Cinque anni e mezzo, settimana più settimana meno: il Messina non subiva quattro sconfitte consecutive in campionato dal periodo nero vissuto a inizio 2015, più precisamente a cavallo tra febbraio e marzo, nel periodo dell'esonero di Gianluca Grassadonia e l'avvento di Nello Di Costanzo. Allora furono sei, con la panchina di Grassadonia saltata alla quinta e Di Costanzo che, il 15 marzo 2015, andò a perdere in quel dello Zaccheria di Foggia con doppietta di Sarno. La panchina di Sasà Sullo salta al quarto ko di fila, contro un Monterosi che trova il primo successo esterno tra i pro nella sua storia: non basta la terza rete di Adorante, prima tra le mura amiche, a evitare la sconfitta. Le tre reti subite portano a un impressionante numero di 17 le reti subite (media 2.12 a match), che a prescindere da moduli e interpretazioni degli stessi diventa ancora più pesante andando a calcolare le due gare di Coppa, con 21 marcature in 10 partite. Una chiave di lettura può arrivare anche dalle riprese: il Messina nei secondi tempi ha subito 11 gol segnandone solo tre (due dei quali alla prima giornata contro la Paganese). In percentuale il 30%, vero, ma a parte il lampo da tre punti di Vukusic contro la Virtus Francavilla l'attacco peloritano non riesce a concretizzare se non nella prima frazione. Leggi anche: se non segni nel primo tempo, non vinci.

Di contro, il Monterosi trova la prima vittoria esterna in C della sua storia con Costantino, Mbende e Polidori rispettivamente al terzo, secondo e primo gol stagionale. Prosegue la striscia positiva in porta di Borghetto, con lui in porta infatti i laziali hanno raccolto nove punti in cinque gare subendo solo quattro gol; un mese dopo la sconfitta interna contro il Campobasso, la crisi per la squadra di D'Antoni sembra decisamente acqua passata.

Nel campionato, indirizzo zone alte, voce grossa del Bari che arriva a quota 20 dopo otto giornate: nei tornei dominati da Ternana e Reggina nelle ultime due stagioni le due compagini, a questo punto, avevano raccolto rispettivamente 18 e 16 punti. In generale, dalla riforma della terza serie nessuno è partito meglio, hanno fatto come i galletti cinque squadre: nel 2016/17 Lecce e Foggia, nel 2018/19 Juve Stabia e Catania e lo scorso anno il Teramo; chi parte bene non è magari a metà dell'opera, ma i galletti sembrano avere trovato il passo grazie alla prima rimonta vera del suo torneo e al secondo gol consecutivo da tre punti firmato Manuel Scavone. Da lodare comunque la Turris, ottimo il primo tempo dei campani che trovano il quarto gol stagionale di Giannone e Leonetti e una prestazione convincente che lascia ben sperare per il futuro del campionato.

Secondo successo consecutivo del Catanzaro che si rilancia in zone altissime, anche se a -6 dalla vetta: dopo i cinque pareggi consecutivi la squadra di Calabro trova un prezioso successo esterno (il primo del suo torneo) in casa della Paganese con Rolando mattatore con un rigore procurato e il primo gol del suo campionato. Da segnalare la prima panchina stagionale per Vazquez, che dopo la doppietta all'esordio non ha più trovato la via della rete. Ko indolore per la Paganese, benché sia il secondo di fila: in vetta la classifica è molto corta e la squadra di Grassadonia è ben agganciata al treno di testa; da risolvere però il problema attacco, a secco per la seconda gara di fila (e che con la Vibonese aveva trovato la via della rete solo nel finale). Vincono tutte le grandi del torneo, compreso il Palermo che schianta il Foggia con un netto 3-0: la squadra rosanero segna due gol nei primi venti minuti con Floriano, al primo gol su azione, e Brunori, al terzo centro nelle ultime quattro gare; terzo gol anche per Soleri, secondo dal dischetto. Rossoneri di Zeman alla prima sconfitta esterna del torneo: fino a ieri i pugliesi curiosamente avevano incassato solo un gol in trasferta.

Scivolone interno del Monopoli che cede al Campobasso: non basta il sesto gol in campionato di un Ernesto Starita in modalità "faccio quello che voglio" (serissimo candidato a gol dell'anno il suo), perché gli uomini di Cudini trovano il secondo successo consecutivo grazie a due azioni molto simili, una conclusa con la rete di Tenkorang e l'altra con la sfortunata deviazione nella propria porta di Guiebre, che di contro aveva servito l'assist per il gol del capocannoniere del torneo. Capocannoniere però non più in solitaria, perché nel Catania è esploso definitivamente Luca Moro: due gol anche ieri contro la Juve Stabia, sei totali in meno di 500 minuti giocati con una media di un gol ogni 70 minuti circa. Accantonato il 2000 Sipos è il classe 2001, che aveva iniziato la stagione nel Padova, a rubare la scena. A un giovanotto ha provato a rispondere una vecchia volpe della terza serie, ma la doppietta di Eusepi in meno di 300 secondi non basta alle vespe.

È un altro giovane, il classe 2000 Gagliano, a regalare i tre punti all'Avellino: salvata la panchina di Braglia con un atteggiamento compatto del gruppo irpino, il secondo gol consecutivo della punta sarda basta a stendere la Virtus Francavilla che continua a subire relativamente poco, ma che fatica a concretizzare: l'attacco è a secco da circa 250 minuti, troppi per una squadra in lotta per le parti alte della graduatoria. Situazione molto simile per un altra pugliese, quel Taranto che con la Vibonese trova il terzo 0-0 consecutivo, il quarto del campionato: praticamente una partita su due degli uomini di Laterza è terminata senza reti. Sole tre reti subite sulla falsariga dello scorso anno in D (chiuso con sole 23 reti al passivo), ma un attacco che stenta e, dopo lo 0-0 con il Picerno della prima giornata, fa sì che possa tornare a chiudere la porta anche la Vibonese. I calabresi sono l'unica squadra del girone a non avere ancora trovato il successo e sono attesi, nel prossimo turno, da un Latina lanciatissimo dal 3-0 sul Picerno. I laziali ringraziano lo stato di forma di Teraschi che prima va a segno e poi serve a Jefferson l'assist del 2-0; basta questo a stendere la squadra di mister Palo, al terzo stop consecutivo e con un forte, fortissimo campanello d'allarme che suona in zona offensiva: sono solo tre i gol segnati dal Picerno, due dei quali nel successo contro il Messina.

Messina che è il prossimo avversario del Potenza, reduce dal convincente successo su una Fidelis Andria troppo brutta per essere vera: gli uomini di Gallo vincono grazie al primo lampo stagionale di Pedro Costa Ferreira (trentadue presenze e quindici gol con la maglia del Messina nella precedente gestione Lo Monaco) e al secondo gol in campionato di Coccia; l'Andria, penultima, incappa nel quinto ko stagionale, il terzo consecutivo, e deve fare i conti anche con la peggiore differenza reti di tutto il girone, con un -8 che la rende maglia nera in questa graduatoria.

Sezione: Serie C / Data: Lun 11 ottobre 2021 alle 09:55
Autore: Gregorio Parisi / Twitter: @wikigreg
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