Tanto rammarico e la consapevolezza di aver gettato alle ortiche un’altra occasione d’oro. Il pareggio per 1-1 nella trasferta di Rotonda si aggiunge alla serie di gare che stanno caratterizzando una stagione all’insegna dei rimpianti per l'Fc Messina. La prima delle sette finali da disputare porta in dote un solo punto e il mancato cambio di passo in classifica visti i contemporanei pareggi di Acr Messina e Gelbison. La 28^ giornata, infatti, va in archivio come un turno interlocutorio, ma anche tanto pesante sulla corsa promozione.
La capolista mantiene le quattro lunghezze di vantaggio a sei giornate dal termine, mentre l'Fc Messina può rammaricarsi solo con sé stesso. In questo senso si rivelano puntuali le dichiarazioni a fine partita di mister Costantino, che ha evidenziato due aspetti negativi nella gara giocata in Basilicata: il troppo nervosismo e la mancanza di precisione in fase conclusiva. Sono questi gli aspetti che hanno portato al risultato finale dopo gli oltre novanta minuti disputati sul terreno di gioco del “Di Sanzo”.

E’ stata una gara vera e combattuta, fatta di tanti falli, nervosismo e una conduzione di gara oltremodo rivedibile. Un match che ha allontanato qualsiasi tipo di polemica e strumentalizzazione social scaturita dopo le dimissioni di mister Boncore. Il Rotonda si schiera con un compatto 3-4-1-2 e mette in campo le sue armi migliori: fisicità e fase difensiva. Non per niente i lucani esprimono le cose migliori sul proprio terreno di casa dalle dimensioni estremamente ridotte. l'Fc Messina, invece, è la squadra che si è sempre vista dall’avvento di Costantino, con un 4-3-1-2 capace di trasformarsi in 4-2-3-1 in fase offensiva. La vera svolta del match, però, arriva già al settimo minuto: Ferreira colpisce in mischia sull’ennesima leggerezza della difesa giallorossa su calcio piazzato. Un copione che si ripete e che mette sui giusti binari la gara dei biancoverdi. Dal gol realizzato, infatti, i padroni di casa si chiudono nella propria metà campo rinunciando ad attaccare e spezzando i ritmi con una serie infinita di falli. La reazione dei giallorossi c’è ma a tratti si perde nella confusione e nella frenesia. A non aiutare Lodi e compagni c’è poi un clima di nervosismo scaturito anche da una conduzione arbitrale molto rivedibile. In questo senso, pesa tantissimo la rete annullata a Bevis per un fuorigioco inesistente.

La forza delle grandi squadre, però, deve andare oltre gli errori anche arbitrali. Per questo motivo il secondo tempo dei giallorossi è decisamente migliore rispetto al primo. sia dal punto di vista fisico che tecnico. Ancora una volta, però, a mancare è proprio la precisione in fase conclusiva o di finalizzazione. Mister Costantino sa che non può permettersi una sconfitta e getta nella mischia tutto il suo potenziale offensivo con l’ingresso di Coria, Piccioni e Bianco. Alla fine, però, la rete decisiva scaturisce da una pennellata dalla distanza di Agnelli che premia gli sforzi dell’intera squadra. Ci sarebbe spazio anche per il clamoroso ribaltone come nella trasferta di Ragusa. Nei minuti finali, infatti, solo un grande riflesso del giovane portiere, classe 2002, Kapustins nega il gol vittoria a Lodi su punizione. Questione di attimi e dettagli da cui passa un’intera stagione.

Al triplice fischio è 1-1 e l'Fc Messina deve subito prepararsi a un trittico di gare ad altissima tensione. Domenica prossima, al “Franco Scoglio”, arriverà l’Acireale per aprire una settimana che vedrà anche le sfide contro Licata e Gelbison. La vetta resta a quattro lunghezze ma i giallorossi hanno l’obbligo di pensare solo a sé stessi. Vincere le prossime tre partite diventa obiettivo prioritario per non allungare la lunga lista dei rimpianti.

Sezione: Fc Messina / Data: Mar 11 maggio 2021 alle 10:16
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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