Il campanello d'allarme che suonava piano da un paio di gare è diventato un fortissimo accompagnamento nella stagione di un Messina che nelle ultime cinque partite ha messo a segno solo due reti, quelle che sono servite a battere il Campobasso al Franco Scoglio: i biancoscudati in questo lasso di tempo sono terzultimi, davanti a un Monterosi in crisi nera e a una Vibonese che, insieme allo stesso Messina, detiene il poco invidiabile primato di peggior attacco con sole due reti, appunto, all'attivo. Allargando il campo all'avvento di Ezio Capuano, diventa fondamentale la vittoria di Potenza che consegna al Messina un piazzamento a metà classifica ma un attacco che, nonostante i tre gol del Viviani, resta tra i peggiori nelle ultime giornate dopo essere stato uno dei pochi lati positivi della gesione Sullo. Contro l'Avellino capitan Carillo ha sfiorato il record di Ferrani del Picerno, che in questo torneo ha segnato due autoreti in tre giornate (ma nell'arco di sette giorni), ma la difesa a parte un paio di episodi sporadici non ha sofferto; la media gol subiti scende ancora, arrivando a 1.64, la più bassa di questa stagione. 

Non era facile comunque giocare contro un Avellino che, dopo questo turno, ha la miglior difesa del torneo in coabitazione con il Catanzaro: nove gol subiti a testa, uniche del girone ad avere subito meno di dieci reti. I calabresi hanno comunque poco da festeggiare: contro la Turris (al terzo successo consecutivo) arriva la terza sconfitta nelle ultime quattro gare, il che implica aver perso la bellezza di sette punti da Avellino, Monopoli e Palermo in questo periodo; parlando in modo più concreto, l'attuale distanza dalla vetta del Catanzaro è di sette punti ed è il risultato di quanto emerso da quest'ultimissima parte di campionato in cui Carlini e compagni hanno steccato pesantemente tre big match su tre. Tre su tre compreso quello con un Bari che, seppur con fatica, riesce a superare la Vibonese con un 2-0 fondamentale per scacciare via i fantasmi: servono il terzo gol in stagione di Botta (che non segnava da un mese e mezzo) e il rigore di Antenucci per superare i calabresi, anche se per essere pignoli serve anche una grande mano dalla terna arbitrale per una svista che annulla il gol dell''1-1 all'85' (e per una squadra che impiega 157 minuti per segnare una rete, vien da sé che è stato un errore arbitrale fatale).

Dobbiamo parlare sempre più seriamente del Monopoli perché ora Starita sa fare anche l'assistman (e che assist) per un Grandolfo sempre più in palla; quattro vittorie e un pari nelle ultime cinque per i pugliesi che mettono da parte la prima crisi di qualche giornata fa e segnano due reti a un Taranto che, dal canto suo, ha aperto la porta, non più inviolabile e, anzi, ormai bucata con regolarità da sei turni. Per un Monopoli che ritrova costanza c'è un Palermo che ora è decisamente più quadrato e temibile: messe da parte le velleità di bel gioco, spettacolo e calcio champagne, Filippi si è iscritto al club dei risultatisti e i rosanero continuano la corsa: merito del terzo gol in campionato di Fella e del secondo di Silipo, che torna al gol dopo sei settimane in bianco. A farne le spese un Potenza che fuori casa continua a non funzionare (solo due i punti raccolti) e che adesso è atteso da un ciclo infernale composto da Monopoli, Catania e Turris. Anche Catania, sì, perché gli etnei sono duri a morire e contro il Foggia cedono solo su rigore nel recupero. Nonostante l'assenza di Moro il gol arriva con Russini (ottimo vice con cinque gol in campionato) ma Zeman porta a casa i tre punti con il settimo centro di Alexis Ferrante. Successo importante per i pugliesi, imbattuti da sei turni e con tre vittorie e tre pareggi nell'ultimo mese.

Chi resta attaccato al treno di vetta è la Virtus Francavilla, che per la terza volta in stagione ottiene due vittorie consecutive a cui finora non è mai seguita una terza. Nonostante l'assenza di continuità sul medio termine i pugliesi battono il Picerno con il gol di Caporale (secondo in campionato) e decretano l'ottavo esonero stagionale, quello di Palo che saluta quindi la sua squadra dopo il secondo ko consecutivo con una vittoria che manca ormai da quasi un mese, dal 20 ottobre contro il Monterosi. Monterosi che, con il cambio mister, cambia anche marcia: l'1-1 in casa della Juve Stabia serve innanzitutto a tamponare la crisi dopo le quattro sconfitte consecutive ed è anche la seconda partita a punti senza Borghetto, portiere infortunato e desaparecido dal 17 ottobre; per capire meglio il tutto, basti pensare che l'altra gara a punti del Monterosi senza lo stesso Borghetto era la prima giornata, ventotto agosto duemilaventuno, in casa contro il Foggia. Senza di lui due punti in otto partite, con lui dodici in sei: talismano, spostatore di equilibri o MVP?

Il Latina vince con il Campobasso e vince con quattro gol; i laziali non segnavano così tanto dal 21 febbraio (0-6 in casa del Gladiator) e, tra le mura amiche, non accadeva dall'11 ottobre 2020, tredici mesi fa. I reduci di quei match tra i titolari sono i soli De Santis e Giorgini, ma gli eroi di giornata sono Sanè e Carletti (una doppietta a testa), oltre a Matteo Raccichini, portiere del Campobasso autore di un grossolano errore sul primo gol e guardando al quadro generale estremo difensore più battuto dell'intera Serie C dato che l'unica compagine che ha subito più reti del Campobasso, il Legnago Salus, ha ruotato in porta tre uomini diversi (per un totale di 28 reti incassate). Chiudiamo con il colpaccio esterno della Fidelis Andria che va a vincere in casa della Paganese trovando il terzo successo stagionale, secondo in trasferta. Curiosamente le vittorie sono arrivate tutte contro squadre non impegnate nella lotta per non retrocedere, anche perché, però, i pugliesi affronteranno nelle prossime quattro partite la capolista Bari e poi di seguito Messina, Picerno e Monterosi. Il gol di Gaeta comunque, da buon ex, stende gli uomini di Grassadonia che forse hanno un problema più grande di quanto possa sembrare guardando la classifica: nelle otto gare disputate tra ottobre e novembre, infatti, i campani hanno raccolto sei punti grazie ai successi con Potenza e Virtus Francavilla, andando però a perdere sei partite—e adesso ci sono Palermo e Monopoli, impegni di assoluta difficoltà. Quel che è peggio, però, è che in queste otto partite la Paganese ha segnato solo quattro gol, entrambi nelle partite vinte; nelle altre sei Zito e compagni sono rimasti a secco, e il campanello d'allarme sta suonando in modo molto forte anche in Campania.

Sezione: Serie C / Data: Mer 17 novembre 2021 alle 08:08
Autore: Gregorio Parisi / Twitter: @wikigreg
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