Un girone fa non era ancora il Football Club Messina di Pino Rigoli, subentrato da pochi giorni a Ernesto Gabriele e ancora alle prese con una squadra non sua. Domenica, in modo similare ma diverso, non sarà ancora del tutto il Football Club di Massimo Costantino, alle prese con materiale umano di ottimo livello che sta cercando di gestire (e lo sta facendo bene) per puntare all'obiettivo primo posto.

IL PRIMATO DI SCHRÖDINGER - Con un solo asterisco ormai rimasto in classifica per i suoi, quello di domenica con l'Acr Messina sarà effettivamente lo scontro al vertice, con la sfida da recuperare a Roccella per definire quale delle due squadre sia prima e quale seconda. Considerazione, questa, non da poco perché l'FC, avendo battuto il Licata, adesso ha due risultati su tre a disposizione per congelare la vetta virtuale, specie vista la situazione attuale dello stesso Roccella, praticamente allo sbando e al momento lontano da una lontana speranza di permanenza in D. Difficile, comunque, pensare a calcoli di questo tipo, anche perché il calcio è uno sport strano e Troina, da questo punto di vista, deve servire da lezione a Giuffrida e compagni.

2002 ODISSEA NELLO STADIO - Se in casa Acr la formazione sembra già definita, lo stesso non si può dire per mister Costantino: la prestazione di Coria contro il Licata suggerisce la conferma del trequartista argentino nonostante il rientro dalla squalifica di Palma, ma la partita balbettante di Aita potrebbe portare una mini rivoluzione. Il classe 2002 infatti potrebbe essere sacrificato e quindi troverebbe spazio Bianco, con una mossa che imporrebbe un cambio modulo come già visto in casa del San Luca, con quello che diventerebbe un 4-2-3-1 e Carbonaro in ballottaggio con Bevis per il ruolo di esterno alto. Dopotutto, nelle cinque partite in panchina quest'anno, Costantino ha schierato la squadra con il 4-3-3, il 4-3-1-2 e il 4-2-3-1, sfruttando una profondità della rosa a tratti forse addirittura eccessiva, per via di una carenza di 2002 in ruoli "neutri", da cui appunto il plausibile dubbio tra Aita, terzino, e Gabriel Bianco, esterno offensivo che mal si sposerebbe in un 4-3-1-2. Il punto di partenza, comunque, resta uno: Francesco Lodi, uomo dal cui piede sono nati otto degli ultimi dieci gol dei suoi.

PARLA IL CURRICULUM - La gara di per sé la potrà far sua chi tra le due squadre supererà più efficacemente il primo pressing avversario, anche se la pur recente storia giallorossa indica una capacità rilevante di saper annullare le manovre avversarie. Un periodo di lieve appannamento per la difesa ha portato il dato sui gol subiti a valori più normali rispetto a quelli alieni di qualche giornata fa: 13 gol subiti in 20 partite sono comunque un risultato enorme, ma occhio perché ben 6 di questi sono arrivati contro le tre squadre che, con l'Fc, completano l'attuale zona playoff (Gelbison, Dattilo e Acireale). Il dato va completato con lo score che vede due vittorie (l'andata con l'Acr e il ritorno con il Dattilo), il pari con la Gelbison e due sconfitte, quella con lo stesso Dattilo all'andata e quell'Acireale fatale per la panchina di Pino Rigoli un mese fa esatto. Una data che la società di Rocco Arena, però, vuole provare a ricordare non come quella di un addio, per quanto discutibile e discusso, ma come quella del ritorno in panchina di Costantino, alle prese con una rosa non di sua costruzione ma di cui i numeri, giudici supremi, indicano chiaramente un solo concetto: il suo Football Club Messina è pronto alla corsa promozione. 

Sezione: Fc Messina / Data: Mer 17 marzo 2021 alle 14:38
Autore: Gregorio Parisi / Twitter: @wikigreg
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