Sono molti i lati positivi del successo del Messina che batte 2-0 il Campobasso e trova la terza vittoria del suo campionato, la seconda con Capuano in panchina. Proprio del mister i principali meriti, e diventa evidente guardando la classifica nell'intervallo di gare con lui alla guida dei biancoscudati: terzo posto dopo Monopoli e Picerno con 7 punti come Bari, Palermo e Taranto, e un solo gol incassato nelle ultime tre uscite, miglior difesa alla pari del Monopoli. La porta resta imbattuta per la terza volta in stagione e la media gol subiti scende a 1.66. Fatte le doverose annotazioni alla fase difensiva, passiamo a un attacco che finalmente riesce a dare ai biancoscudati una vittoria con più di un gol di scarto; il doppio vantaggio mancava dalla prima giornata in casa della Paganese, unica gara oltre quella del Viviani contro il Potenza in cui il Messina aveva realizzato più di una rete. Decisivi il quinto centro in campionato di Adorante, che finalmente può esultare anche tra le mura amiche dopo il gol dell'illusione contro il Monterosi, e il primo centro in campionato (e tra i professionisti) di Goncalves, scelta coraggiosa di Capuano che, vedendone la crescita, costringe alla prima panchina in campionato Daniele Sarzi Puttini. Con l'ex Bari fuori dal 1', restano solo Lewandowski, Carillo, Morelli e Damian a essere sempre partiti titolari; i quattro sono anche i primi giallorossi a superare i 1000 minuti giocati in campionato. Secondo ko esterno in stagione per il Campobasso, cui la Sicilia non fa evidentemente simpatia dato che l'altra sconfitta era arrivata al Barbera contro il Palermo.

In zona alta classifica è stato il weekend di Bari-Catanzaro, con i galletti che rialzano subito la testa in una gara in cui i giallorossi ben figurano, ma risultano decisivi il super gol di Antenucci e quello di Simeri, al quarto gol stagionale e vero uomo della provvidenza per i pugliesi, che con le sue reti hanno portato a casa quattro successi in altrettante gare a segno. Beve di nuovo l’amaro calice della sconfitta il Catanzaro, che dopo quattro vittorie consecutive trova il secondo stop di fila e perde anche il secondo posto cedendolo a un Monopoli sprint: contro il Monterosi Tuscia arriva il terzo successo consecutivo ma sopratutto torna al gol Ernesto Starita, che prima serve l’assist dell’1-0 a Grandolfo e poi interrompe il suo digiuno da gol con il rigore del 2-0, andando a segno per la prima volta da quattro giornate. Occhio, in zona rossa, al Monterosi: terzo ko consecutivo e adesso la compagine laziale sembra un po’ meno sicura dei propri mezzi.

Chi è in netta crescita è il Taranto, con Giuseppe Giovinco trascinatore: terzo posto in classifica e, nei 12 gol fatti, sette portano la sua firma tramite realizzazione diretta o con assist ai compagni. Anche nel 2-1 contro il Potenza la punta va a segno e serve a Ferrara il passaggio decisivo per la prima marcatura stagionale del classe ‘99. Primo passo falso sulla panchina potentina per Trocini, dopo il successo dello scorso turno: sono tre nelle ultime quattro per Coccia e compagni, che nel ko dello Iacovone possono trovare di buono il ritorno alla rete, sebbene su rigore a tempo scaduto, di Francesco Salvemini, al secondo centro stagionale.

Pari beffa per il Palermo, che scivola di nuovo in classifica dopo l’1-1 interno contro l’Avellino, a segno con un rigore che sarebbe tale solo se lo spostamento d’aria fosse falloso; ai rosanero non basta la prima gioia personale di Lancini, Tito dagli undici metri segna e conferma la tendenza degli irpini ad andare dal dischetto; sono otto i penalty stagionali per i campani, due dei quali falliti, e quindi il 50% dei 12 gol stagionali per i biancoverdi è arrivata su rigore. Troppo poco per una squadra che puntava al vertice e che sabato ha trovato l’ottavo pareggio in dodici giornate (praticamente, due partite su tre). Rialza la testa dopo un periodo negativo la Turris, e il 2-1 sulla Juve Stabia è firmato Luca Giannone: sesto e settimo gol negli ultimi trentacinque giorni per il bomber di Pomigliano d’Arco, che regala tre punti ai suoi e inguaia la Juve Stabia di Sottili, ora con due punti di margine sulla zona playout: non basta Eusepi, per la quarta volta a segno in campionato, e in nessuna di queste occasioni le sue reti sono servite a portare punti a casa per le vespe. Prosegue il campionato anonimo del Foggia, che pareggia 1-1 contro un Picerno brillante: la squadra di Palo trova il gol con Pitarresi e viene ripresa da Di Pasquale, di professione difensore centrale, alla seconda presenza stagionale con i rossoneri. 

In zona calda, anzi caldissima, pesa quanto un macigno il gol di Jefferson che consegna l’intera posta in palio al Latina contro la Fidelis Andria: il terzo centro del brasiliano interrompe l'emorragia di sconfitte dei laziali, al terzo successo in campionato, che lasciano subito l’ultimo posto in classifica; ai pugliesi continua a non bastare la cura Ginestra: per il nuovo tecnico quattro punti in altrettanti match, ma quello con il Latina era un match da sei punti. Non sbaglia, invece, la Paganese di Gianluca Grassadonia: sebbene in emergenza con tanti infortunati e solo una sostituzione effettuata, i campani sfruttano al meglio i primi due gol in campionato di Guadagni e battono 2-1 una Virtus Francavilla a cui non basta il centro di Tchetchoua. Netto passo indietro dei pugliesi, che erano reduci dal successo incredibile contro il Bari e che si trovano costretti a chiudere ottobre con un solo successo all’attivo, proprio quello contro la capolista. 

Sezione: Serie C / Data: Mar 02 novembre 2021 alle 08:38
Autore: Gregorio Parisi / Twitter: @wikigreg
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