Pippo Romano, nella sala stampa del “Franco Scoglio”, non è preoccupato dal singolo risultato negativo, ma dalla situazione generale attorno al Messina. Parte, comunque, da un’analisi del match perso contro il Savoia: “L'approccio alla partita del primo tempo non è stato come al solito. Abbiamo commesso degli errori, soffrendo su alcune palle crossate dalle corsie laterali sui cross, il primo segnale è stato quando Guida, un ragazzo piccolo di statura, ha avuto la possibilità di far gol di testa durante il primo tempo. Poi, però, abbiamo iniziato bene il secondo tempo e, nel nostro momento migliore, abbiamo beccato il gol, il primo preso su calcio da fermo in questo campionato. Oggi siamo stati forse un po' sfortunati perché adesso devo rivedere come è successo. Non so se è stato un rimpallo, non si è capito bene, però, dopo, ci siamo proiettati in avanti per cercare di riacciuffare il pari e ci stavamo riuscendo con un loro salvataggio sulla linea e la traversa con la palla che è rimbalzata in campo. Certo, ci siamo sbilanciati e loro hanno rischiato di raddoppiare, ma non ho nulla da rimproverare ai ragazzi. Il mio rammarico, in questo momento, è che il Messina non può giocare contemporaneamente due partite, una per il cambio societario e l’altra per la salvezza in campo. Perché noi è da un mese che lavoriamo in queste condizioni, non possiamo prendere dei giocatori perché è impossibile tesserarli, pur avendo chiuso degli accordi, e loro, magari, scelgono altre squadre. Questo mi dispiace tanto. Perciò qua ci si deve mettere in testa che non si può pensare solo al passaggio alla nuova società, ma si deve salvare la categoria e, quindi, dobbiamo essere un po' più onesti, sinceri e cercare di superare il blocco. Oggi avevamo 19 giocatori di movimento, senza uomini sufficienti in panchina e sono situazioni che poi, alla lunga, le paghi, specialmente in un girone di ritorno dove le partite diventano più complicate, più difficili. E se non hai un organico forte, a pieno regime, farai fatica. Il problema è che, fin quando c'è la curatela, non possiamo tesserare i giocatori. Abbiamo preso, da due-tre settimane, giocatori che si allenano con noi, non possono essere tesserati perché non c'è questo nulla osta da parte del Tribunale. Perciò siamo nelle difficoltà. Io non mi sono mai lamentato, attenzione, perché è un gruppo di ragazzi stupendi, lavorano, corrono, si ammazzano la vita dentro il campo. Però chiaramente dobbiamo avere la possibilità di costruire un organico più forte per salvare la categoria e che ci possa consentire, durante la stagione, di avere alternative disponibili”.
Dopo questo sfogo, Romano cerca di tornare sulla gara con il Savoia: “Loro sono una squadra di qualità, prima in classifica non per caso, attrezzata per vincere e lo dimostrano anche i cambi fatti oggi. In panchina avevano Favetta, Reiss, Meola, giocatori importanti, per cui quando trovi squadre di questo genere che hanno qualità e la possibilità di fare scelte durante una gara sicuramente è uno svantaggio per noi. Abbiamo fatto quello che potevamo, disputando fatto una gara gagliarda sotto il profilo della corsa, forse siamo stati un po' disattenti in alcune circostanze, come in occasione del gol. Se avessimo trovato il gol credo che non avremmo rubato nulla, purtroppo oggi è andata così, ci dispiace. Però ripeto ancora una volta, i ragazzi non hanno mollato fino alla fine, hanno corso, lottando in un campo dove ci sono state delle difficoltà per entrambe le squadre”.
Ora il Messina è chiamato allo scontro diretto di Ragusa, all’interno di un periodo del calendario molto temuto per la caratura delle squadre da affrontare, ma Romano crede di aver fatto bene in questo mese di novembre che si conclude domenica prossima: “Le partite sono tutte difficili e importanti. Credo che nessuno, qualche settimana fa, avrebbe scommesso un euro sul fatto che noi avremmo fatto punti contro Vibonese, Gelbison e Savoia, invece, con un pizzico di buona sorte oggi, saremmo stati imbattuti e a quota 7. Domenica affronteremo il Ragusa sul suo campo e sicuramente sarà una partita da battagliare perché anche loro si trovano dentro la zona playout. Ci sarà una partita da soffrire come sempre e cercare di fare il risultato dando il massimo per riscattarci un po' di questa amarezza odierna”.
Il tecnico giallorosso, in chiusura, spera che l’esercizio provvisorio chiuda prima del previsto, ovvero il prossimo 10 dicembre: “Noi certo ci auguriamo che la tutela del tribunale finisca prima possibile, in modo da poter fare mercato. Lo dimostrano i fatti, visto che abbiamo preso tre giocatori e non sono stati nemmeno portati oggi in panchina perché non potevano essere tesserati o rendersi disponibili. E questo è un grande dispiacere, perché, ripeto, il Messina, oltre a salvare la società, si deve salvare anche sul campo”
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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