Il RoccAcquedolcese ha chiuso con la sconfitta di Comiso una estenuante e difficile stagione che può considerarsi comunque soddisfacente. Il raggiungimento dell’obiettivo di inizio anno, arrivato virtualmente a 6-7 giornate dal termine (anche se la matematica si è avuta solo domenica scorsa), ha condizionato le ultime prestazioni (e di conseguenza i risultati) dei ragazzi di mister Palmeri, che hanno incontrato nell’ultimo periodo solo squadre ancora alla ricerca di punti importanti e quindi più determinate e concentrate.
Se si vuole fare un "rimprovero" ai bianco-verde-azzurri, si può "criticare" proprio la mancanza di concentrazione nelle ultime partite. Qualche punto in più avrebbe reso la classifica più affascinante, ma non avrebbe cambiato gli obiettivi e la sostanza. “Il mantenimento della categoria è sembrato semplice solo perché si è partiti bene, ma in realtà è stato tutto molto complicato - si legge in una nota del club -. Siamo una piccola realtà e le valutazioni vanno fatte pensando al contesto in cui ci siamo trovati. Nel nostro girone c’erano squadre come Igea, Siracusa, Modica, Milazzo e Leonzio che hanno alle spalle campionati di Serie C. Comiso, Due Torri e Palazzolo, che hanno disputato tanti campionati di Serie D e tutte le altre abituate al campionato di Eccellenza. Anche dal punto di vista logistico abbiamo avuto qualche difficoltà, con il campo di Rocca disponibile per gli allenamenti solo dalle 19 in poi. Con qualche partita disputata a Sant'Agata e con allenamenti in giro per il mondo quando il campo di Rocca era oggetto di interventi all’interno del terreno di gioco. Siamo stati costretti a trasferte lunghissime e costose (siamo la società che ha fatto più chilometri di tutti)".
E non ultimo, il "problema" della tifoseria": Purtroppo per gli amici di Acquedolci, soprattutto i ragazzini, raggiungere Rocca la domenica subito dopo pranzo è fastidioso, mentre non siamo riusciti a coinvolgere il pubblico di Rocca. Tre anni fa si era partiti con tutte le buone intenzioni, ma da subito ci siamo resi conto che sarebbe stato difficile. L’allontanamento dalla società (per motivi personali) di personaggi storici quali Renato Germanotta, Pippo Frisenda e Sarino Rifici, ha reso tutto più complicato. Da qui la disaffezione dei sostenitori locali che pure avevano vissuto pagine calcistiche importanti, ma evidentemente non hanno mai sentito "proprio" il nuovo progetto". I conseguenti mancati incassi hanno fatto il resto. Raramente si è riusciti a coprire le spese di funzionamento del campo. Per onestà intellettuale è giusto e doveroso ringraziare comunque l’ex assessore Alessandro Giacobbe, l’ex sindaco Filippo Borrello, l’attuale assessore allo sport Calogero Maniaci e il sindaco Bernadette Grasso, per la loro disponibilità e per la loro coerenza, poiché avendo avuto contezza del poco interesse dei propri paesani, hanno continuato ad appoggiare la squadra per quanto di loro competenza (non facendo mancare mai la disponibilità e del campo e intervenendo ogni qualvolta sono stati chiamati in causa)”.
Questo il commento finale del presidente Nino Liprino: "Un discorso a parte, in quanto a presenza di amici di Rocca, lo meritano Salvatore Giacobbe e Ilaria Frusteri, il primo che da Presidente Onorario e da grande conoscitore di calcio, è stato sempre vicino alla società dimostrando il suo attaccamento, dispensando consigli utili e facendo sentire il peso della sua esperienza, la seconda per aver svolto egregiamente il compito di segretaria della società con serietà e puntualità. Naturalmente diamo per scontato che anche dopo l’eventuale "trasferimento" ad Acquedolci, il loro prezioso contributo non venga meno, anche perché hanno legato con tutto il resto della dirigenza.Non è necessario aggiungere che il futuro di questa squadra passi necessariamente dalla consegna del Latteri-Scaffidi, senza il quale vengono meno i presupposti per andare avanti, che poi credo sia lo stesso concetto espresso la scorsa settimana dal dg Sergio Mezzanotte quando parlava di "certezze". Nell’ultimo periodo sembrerebbe che i lavori abbiano subito un’accelerata, cosa che mi lascia ben sperare. Infine vorrei ringraziare soprattutto lo staff tecnico (dei grandi professionisti ma soprattutto dei grandi uomini) che hanno fatto un lavoro straordinario in condizioni non facili e per questo me ne scuso a nome di tutti,e i calciatori che hanno fatto parte di questa annata comunque storica per il nostro paese mantenere l'Ecellenza senza mai realmente rischiare nulla ,è un risultato straordinario soprattutto in un campionato così difficile, il più difficile degli ultimi anni a differenza degli altri anni dove si partiva sapendo di essere salvi, noi siamo abituati a conquistare tutto sul campo ed è per questo che sono orgoglioso di quanto fatto".
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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