"Ma chisti comu su? Sautini?" E' la domanda che più di ogni altra martella nelle chat e in città dopo l'aggiudicazione del ramo sportivo dell'Acr a Racing City Group e Global Capital. Messina aspetta e spera in una svolta vera, ha paura che possano riproporsi scenari inquietanti come quelli che si sono aperti dopo l'ingresso in società, voluto e accettato dall'ex patron Pietro Sciotto, di AAD Invest a condizioni assurde e totalmente fuori mercato. Eppure, così è stato. Secondo quando raccontato nelle lettera aperte inviate alla "Gazzetta", perché sotto pressione. Tutta un'altra storia sulla quale è inutile tornare.

Oggi si scrive un nuovo capitolo e come sempre saranno i fatti a dare risposte. Sicuramente è una sfida anche per le due società che si sono lanciate in questa avventura. Che già vantano diverse realtà nel mondo nel loro progetto di gestione multi-club, compresi tre in Italia: Capri, Catania (femminile) e Genova Academy (giovanile). Ovviamente, buone basi di "prova" ma avere a che fare con un piazza come Messina è tutt'altra roba.

"Si ma comu su?" Noi partiamo dal presupposto che nel calcio non ci sono più santi né eroi. O almeno sono rari. Presidenti con Floriano Noto a Catanzaro o Carlo Rivetti a Modena sono ormai rarità. Uomini al comando, che gestiscono le squadre con amore e lungimiranza, esattamente come le proprie aziende di riferimento. Non è facile trovarli e andrebbero anche stimolati (e qui torniamo al ragionamento sul peso, valore e interesse della politica). Oggi chi sta nel calcio lo fa spesso per interessi: economici, talvolta speculativi. Il ragionamento giusto da fare, da accettare, è se speculativi tendenti a guadagnarci di proprio ma sviluppando anche un progetto oppure semplicemente per "tagliare" un tempo dentro un obiettivo, cercando di guadagnarne il massimo e poi andare avanti. C'è chi su questo approccio, nel calcio, ci ha costruito una carriera manageriale. Quindi, fare i puritani oggi, respingere a prescindere RCG e GC solo perché non sono del cerchietto magico degli amici degli amici, perché qualche visura camerale degli 007 nostrani scoraggia o per i precedenti di Morris Pagniello, per quanto ci riguarda, sarebbe sbagliato e pretestuoso.

Ciò significa che sposiamo la causa di Racing e Global? Affatto, siamo qui al varco, ad attendere i fatti, sperando che stavolta arrivi davvero una svolta. Che non significa per forza vincere immediatamente, ma costruire nel tempo. Intanto, definirsi nella normalità: struttura organizzativa, settore giovanile, parco giocatori, di nuovo unità d'intenti tra le componenti interne (società, città, politica, tifoseria, stampa).

C'è poi la riflessione più importante da fare in questo contesto: "ma l'autri aunni su?" Ebbene sì, ci brucia dirlo, ma avevamo ragione qualche settimana fa. Tutti scomparsi. Sia i messinesi in cerca dell'ultima malriuscita "colletta" per potere subentrare, magari mettendo una "testa di legno" a comparire. Ma così anche "arabi", lombardi, laziali, americani e tutto il codazzo di sapientoni da social che nei mesi ce l'hanno fatta a maccheroncino come quelli che sapevano tutto del Messina, mentre gli altri erano solo la faccia del male. Tutti scomparsi, nessuna offerta. Probabilmente avrebbero voluto dettare loro le condizioni del bando, prendendo il Messina a saldo ma dimenticandosi che siamo a ottobre, non a gennaio. Ogni cosa ha un valore e quel valore è determinato dal percorso che viene fatto, in questo caso dal tribunale. Poi ovviamente, è giusto così, ognuno coi propri soldi (o con quelli delle aziende di riferimento, se di lavoro si fa il "collettore di interessi")  fa ciò che vuole. Ciò che dà profondamente fastidio è l'essersi sentiti presi in giro dopo settimane a sentire parlare di due diligente, call, riunioni, interessamenti, sponsor esca, business plan, central core e altre minchiate senza confine. Di gente pronta a fare follie per i colori giallorossi, scomparire davanti a un investimento da 500mia euro totali (Rcg e Gc stanno entrando con 200mila euro alla curatela e 290mila di debito sportivo, seppur con una garanzia iniziale di 640mila euro da assicurare in Federazione).

Questi sono i fatti... I FATTI. Il resto sono solo poesia: come quei bei post che restano lì a pontificare sul fatto che Pietro Sciotto fosse il diavolo e tutti gli altri santi. Gli alibi sono venuti meno e sapete la notizia qual è? Una sola offerta (quella di cui avevamo parlato puntualmente ma che qualcuno dalla tv aveva smentito). Una. Ma sicuramente anche stavolta verranno fuori i massimi sistemi sulla situazione debitoria poco chiara, le condizioni sfavorevoli, la piazza ostile, la stampa cattiva che fa i nomi, mina la tranquillità o turba le aste (vi diamo un'altra notizia assurda, si è svolto tutto regolarmente ma nessuno si degnerà di chiedere scusa per il nulla cosmico aumentato e fomentato con raffiche di telefonate, post e messaggi di capre al seguito).

Dunque... "Su sautafossa o no?" Non lo sappiamo. Forse lo sono, magari stanno provando il colpaccio della loro vita in ambito sportivo. Magari sarà un altro inganno, tanto uno in più o uno in meno ci siamo tristemente abituati. Ma magari anche no e ci possiamo divertire a parlare di calcio, finalmente! Ma vi diamo un'altra notizia: NON ABBIAMO ALTERNATIVE. Una sola offerta: Racing Group e Global Capital. Al momento ci teniamo questo, ma soprattutto, ci teniamo il Messina vivo e per ora questo ci basta e avanza a noi che amiamo questi colori. A tutti gli altri, lasciamo la sapienza infinita sui social e l'attimo di notorietà a caccia del quale vanno.

Sezione: Acr Messina / Data: Mer 15 ottobre 2025 alle 11:38
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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