Tradurre in campo i nuovi dettami tattici, mettere da parte i leziosismi, verticalizzare e occupare gli spazi. L’Igea riprende il proprio percorso in campionato e intende farlo seguendo alla lettera quanto provato nelle cinque settimane di sosta. Peppe Alizzi, fiducioso per come la squadra si è approcciata ai nuovi metodi di lavoro, vuole soltanto i tre punti domani pomeriggio nel match che vedrà i suoi opposti al Santa Croce. Nel silenzio dello “Scirea” di Santa Lucia del Mela – che per l’occasione si tinge in campo del giallorosso barcellonese - il tecnico igeano chiede lucidità, cinismo e concretezza sottoporta insieme ad un atteggiamento che badi al sodo. Per la formazione barcellonese, priva dello squalificato Isgrò e degli indisponibili De Marco e Longo, un girone di ritorno con pochissimi margini di errore. Il tecnico contro i camarinensi opterà per un 4-1-4-1 molto offensivo, modulo imperniato sui giocatori chiave di un sistema tattico che poggerà in avanti sui centimetri del rumeno Voinea. Dietro di lui praticamente già assegnate tre delle quattro maglie che comporranno la trequarti. Lucarelli, Assenzio e La Spada sono certi di partire dal primo minuto, l’unico vero dubbio di Alizzi riguarda il binario di destra e la scelta dell’allenatore potrebbe ricadere su De Gaetano. In difesa non dovrebbero esserci grosse novità. Al centro, davanti a Paterniti, andrà quasi certamente a ricomporsi la coppia Dall’Oglio-Cassaro, sull’out di destra Franchina, su quello di sinistra Incatasciato, Doda collocato a protezione del quartetto difensivo. Arbitrerà il palermitano Caruso, che ha già diretto i giallorossi lo scorso novembre nell’1-0 griffato Lucarelli contro la Leonzio. Match che generò una coda polemica in virtù delle quattro giornate di squalifica, poi ridotte a tre, comminate a Franchina e Incatasciato.

Sezione: Eccellenza / Data: Sab 22 gennaio 2022 alle 20:21
Autore: Lino Miano
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