con presenza di un pubblico importante, ma che potrebbe ( o dovrebbe) diventare la casa del calcio messinese sia per le attività giovanili della prima squadra che per le società "di base", sul modello di ciò che è adesso il "Filadelfia" a Torino.

Intanto, nelle prossime settimane, rivedremo allenarsi il Messina, mentre, per il resto, occorrerà attendere i risultati del lavoro da parte dei progettisti incaricati dal comune e della macchina burocratica.

Sezione: Fuori Campo / Data: Mer 21 settembre 2022 alle 19:33
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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