È iniziata ieri, poco prima di mezzogiorno, l’era dell’Acr Messina targata Racing City Group e Global Capital, uniche società a presentare un’offerta entro i termini fissati. Prezzo di aggiudicazione: 200mila euro, dei quali 50mila già versati come caparra. Nell’aula G di Palazzo Piacentini, la curatrice Maria Di Renzo ha aperto un nuovo capitolo per il calcio messinese, con l’aggiudicazione provvisoria del ramo sportivo del club biancoscudato.

Un passaggio formale, ma dal forte valore simbolico, che chiude un lungo periodo di incertezza e apre un percorso ancora tutto da costruire. In collegamento dall’Australia, Justin Davis, CEO del gruppo Racing, ha seguito l’esito della procedura: “Rileviamo un club con una storia e un’identità incredibili - dice alla Gazzetta del Sud - Messina ha una cultura calcistica che merita stabilità e ambizione. Non siamo qui per fare rumore, ma per lavorare". Parole misurate, che delineano l’intenzione di costruire un progetto di medio-lungo periodo, fondato su solidità gestionale e connessioni internazionali, in linea con il modello multiclub già adottato da Racing City Group in altre realtà femminili e giovanili.

A sostenere l’operazione è Global Capital FZCO, fondo che garantirà la copertura finanziaria e la stabilità necessarie. L’obiettivo dichiarato è chiaro: “Riportare il Messina nel calcio professionistico passo dopo passo”, con una NewCo che nascerà nei prossimi giorni per subentrare ufficialmente nel titolo sportivo.

Ma tra entusiasmo e burocrazia, restano diversi punti da chiarire. La procedura, tra l’altro, prevede un periodo di dieci giorni durante il quale il giudice delegato o la curatrice potranno sospendere la vendita nel caso di un’offerta migliorativa del 10% (secondo l’articolo 217 del Codice della crisi). Un’ipotesi che l’avvocato Raimondo Adamo, procuratore di Racing e Global, considera “di difficile applicabilità”. “Abbiamo ottenuto l’aggiudicazione sulla base della proposta, non di una gara - spiega - nessuno ha presentato altre offerte e riteniamo che questa fase debba considerarsi chiusa”.

Il pacchetto ceduto comprende denominazioni, marchi (salvo il contenzioso ancora aperto), contratti con tesserati e sponsor e beni mobili. Non include però il titolo sportivo, la cui attribuzione sarà oggetto di verifica da parte della FIGC. Da qui la necessità di costituire in tempi stretti la nuova società, che dovrà presentare una garanzia da 640mila euro a copertura del debito sportivo, oltre a completare il pagamento del saldo prezzo entro quindici giorni. Sul piano sportivo, la priorità è garantire continuità. La nuova proprietà dovrà agire rapidamente per consolidare l’attività in Serie D e assicurare una transizione senza scosse, dopo mesi in cui la gestione giudiziaria aveva saputo sorprendere positivamente, mantenendo la squadra competitiva.

Sezione: Acr Messina / Data: Mer 15 ottobre 2025 alle 09:39
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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