L’arrembante vittoria di Torre del Greco, ottenuta in rimonta dopo la solita amnesia difensiva, potrebbe presentarsi come la chiave di volta del campionato del Messina. I giallorossi, nel difficile scontro salvezza, hanno mostrato quelle qualità che, fino ad oggi, erano mancate. La rete subita a freddo, invece di annichilire il morale dei peloritani, è servita da molla per una veemente reazione dei biancoscudati, capaci di ribaltare il risultato in soli tre minuti, tra il 22’ ed il 25’. La gestione del vantaggio è stata quasi perfetta e, quando si è rischiato di capitolare dinnanzi al rigore concesso ai corallini, è stato Krapikas a tenere in piedi il risultato. Un’iniezione di fiducia non da poco per il Messina, pienamente ancorato al treno salvezza, adesso distante solo un punto, e con un buon solco di distanza dalle inseguitrici, condannate dalle penalizzazioni. Inutile dire che, nonostante la prima vittoria esterna, ancora nulla è stato fatto e, in attesa del cambio societario, bisognerà continuare a correre.
Per nulla facile, però, lo scontro di sabato prossimo quando, sul manto erboso dello Scoglio, giungerà una formazione ostica, in un buon momento di forma: il Foggia degli ex Zunno ed Emmausso. I satanelli, dopo un periodo molto complicato, hanno fatto registrare quattro gare senza sconfitte, grazie alle quali hanno lasciato la palude della zona play-out. Gli uomini di Modica, con due punti di ritardi dai pugliesi, proveranno a dar seguito alla prova di forza inscenata sul campo della Turris.
Per ragioni di “piazza” e lignaggio, Messina-Foggia rappresenta una classica del calcio meridionale: le due squadre, infatti, sono “abituate” ad incrociare le lame da quasi novant’anni, regalando emozioni a due tifoserie calde ed appassionate. Il primo duello tra peloritani e pugliesi, disputato in terra sicula, affonda le proprie radici nella lontanissima stagione 1929-30. Altri tempi, altro calcio ed altre denominazioni: il Messina, infatti, anteponeva al nome della città la sigla Associazione Calcio, ed aveva adottato da pochissimo la maglia biancoscudata, ricevuta in dote dall’Unione Sportiva Messinese. I pugliesi, invece, avevano abbandonato da solo un anno la primogenita denominazione di Sporting Club Foggia, “vestendo” quella di Unione Sportiva Foggia.
In quel gennaio di più di ottant'anni fa, il Messina s'impose per 1-0 (rete di Corallo), arrivando a sfiorare la prima promozione in serie B della propria storia, che giungerà comunque due stagioni più tardi. I giallorossi, infatti, si classificarono al secondo posto dietro il Palermo che, grazie alle sette lunghezze sui peloritani, riuscirono ad abbrancare la cadetteria. Tra il 1929 ed il 2023, comunque, si contano ventidue sfide giocate sulle rive dello Stretto, che vanno a comporre una statistica piuttosto equilibrata. Il Messina, infatti, si è imposto per nove volte, contro le otto dei pugliesi. A chiudere la statistica anche cinque pareggi, dei quali uno in serie A, nella stagione 1964/65. Il palcoscenico più ricorrente, però, è quello del terzo livello nazionale, nella quale peloritani e rossoneri si sono sfidati per ben undici volte. Una delle vittorie più “dolci” fu quella della C/1 1985/86, quando le reti di Catalano e Schillaci regalarono un successo aureo ai padroni di casa: al termine della stagione, infatti, i giallorossi conquistarono un’esaltante promozione in serie B.
Dopo quattro annate, i satanelli raggiunsero il Messina in cadetteria, nella quale l’ultimo scontro è datato 3 marzo 1991: la gara si concluse con un bruciante 0-2, fissato dalla doppietta di Beppe Signori, finalizzatore principe del Foggia targato Zeman. Dopo due cocenti sconfitte in serie C, i giallorossi riuscirono a tornare alla vittoria nella stagione 2015/16: al San Filippo, dopo il vantaggio iniziale di Ionut, la rete di Iemmello ed il nuovo vantaggio di Martinelli, il pareggio al 92’ di Arcidiacono aveva fatto pensare all’ennesima beffa foggiana. Ma, solamente un minuto dopo, a pochi istanti dal triplice fischio, una rete di Fornito regalò tre punti insperati agli uomini di Di Napoli, che riuscirono ad archiviare, con un largo anticipo, la pratica salvezza. E’ questa l’ultima vittoria peloritana, in casa, contro i pugliesi. Da quel gol in extremis, infatti, il Messina non è più riuscito ad aver ragione dei rossoneri in casa.
Nuovo precedente il 19 settembre del 2016: i pugliesi portarono a casa la vittoria grazie ad una doppietta di Mazzeo, inframezzata dal momentaneo pareggio di Pozzebon. Dopo quell’annata, come i tifosi ricorderanno, la dirigenza Proto decise di non iscrivere la squadra, decretando il terzo fallimento della storia calcistica messinese: dopo quattro anni di dilettantismo sotto la gestione Sciotto, Messina e Foggia si ritrovarono nel campionato di serie C 2021/22. Il 12 febbraio del 2022, infatti, le due squadre si spartirono la posta in palio, impattando sull’1-1 in virtù delle reti di Russo e Turchetta. L’anno seguente, invece, il Foggia ritornò al successo sulle rive dello Stretto, capitalizzando la marcatura di Frigerio, che permise ai satanelli di violare lo Scoglio con un risicato, ma fondamentale, 0-1. Andò ancora peggio, infine, lo scorso anno: un Messina in piena rincorsa play-off subì un pesante 0-3, firmato da Gagliano, Tascone e Millico, in una sfida pesantemente condizionata delle espulsioni dei peloritani Manetta e Frisenna.
FOGGIA - LA SCHEDA
ANNO DI FONDAZIONE: 1920 (Rifondata nel 2012 e nel 2019)
MIGLIOR RISULTATO: 9° posto in serie A (1964/65, 1991/92, 1993/94)
POSIZIONE ATTUALE IN CLASSIFICA: 14° con 18 punti
CAPOCANNONIERE: Emmausso (5 reti)
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @menelpallone
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