Potrebbe concludersi dopo oltre venticinque anni lo storico gemellaggio tra le tifoserie di Messina e Pescara. E' un comunicato ufficiale del gruppo “Pescara Rangers 1976”, della Curva Nord “Marco Mazza”, a rendere nota la scelta secondo questa ricostruzione unilaterale: «E' arrivato il momento di prendere una decisione drastica ma per quanto ci riguarda la più giusta; da oggi tra le città di Pescara e Messina, tra la tifoserie biancoazzurra e giallorossa non esiste più alcun tipo di gemellaggio!!! Non è compito di questo comunicato riportare le motivazioni alla base della decisione, motivazioni che entrambe le parti ben conoscono; teniamo inoltre a precisare come l'unico gemellaggio che mai potrà aver fine è quello con i fratelli di Vicenza». Questi ultimi, con cui anche i messinesi di recente hanno stretto un'amicizia.

A quanto pare alla base della rottura ci sarebbe la mancata presenza di ultras peloritani alle celebrazioni per ricordare lo storico tifoso abbruzzese Bubu, leader storico della Curva Nord di Pescara, scomparso nel gennaio del 2006 per un brutto male e spesso ricordato dai supporters siciliani con cori e striscioni, come avvenuto tra l'altro sabato scorso nella gara interna contro il Benevento nel primo tempo. I Rangers non avrebbero digerito questa assenza ma soprattutto la concomitante presenza di alcuni sostenitori giallorossi per il derby campano tra Avellino e Salernitana, perché tra i pescaresi e gli avellinesi non scorre buon sangue anche se gli irpini mantengono una buona amicizia con i giallorossi.

Dinamiche di curva, che fanno i conti con un mondo che è totalmente cambiato, dove le verità emergono da un comunicato trasmesso e pubblicato sul web, con i commenti susseguenti più assurdi sui social, con la difficoltà o forse la mancanza di voglia di dirsi le cose in faccia, anche solo un'altra volta per non perdere quel bagaglio di stima, rispetto e unione che lega i due capoluoghi, così distanti geofraficamente ma legati dalla fine degli anni '80. Un rapporto che, seppur evidentemente potrebbe finire a livello “formale” tra le tifoserie, non cesserà tra le persone che in questi anni hanno condiviso gioie e dolori negli stadi di tutta Italia. E che oggi non possono che dispiacersi. 

Sezione: Dimensione curva / Data: Lun 18 gennaio 2016 alle 19:49
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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