E’ finito il silenzio stampa imposto dalla proprietà a tutti i tesserati dell’Acr Messina, dopo la gara persa in casa contro il Marina di Ragusa. L’occasione per riaprirsi ai giornalisti è la presentazione del nuovo allenatore biancoscudato Andrea Pensabene, il quarto stagionale, al fianco dell’Ad Paolo Sciotto nella rinnovata sala stampa del “San Filippo”, alla presenza di pochi addetti ai lavori.

Ed è stato proprio Sciotto ad aprire l’incontro introducendo il mister palermitano da cui “ci aspettiamo un grande lavoro e cercheremo di dargli la massima tranquillità per poter operare al meglio. Lo abbiamo incontrato insieme a papà giovedì scorso a Giammoro in cui abbiamo avuto una ottima impressione ed abbiamo tracciato il programma di questa nuova avventura”.

Pensabene, rievoca subito il suo precedente a Messina, risalente al 2011: “Non ci vedevamo da tanto tempo, una esperienza durata poco, quasi un mese, interrotta per mia scelta, di fronte a una situazione allora molto particolare. Avevo appena stravinto un campionato di serie D ad Eboli, il richiamo di Messina fu forte, ma quella squadra era composta da elementi diversi da quelli che servivano per mettere in atto le mie idee di calcio. Adesso, invece, la chiamata dell’Acr mi è giunta abbastanza inaspettata – precisa il tecnico giallorosso – Negli ultimi anni, dopo avere insegnato a Coverciano, avevo deciso di restare in Sicilia per motivi familiari, e non ho esitato ad accettare pur conoscendo le difficoltà che ci sono qui. Per prima cosa ho chiesto al presidente per quali motivi l’allenatore precedente fosse andato via e mi sono anche informato con i calciatori delle eventuali problematiche economiche, di cui tutti i ragazzi mi hanno negato l’esistenza, affermando si trattasse di dicerie”.

Malgrado il poco tempo avuto a disposizione, Pensabene ha già messo le basi per il proprio lavoro: “Ho dato indicazioni sul mio credo, e la mia prima impressione è di avere visto una squadra importante, ma sfiduciata. Sicuramente, proverò ad incidere qualcosa in più dalla prossima settimana, ora bisogna metterci tanta voglia e lottare per risalire la classifica, recuperare un po' di tifosi. Questa è una maglia pesante e importante, capisco la delusione dei tifosi e speriamo di rispondere sul campo attraverso i risultati. Il modulo passa in secondo piano, certo, a me piace giocare a cinque dietro, ma tutto dipende dalle attitudini dei calciatori. Partiremo dalla base esistente, con alcuni aggiustamenti, ma si potrà cambiare in corsa senza creare confusione nel gruppo. L’organizzazione di gioco è importante – conclude Pensabene - ma domani manterremo ancora il  4-3-3, con maggiore attenzione in fase difensiva. Affronteremo un avversario come la Cittanovese che può giocare sia con la linea difensiva a 5 che a 4 e, quindi, dovremo restare concentrati per tutta la durata della partita. Occorre che l'allenatore dia la propria competenza tecnica, una linea guida convincendo i calciatori a partecipare ed a farle proprie, perché solo così si possono ottenere equilibrio e risultati. Sarà difficile, ma sono ottimista".

Sezione: Acr Messina / Data: Sab 15 febbraio 2020 alle 16:06
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
vedi letture
Print