Si intensifica il confronto anche a livello istituzionale sulla gestione degli impianti sportivi a Messina. Nel pomeriggio di ieri il comunicato dell’Acr a proposito della questione legata alla mancata disputa di Messina-Palermo, programmata alle 21 del 4 settembre prossimo al momento al “Razza” di Vibo Valentia, questa mattina una nota del consigliere comunale Alessandro Russo del gruppo PD indirizzata all’Assessore Politiche Sportive Francesco Gallo ed al Dirigente del Dipartimento Salvatore De Francesco, in cui si pongono quesiti abbastanza rilevanti soprattutto sul “Franco Scoglio” e sul “Celeste”.

Si parte dalla “necessità di conoscere lo stato dell’arte alla data odierna dell’utilizzo degli impianti calcistici comunali maggiori, da settimane al centro di una ininterrotta serie di comunicazioni che si stanno rivelando frammentarie, contraddittorie e non trasparenti.”

Russo chiede se sia corrispondente al vero che la data ultima per il termine dei lavori di adeguamento infrastrutturale del “S. Filippo” sia il 16 settembre prossimo, malgrado si sia appreso da comunicazione ribadita dall’Acr Messina, nell’ambito di una “attività di consulenza che ha visto la stessa società parte attiva su sollecitazione dell’Amministrazione comunale” che “esisterebbe una azienda fornitrice del materiale necessario a ultimare i lavori in tempi utili per la riapertura dello stadio in data 4 settembre.”

Il consigliere PD chiede se sussistano effettive difficoltà di approvvigionamento tali da giustificare il “notevole allungamento dei tempi di esecuzione lavori “ (ndr. nella deliberazione dirigenziale di affidamento diretto il primo termine per l’esecuzione era il 10 agosto) e “se sia eventuale intenzione dell’Amministrazione una attività di accelerazione dei tempi di esecuzione alla luce della da poco appresa possibilità di trovare nuove forniture adeguate a ultimare i lavori in tempi decisamente più ristretti a quanto previsto.”

L’esponente del Partito Democratico passa poi al “Celeste”, interrogando Assessore e Dirigente a quale titolo l’impianto sia utilizzato attualmente da società calcistiche concessionarie con “titoli scaduti da tempo e con pendenze finanziarie o contrattuali ancora tutte da chiarire” e, in caso di conferma di tale utilizzo, “in base a quale tariffa (specificando se sia stata versata o meno) e soprattutto se insistono dei motivi di esclusione dall’utilizzo della struttura in ragione di eventuali contenziosi giudiziari in corso tra l’Ente e l’utilizzatore dello stadio. “

Russo chiede che lo stadio di Via Oreto torni nella “immediata disponibilità dell’Ente che, piuttosto che privarlo dall’uso collettivo, dovrebbe in tempi veramente celeri metterlo a disposizione di tutte le altre squadre calcistiche di serie minori presenti in città, che, con grandi sacrifici anche economici, stanno sobbarcandosi in spese di trasferte e spostamenti dalla città anche solo per poter svolgere regolari sessioni di allenamento. Apprendere – afferma Russo - che il “Giovanni Celeste” sarebbe utilizzato senza titolo mentre altre realtà messinesi ne sarebbero escluse appare fatto grave, anche dal punto di vista amministrativo e della regolarità contabile. “

La nota si conclude con un auspicio legato alla presenza di una squadra professionistica in città: “Necessita, da parte dell’Amministrazione, un supplemento di sforzo gestionale per trovare la soluzione migliore, dal punto di vista operativo e infrastrutturale.” Russo parla di canoni sostenibili in ragione del prolungato utilizzo per allenamenti e sessioni tecniche e, in una prospettiva di più lungo periodo, “sarebbe altrettanto ragionevole ipotizzare che la struttura attualmente sotto utilizzata dello stadio “Giovanni Celeste” possa essere assegnata - previo accordo di concessione pluriennale - alla maggiore squadra cittadina, la quale dovrebbe ovviamente essere onerata dalla realizzazione di lavori di mantenimento e miglioramento oltre che da finestre di utilizzo dell’impianto anche da parte di altre squadre di minore serie presenti in città.”

Sarebbe l’occasione da cogliere affinché questo “importante e storico impianto torni a vivere costituendo uno spazio finalmente riutilizzabile non solo dalla prima squadra ma anche da tutto il movimento calcistico minore di cui la città è così ricca, che sta vivendo, per miopia amministrativa conclamata, una carenza di strutture che rischia di stritolare economicamente le piccole società.”

Vedremo quale sarà il riscontro dell’Amministrazione Comunale alle problematiche sottolineate dal consigliere Russo, già protagonista, negli ultimi anni, di diversi interventi su questo argomento.

Sezione: Fuori Campo / Data: Ven 27 agosto 2021 alle 10:30
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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