Michele Ferrara fa parte degli elementi esperti e di categoria acquisiti dal ds Logiudice e dalla società in questo mercato invernale. Un difensore con oltre 200 presenze in C, che già ha fatto 4 gare intere da titolare in maglia biancoscudata, provenendo dalla corazzata Catania, costruita per dominare il campionato di serie D: “Vengo da una piazza importante, ma Messina non è da meno, quindi può essere per me un trampolino di lancio, pur avendo già 30 anni, perché qui voglio dare tutto per la salvezza e far parte di un progetto importante il prossimo anno”

La rassegna di volti nuovi procede con un giovane classe 2002, nato a Torino, prodotto del vivaio granata che lo ha ceduto in prestito al Messina, dopo i primi mesi di campionato a Potenza, penalizzato dal modulo tattico utilizzato da Peppe Raffaele in Lucania, il 3-5-2. Christian Celesia si presenta con le idee chiare: “Io ho bisogno di giocare, qui posso sia fare una impresa sportiva stimolante come la salvezza del Messina, che avere spazio in campo. Poi, le scelte le fa il tecnico, su quelle non posso entrare, così come su una eventuale conferma in questa squadra nella quale mi sto trovando benissimo”.

Ha un anno in meno ma un eloquio già da calciatore, il messinese Giuseppe Salvo, 20 anni tra un mese, terzino destro con già quasi 50 presenze in D tra Sancataldese lo scorso anno e Sestri Levante in questa stagione, un’altra squadra che sta dominando il proprio girone di quarta serie: “Per me è un onore vestire questa maglia, ringrazio il presidente ed il direttore per l’opportunità che mi hanno dato”. Molto più disinvolto, invece, Pasqualino Ortisi, prelevato dal Casarano, classe 2000 di grande prospettiva, che ha già avuto mister Raciti a Siracusa: “Ho già avuto un confronto con l’allenatore per vedere in quale posizione posso essere utile, tra l’esterno di destra e il trequartista. Lui ha molta fiducia in me, questo mi rende orgoglioso e ha contribuito a farmi accettare subito Messina senza pensarci un attimo. Quando è arrivata la richiesta, ne ho parlato con il mio allenatore a Casarano, Giovanni Costantino (ndr messinese grande tifoso biancoscudato), lui era un po’ deluso perché andavo via, ma nello stesso tempo contento per la mia destinazione.”

Tra tanta gioventù ecco spiccare la personalità di Ermanno Fumagalli, il più grande del gruppo, il cui ingaggio, nei primi giorni di gennaio, è stato determinante nel dare credibilità a questo tentativo di risalita in classifica da parte del Messina: “Siamo stati bravi a fare rinascere un po’ di allegria e convinzione che covava sotto tanta cenere – afferma il portiere giallorosso – con la voglia di soffrire, per superare le difficoltà. Sia chiaro, non abbiamo fatto nulla, ma qualcosa di buono stiamo iniziando a produrla.”

Infine, un laconico Helder Baldè, seduto al tavolo ad ascoltare con serafica pazienza la lunga conferenza stampa, che rassicura sulle sue condizioni fisiche dopo l'assenza ad Avellino seguita all'esodio contro il Catanzaro e sulla situazione del mobilio, visto l'incidente domestico patito prima del match di domenica scorsa con taglio della pianta del piede "Sto bene, pronto a tornare in campo. A casa? Tutto sistemato, nessun problema:"

Sezione: Acr Messina / Data: Ven 03 febbraio 2023 alle 21:19
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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