Il campionato di Serie D ha avuto il suo avvio ufficiale, la prima giornata è andata in archivio così come una prestazione che non passerà di certo fra quelle indimenticabili. Dopo lunghe settimane di “silenzio” societario, l'Fc Messina si è riaffacciato sul prato verde per un impegno ufficiale. Per la verità, il calcio giocato era diventato argomento di contorno per la società presieduta da Rocco Arena. E’ stata una lunga estate, quella trascorsa dopo la finale playoff vinta contro la Gelbison.

Tanto è cambiato, gli orizzonti sono mutati notevolmente e questa terza stagione in Serie D si preannuncia ben diversa rispetto alle precedenti due. Tanti addii, pochissime conferme e un obiettivo stagionale ben lontano dai sogni promozione. Di fatto quel poco che si è potuto cogliere, nelle ultime settimane, si è limitato agli striminziti annunci ufficiali dei calciatori acquistati, ai risultati delle uniche due amichevoli disputate e ad altrettante interviste di mister Mancuso. Dopo l’addio di Soda, infatti, è stato proprio l’ex vice di Costantino a prendere le redini di un gruppo totalmente rinnovato. Calendario alla mano, poi, la curiosità stava proprio nel vedere all’opera un gruppo così giovane e, a livello di qualità, ben lontano da quello della scorsa stagione. L’esordio a Licata si presentava come un impegno non di certo agevole. Anche la squadra di mister Romano ha perso giocatori fondamentali come Cannavò, Civilleri e Maltese ma rappresenta la classica compagine di categoria.

In un “Dino Liotta” deserto e a porte chiuse, a dimostrazione che come a Messina tutto il mondo è paese, è andata in scena una gara esteticamente brutta da vedere. Pochissimo gioco, tanti falli e ritmi molto blandi dovuti anche a un caldo infernale. Addentrarci in approfondite analisi tattiche sarebbe fuori luogo visto anche il poco tempo avuto da Mancuso per lavorare sulla sua squadra. La prima sorpresa, tra l’altro, sta proprio nella formazione schierata fin dall’inizio. Rispetto ai convocati comunicati ufficialmente alla vigilia, sono ben sei i volti nuovi presenti a Licata. Tutti profili stranieri tesserati in extremis grazie all’arrivo dei rispettivi transfer. L’idea di mister Mancuso, però, appare ben chiara: 4-3-3 strutturato in difesa e che punta alla velocità sulle fasce. Non a caso le chiavi del reparto arretrato sono state affidante allo spagnolo Aliaga mentre l’asse portante della squadra passa dai piedi di Rosa Gastaldo a centrocampo e dalla presenza fisica di Siaj in avanti. Nonostante le aspettative della vigilia, però, la squadra ha dimostrato grande grinta in campo per sopperire alle evidenti carenze sia fisiche che di amalgama.

Una presenza fisica da parte degli arancioneri (novità nei colori della divisa) che ha sorpreso anche lo stesso Licata. L’altra faccia della medaglia, tuttavia, è stata l’assenza pressoché totale di fase offensiva. Siaj ha lottato ma non ha avuto alcun pallone giocabile, Licciardello non è mai entrato in partita mentre Samb è apparso abbastanza pimpante ma fumoso prima dell’infortunio che l’ha costretto al cambio. La sensazione generale è che, con maggiore attenzione nei dettagli, la squadra avrebbe potuto a sorpresa anche strappare un punto contro un Licata tutt’altro che irresistibile. La squadra di Romano ha conquistato i tre punti grazie all’istinto da bomber di Giannaula, capace di liberarsi con un grande movimento in profondità e bucare in uscita Selmi. Un risultato, quindi, rimasto in bilico sino alla fine nonostante l’oltre mezz’ora giocata in dieci uomini dai messinesi per l’espulsione, troppo fiscale, del centrocampista Ciccone.

Di ritorno dalla prima trasferta, mister Mancuso ha la consapevolezza che il lavoro da fare sia ancora tantissimo sia dal punto di vista tattico che tecnico. L’allenatore ha sottolineato la necessità di avere rinforzi over per innalzare il tasso tecnico della squadra. Settimana scorsa il vice presidente Cosenza aveva annunciato l’accordo con il centrocampista Bramati e l’attaccante Khoris ma alle parole, al momento, non hanno fatto seguito annunci ufficiali.

Di certo non c’è altro tempo da perdere per la compagine messinese: mercoledì sarà Coppa Italia contro il San Luca, mentre domenica altro scontro ostico contro l’Acireale di Ciccio Lodi. Rispondere sul campo, probabilmente, resta l’unica arma a disposizione dopo lunghe settimane di silenzio e annunci mancati.

Sezione: Serie D / Data: Mar 21 settembre 2021 alle 14:39
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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