Sei vittorie nelle ultime otto partite, 20 punti conquistati dopo la sconfitta contro il Football Club e primo posto in classifica consolidato per la terza gara consecutiva, anche se ci sono altre squadre dietro con un paio di turni da recuperare. Il Messina continua a macinare punti, ma soprattutto cresce nella consapevolezza della propria forza anche se non ha ancora raggiunto il massimo delle potenzialità di un organico costruito soprattutto grazie alla sapienza calcistica ed alla voglia di riscatto del nuovo direttore tecnico Cocchino D’Eboli, oltre che, ovviamente, all’impegno finanziario della società composta da Pietro Sciotto e Carmine Del Regno, particolarmente importante in un momento storico come quello che stiamo vivendo da quasi un anno, compressi dalla emergenza continua rappresentata dall’epidemia di Covid-19.
Raffaele Novelli (voto 7) si gode dalla tribuna per la squalifica a seguito della espulsione a S.Maria di Castellabate, una prestazione di ottima qualità dei suoi uomini, al cospetto della squadra posizionata a un solo punto dai biancoscudati prima della sfida al “S.Filippo”, il San Luca di Ciccio Cozza, dimostratosi bravo a mettere in campo molti under di gamba e spirito agonistico con ordine e spregiudicatezza, senza, però, avere gli uomini capaci di finalizzare la manovra rapida fino alla tre quarti di attacco. I calabresi partono bene, nel corso dei 97’ di gioco imbastiscono trame interessanti, ma lasciano Lai inoperoso, se non per poche uscite alte. Spicca, nel Messina, bomber Ciro Foggia che merita un 8 come i gol fin qui segnati, non solo per la doppietta e la traversa lesionata nel finale di gara, quanto per il solito apporto totale alla causa. Ma ci sono tanti compagni quasi al suo livello. Cascione (7,5) coglie una traversa fortuita nel primo tempo, ma sfodera una partita in costante proiezione offensiva, senza trascurare la fase di recupero palla e marcatura di avversari partiti in modo garibaldino e ridotti a più miti consigli dopo pochi minuti. La sua capacità di inserirsi nei meccanismi offensivi della squadra è uno dei tanti segnali del grande lavoro tattico e tecnico fatto da mister Novelli in questa prima parte di stagione. Lomasto (7,5) è un martello inesorabile sui palloni alti, e, in questo brumoso pomeriggio domenicale, mette l’armatura del combattente per chiudere gli spazi alle iniziative ospiti. Una delle più belle sorprese di questo campionato è sicuramente Cristiani (7,5) elemento venuto l’anno scorso a Messina dalla serie superiore con qualche problema fisico, immalinconitosi dall’andamento di una squadra con valori tecnici e caratteriali totalmente diversi rispetto a quella attuale e rinato all’interno di un gruppo nel quale il suo spirito livornese viene accentuato dal melting pot siculo campano totalmente egemone. Il numero 17 biancoscudato ha una condizione fisica e mentale invidiabile ed è diventato elemento fondamentale per mettere benzina a questa macchina sempre più perfezionata.

⏪ Effetto DÈJÀ VU al “Franco Scoglio” 9️⃣ Ciro FOGGIA, decisivo con una doppietta contro il San Luca, replica con uno scavetto la rete siglata al “Provinciale” contro il Dattilo qualche settimana fa 🪶 Che ne pensate dell’airone biancoscudato? #wesportit #foggia #cirofoggia #acrmessina #seried #matchday #sanluca #francoscoglio

Pubblicato da WeSport.it su Domenica 17 gennaio 2021

La hit parade targata Acr continua con Giofrè (7) meglio quando deve attaccare l’area avversaria rispetto ai momenti in cui si dedica alla cura di Bruzzaniti, bravo a saltarlo soprattutto durante la prima frazione di gioco. Il laterale sinistro ex Turris si infortuna all’inguine in avvio dell’azione che porta al raddoppio, pagando lo sforzo fisico dopo una settimana in cui aveva risentito del fastidio che gli aveva impedito di entrare in campo domenica scorsa. Sabatino (7) brilla meno rispetto alle precedenti esibizioni, ma è una garanzia quando chiude su Selpa al 22’ in piena area e rimane costante riferimento per i compagni nella impostazione della manovra dalle retrovie, grazie al suo sinistro educatissimo. A centrocampo, Aliperta (6,5) non è continuo ad altissimi livelli, ma, in certi momenti della partita, strappa palloni agli avversari e cambia marcia con una semplicità e naturalezza disarmanti per chiunque se lo trovi di fronte. Lavrendi (6,5) è fondamentale nel lavoro di copertura degli spazi, ma anche in rifinitura, e la maggiore confidenza lo spinge anche a provare gli inserimenti in area del San Luca, con poca fortuna. Cretella (6,5) ed Arcidiacono (6,5) completano il trio di attacco mettendoci impegno e doti tecniche. L’under napoletano ha spunti da giocatore talentuoso, Biccio aggiunge spirito di sacrificio e, forse, troppo altruismo, quando perde il tempo giusto per puntare la porta e cerca il passaggio al compagno.
Vacca e Crisci, subentrati a ripresa inoltrata, aggiungono minutaggio al loro tabellino personale si meritano la sufficienza piena con la certezza che, quando il più anziano raggiungerà la migliore condizione e il giovane salernitano avrà l’occasione per giocare di più, saranno utilissimi alla causa nel prosieguo di una stagione strana ma comunque lunghissima. Quasi 20’ anche per Bollino (6), completamente ristabilitosi dopo la grande paura presa 10 giorni fa con il Paternò e bravo nell’entrare subito all’interno del match proprio nella sua fase decisiva.
Gli abbracci del presidente Sciotto a fine gara ai suoi calciatori chiudono un pomeriggio in cui il Messina ha recitato appieno il ruolo di capolista, ma occorre mettere da parte questo entusiasmo raffreddato dall’assenza di pubblico sugli spalti perché la stagione è lunghissima e, a partire da domenica prossima sul campo di un apparentemente derelitto Rende, ci sarà da sudare e combattere ancora per portare a casa l’obiettivo finale.

Sezione: Il focus / Data: Lun 18 gennaio 2021 alle 09:30
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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