La settimana che sta per iniziare potrebbe essere quella decisiva per saperne di più sulla concessione pluriennale dello stadio "S. Filippo" ma la nostra città ha un patrimonio di strutture destinate all’attività sportiva piuttosto significativo, costruito principalmente in occasione delle Universiadi tenutesi in Sicilia nel 1997. Come più volte sottolineato anche dalla nostra testata, tutti i palazzetti, le piscine, i campi sportivi versano in cattive condizioni, per usare un eufemismo, e nessuno di essi ha l’agibilità per il pubblico o le strutture a norma anche per la sola attività di base, figuriamoci per pensare a sviluppare progetti sportivi professionistici.
LE SCELTE POLITICHE SULLO SPORT - Da decenni le amministrazioni comunali che si sono succedute hanno oscillato tra la gestione diretta o attraverso partecipate, l’affidamento ai privati, preferendo poi optare sempre, sistematicamente, per concessioni annuali non sempre formalizzate e, in tanti casi, alimentando contenziosi con associazioni sportive, società o federazioni per inadempimenti più o meno gravi, anche a sfondo penale.
LA POLISPORTIVA CITTA' DI MESSINA - Ecco, quindi, nel 2004, con il commissario Sbordone alla guida del Comune, la costituzione della Polisportiva Città di Messina srl, una partecipata messa in piedi per sfruttare l’opportunità di ospitare a Messina la serie A di basket, trasformata tre anni dopo in strumento per la gestione di tutti gli impianti cittadini con relativa nomina di una CdA, collegio dei revisori e costi fissi a carico del bilancio municipale. Il primo presidente della Polisportiva Città di Messina Francesco Gallo (attuale assessore con delega anche allo sport), restò in carica meno di un anno per le vicende che portarono alla decadenza di Genovese causa ricorso da parte della “lista napoletana PSI”, seguì Luigi Barbaro dal 2008 al 2011, poi la messa in liquidazione, la nomina di due liquidatori in periodi diversi, fino a maggio 2018, quando la giunta Accorinti, in scadenza di mandato, delibera la spesa di circa 45 mila euro per liquidare le ultime posizioni debitorie di una società a totale capitale comunale totalmente inattiva per quasi 15 anni, fonte solo di stipendi per gli assegnatari di “posizioni di sottogoverno” dalle varie giunte susseguitesi in quel periodo, oltre che di bilanci gestionali sempre ampiamente deficitari nelle pochissime occasioni in cui la “Polisportiva” fu operativa, oltre ai contenziosi puntualmente persi con ulteriori oneri per le casse pubbliche ammontanti a diverse centinaia di migliaia di euro.
LA "SVOLTA" DE LUCA - Cateno De Luca, che durante la campagna elettorale aveva severamente bacchettato la gestione amministrativo-burocratica del settore impianti sportivi, all’interno del “Salva Messina” nel 2018 indicò la strada dell’affidamento ai privati, e, nell’attesa, a ottobre 2019, costituì la Messina Patrimonio spa con lo scopo di censire e gestire i beni immobili di proprietà del Comune, tra i quali anche le palestre, piscine, palazzetti, stadi e campi sportivi. Per questo specifico settore De Luca chiese l’apporto, come esperto a titolo gratuito, di Antonio D’Arrigo nei primi mesi del 2020, subito dopo le sue dimissioni da direttore generale dell’Acr Messina. Una collaborazione durata pochissimo tempo e conclusa per volontà dello stesso D’Arrigo, che, come dirigente della Ssd Camaro srl, da ottobre 2017 gestisce il “Marullo” di Bisconte con una concessione quindicennale, per ottenere la quale la società neroverde presentò un progetto di totale ristrutturazione dell’impianto realizzato e messo a regime a partire dal 2018.
IL "CASO BONANNO" - Atri impianti cittadini comunali non hanno seguito la stessa sorte come ad esempio, restando solo ai campi destinati al calcio, il “Bonanno” dell’Annunziata, affidato, a luglio 2011, previa pubblicazione di un bando pubblico, alla Asd Peloro Annunziata che prevalse rispetto ad altre offerte, grazie all’impegno di realizzare opere di ristrutturazione per 320.000 euro, insieme all’obbligo di pagamento del canone di utilizzo e delle utenze nella percentuale stabilita nell’offerta (55%), per i dieci anni previsti dalla concessione. Tutti i termini dell’accordo sono specificati nell’atto di concessione, siglato il 31 maggio 2013, tra il dirigente del settore (allora come oggi Salvatore De Francesco) e il rappresentante pro tempore della società sportiva dilettantistica concessionaria. La data della concessione decennale decorreva dal momento della consegna dell’impianto, avvenuta il 21/07/2011, l’affidamento venne fatto con Offerta Economicamente più Vantaggiosa, allora regolamentata dal D.Lgs 163/2006, che prevedeva, sostanzialmente, allora come oggi, ad esempio per il "Franco Scoglio", l’assegnazione della concessione all’operatore economico in base ad un progetto migliorativo della struttura pubblica.
LA PERIZIA - La Asd Peloro Annunziata presentò una perizia tecnica nella quale il professionista incaricato, dopo avere constatato e descritto analiticamente lo stato di degrado della struttura, specificò i costi degli interventi migliorativi, stimati in 30.000 euro per gli spogliatoi, 200.000 euro per la realizzazione del nuovo terreno di gioco a 11 in erba sintetica di terza generazione, 70.000 euro per un campo a 5 sempre in sintetico e 20.000 euro per la progettazione.
LE VERIFICHE COMUNALI - Basta andare al “Bonanno” e verificare che, dal 2011 ad oggi, solo gli spogliatoi sono stati riadattati, mentre nessuna traccia risulta di altri interventi. In una nota stampa del Comune risalente al 19 ottobre 2019, viene riportato il resoconto della visita all'impianto dell'Annunziata eseguita dal vicesindaco e dall’assessore allo Sport allora in carica, insieme ai funzionari del Dipartimento Manutenzione impianti sportivi e allo Sport. La delegazione verificò “che sono stati già apportati, dalla società che ha la concessione della struttura sportiva comunale sino al 2023 (ndr, l’articolo 3 del contratto di affidamento specifica che i 10 anni decorrono dalla data di sottoscrizione del verbale di consegna effettiva dell’impianto, avvenuta il 21/07/2011), numerosi interventi che hanno riguardato gli spogliatoi, le docce, il sistema di irrigazione ed il ripristino dell’area di gioco. La società ha poi informato l’Amministrazione comunale che è previsto un progetto di lunga previsione che riguarda il miglioramento della struttura attraverso la collocazione nel rettangolo di gioco di un manto in erba sintetica, l’ottimizzazione dell’impianto di illuminazione ed altri interventi utili per una migliore e più complessiva fruizione adatta alle funzioni stesse, prevedendo anche un parcheggio laterale al fine di agevolare l’accessibilità alla struttura sportiva.”
L'INTERROGAZIONE CONSILIARE - La questione torna sul tavolo del confronto politico amministrativo cittadino a novembre 2020, quando il consigliere comunale Ugo Zante di Forza Italia, invia una interrogazione particolareggiata al sindaco ed all’Assessore allo Sport proprio sulla gestione del “Bonanno”, ricevendo risposta a firma congiunta Gallo/De Luca lo scorso 17 marzo. Nella nota, la vicenda della concessione dell’impianto sito in contrada Annunziata viene definita come un “utile precedente per impostare le nuove procedure di esternalizzazione con criteri più stringenti ed una diversa valutazione dei cosiddetti progetti migliorativi”, l’amministrazione riconosce che il concessionario non è in regola con i pagamenti delle utenze e dei canoni (per circa 24.500 euro), ha effettuato interventi valutati in circa 21.500 euro oltre Iva, affermando, però che “tanto il capitolato di oneri quanto il progetto migliorativo allegato agli atti della concessione non prevedevano una precisa tempistica per la realizzazione degli interventi di riqualificazione”. Quindi, il Comune, secondo quest’ultimo assunto, ferma restando l’opportunità di accertare eventuali responsabilità, non ha esercitato il potere di dichiarare la decadenza del concessionario. In ogni caso, nel nuovo bando per la concessione del “Bonanno”, in corso di predisposizione secondo la nota firmata da Gallo e De Luca, saranno determinati “criteri di valutazione delle offerte che non possano più consentire il ripetersi di quanto avvenuto per l’impianto in oggetto”.
Un impegno che tutti i cittadini si augurano venga attuato in questo caso e per tutti gli altri impianti comunali, di cui cercheremo di occuparci nei prossimi giorni.
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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