Ripartire non era facile, specialmente se reduci da una sconfitta pesante e immeritata. La calma e la concentrazione predicata da mister Massimo Costantino, nella settimana post stracittadina, ha rappresentato il messaggio migliore per la sua squadra. Un gruppo unito, come spesso ribadito in questa stagione, che ha saputo superare anche la cocente sconfitta contro la capolista Acr Messina. Una situazione che ha messo l'Fc Messina con le spalle al muro, consapevole che il destino della stagione non sia più legato al recupero da effettuare. Per questo motivo la gara con il Rende rappresentava un banco di prova non di poco conto tralasciando le qualità dell’avversario. Il Football Club Messina era chiamato a vincere sia per la classifica sia per lanciare un forte segnale dal punto di vista mentale. Allo stesso tempo, poi, l’attenzione non poteva non andare anche a Vallo della Lucania dove si giocava il big match tra Gelbison e Acr Messina.
Al termine della 23^ giornata di campionato, la situazione è apparsa nettamente più chiara. La domenica appena andata in archivio, infatti, ha certificato che, al pari delle messinesi, anche i campani se la giocheranno sino alla fine per la vittoria finale. Il pareggio nello scontro al vertice ha permesso ai giallorossi di accorciare dalla vetta, cancellando in maniera parziale quanto avvenuto sette giorni prima.
Tornando al pomeriggio del “Franco Scoglio” l’1-0 finale nasconde, come spesso accade, diversi spunti interessanti. In primo luogo la fase offensiva che sembra essersi inceppata negli ultimi 180 minuti. Il Football Club Messina, schierato con il consueto 4-3-1-2, gioca bene al calcio tra fraseggi bassi e verticalizzazioni in profondità. La mano di Costanino c’è e si vede in maniera evidente. Tuttavia manca la concretezza e quel cinismo sotto porta fondamentale nelle squadre chiamate a vincere un campionato. Contro un Rende ben schierato e sbarazzino, con alcune individualità degne di nota, Lodi e compagni riescono nuovamente a non trovare facilmente il gol, costruendo almeno quattro-cinque nitide occasioni. Ancora una volta Caballero finisce sul banco degli imputati, specialmente per due colpi di testa a lato. Il vero cambio di passo, però, è andato in scena nella ripresa. La seconda frazione è giocata ad un ritmo completamente diverso dalla squadra messinese, che alza baricentro e intensità. Non a caso il Rende si ritrova schiacciato nella propria metà campo e nemmeno i cambi riescono a mutare lo spartito del match. Gli esterni spingono mentre l’asse Lodi-Coria funziona a meraviglia. Sorprende, in particolare, l’atteggiamento del play capace di alzare notevolmente il suo raggio d’azione negli ultimi 25 metri. Allo stesso tempo Coria si conferma uomo in più di questa squadra, grazie alla capacità di unire classe a grande quantità. Non a caso il gol nasce dal suo recupero palla sull’esterno che innesca una splendida azione di prima che porta al vantaggio di Giuseppe Palma. Il centrocampista, ex Turris, raggiunge quota 5 reti in campionato e si dimostra la miglior arma negli inserimenti. Tutti gol pesanti i suoi, a parte la rete nel finale contro la Cittanovese: contro il San Luca ha dato il via alla rimonta, contro la Gelbison ha trovato il repentino pareggio e contro il Rende ha deciso sia andata che ritorno. In assenza di Giuffrida e con Agnelli sulla via del pieno recupero, Palma rappresenta un vero e proprio equilibratore in questa squadra.
Tornando a Caballero, invece, il momento no dell’argentino è proseguito con l’infortunio muscolare. Per la verità il pomeriggio si è rivelato stregato per l'Fc Messina non solo dal punto di vista realizzativo. Sono stati ben tre gli infortuni che priveranno Costantino di elementi molto importanti per i prossimi impegni. Oltre all’attaccante, sono stati costretti alla sostituzione anche Garetto e Aita entrambi per problemi al ginocchio. In settimana saranno valutate le condizioni, ma sicuramente mancheranno per la trasferta di Ragusa. Un duro colpo per il gruppo giallorosso che sarà privato anche di due under al centro del progetto tecnico. Le soluzioni non mancano ma, necessariamente, comporteranno anche dei cambiamenti tecnici. Bianco si candida a riprendersi la maglia da titolare in quota 2002, mentre per Garetto le soluzioni potrebbero essere molteplici. Da un centrocampo totalmente over, all’inserimento di Casella in difesa sino all’esperimento ben riuscito di Arena come mezz’ala: toccherà aspettare giovedì per conoscerne la risposta. L'Fc Messina ha dovuto già in altre occasioni fare i conti con tante assenze e la sfida in casa del Marina di Ragusa sarà un altro appuntamento da non fallire per non perdere ulteriore terreno. Il campionato è apertissimo e ogni giornata potrebbe rivelarsi decisiva nel computo finale.
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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