In casa, sebbene in esilio, tra i professionisti dopo quasi 1600 giorni: il Messina riabbraccia la Serie C anche tra le mura amiche nel derby con il Palermo, sfida che invece non si riproponeva da 5300 giorni, da quel marzo 2007 in cui Riganò, con una doppietta, fece aggiudicare il derby ai suoi. Numeri a quattro cifre che servono per comprendere l'importanza del ritorno in C di un Messina partito bene a livello offensivo (5 gol come Bari e Monopoli valgono attualmente il miglior attacco), meno a livello difensivo con la seconda peggiore retroguardia dietro la Paganese, qualora ci fossero dubbi sul peso specifico dello scontro diretto di sabato scorso per quanto riguarda il piano statistico.
Baldé va a segno per il secondo match consecutivo in apertura di campionato e segna un piccolo record perché in casa Messina non ci riusciva nessuno da ben 23 stagioni, ovvero dai due gol a Casarano e in casa contro l'Astrea di Vittorio Torino nella C2 del 1998/99 (anche se allora le reti portarono a due vittorie); per quanto riguarda la retroguardia, secondo rigore in due partite contro i biancoscudati, entrambi sbagliati. Soleri riesce dove nessuno, dopo Biava, era però riuscito e regala ai rosanero il primo gol in casa Messina dalla stagione 2003/04—anche allora, per la cronaca, finì 1-1.
L'unica squadra a punteggio pieno resta il Monopoli, che prosegue la propria battaglia con i cronometristi: quattro dei cinque gol segnati finora in campionato sono arrivati tra il primo e il quattordicesimo minuto di gioco, segno di una squadra quasi ingiocabile nella primissima parte di gara, ma va detto che Perina, portiere della Turris, ieri è stato d'aiuto a Starita e compagni. Starita che, nel frattempo, con il terzo gol in due gare diventa capocannoniere del girone nonostante l'errore dal dischetto che lo lascia a quota 3. Se un portiere non aiuta a dovere i suoi, c'è chi si esalta e blocca una delle favorite alla vittoria del campionato: Mirko Albertazzi, portiere del Picerno, ha fermato ogni tentativo del Catanzaro portando a casa il ventesimo clean sheet in 59 presenze in C, secondo consecutivo in campionato dopo un inizio shock in Coppa contro il Palermo che aveva vinto 4-1.
Due poker per Bari e Foggia, anche se abbastanza diversi tra di loro: i biancorossi superano 4-0 il Monterosi Tuscia, che conosce quindi il dolore della prima sconfitta tra i pro, contro una squadra a dir poco esperta che, nelle cinque reti segnate finora, ha visto esultare un trentottenne, un trentaseienne e un trentaquattrenne (Di Cesare, Antenucci, Scavone), cioè tre dei quattro più anziani in rosa; il Foggia invece contro il Potenza ringrazia Olger Merkaj, autore di un gol e due assist (quello per la rete di Petermann, perdonateci, non lo considereremo tale) e riaccende gli animi dei tifosi pugliesi che sperano in una stagione zemaniana per divertirsi.
Non va oltre il secondo pari in due partite l'Avellino che contro la Juve Stabia pareggia 0-0 e arriva già a quota 21 calciatori schierati in stagione, diventando la squadra che ne ha utilizzati di più contro quella che, curiosamente, avendone impiegati solo 15 chiude questa speciale classifica.
È stata la giornata delle pugliesi (cinque vittorie su cinque), ma anche dei parenti d'arte, oltre al già citato Baldé: i gol decisivi per le vittorie di Taranto (in casa del Campobasso) e Virtus Francavilla (sulla Vibonese) arrivano grazie a Giuseppe Giovinco, fratello di Sebastian, e Danilo Giacinto Ventola, fratello di Nicola. Buona prova, condita da assist, di Lorenzo Di Livio, figlio del soldatino più famoso d'Italia e tra i responsabili dell'esonero di Lello Di Napoli, ormai ex allenatore di una Paganese battuta 2-0 dal Latina con la doppietta di Cristian Carletti; ah: nella Paganese ha debuttato nel recupero Agostino Del Regno, e se il cognome vi venisse a conoscere sì, è il figlio di Carmine.
Doppietta anche per Leon Sipos che regala tre punti al Catania contro una Fidelis Andria la cui difesa a tre era composta da un rappresentante degli anni '80 (il classe '88 Sergio Sabatino, potreste averlo sentito nominare), uno degli anni '90 (Francesco Fontana, e Sipos è stato contento di conoscerlo) e uno degli anni zero, il classe 2000 Vito Lacassia.
Ultima nota statistica riguardo l'importanza dell'esperienza in questa categoria: cinque dei dieci calciatori più anziani del girone C sono già andati a segno in stagione—tre di loro contro il Messina nella prima giornata. Solo un caso? Ce lo dirà il campionato, che è ancora lunghissimo.
Autore: Gregorio Parisi / Twitter: @wikigreg
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