“Il tango è un genere musicale e un ballo, nato in Argentina come espressione popolare e artistica”. Prendiamo in prestito questa definizione da Wikipedia che calza a pennello per commentare la gara andata in scena al “Franco Scoglio”. Un Fc Messina in formato argentino che annichilisce, ben oltre di quanto il risultato dica, un Giugliano semplice spettatore per oltre novanta minuti.
Una prova di maturità fondamentale da parte della squadra di mister Costantino che conquista la prima vittoria in campionato in casa e ridà entusiasmo dopo i giorni trascorsi in silenzio stampa. La trasferta di Nola, il pareggio beffardo e l’ennesimo errore individuale poteva abbattere chiunque; non è stato così per un gruppo unito e sempre vivo. Contro il Giugliano i giallorossi hanno giocato la migliore partita di questo inizio stagione sotto tutti i punti di vista e in tutti i reparti. Un dolce pomeriggio coronato da una prova di livello assoluto da parte di Facundo Coria.
Dopo un lungo iter burocratico, condotto abilmente dalla società del presidente Arena, il grande colpo di mercato è riuscito a fare il proprio esordio stagionale. Due gol, un altro clamorosamente mancato, giocate d’alta scuola e lanci millimetrici per i compagni: si può sintetizzare così la gara del numero 87 che ha fatto sognare i tifosi presenti. Ma se Coria è riuscito ad esprimersi così bene alla prima gara ufficiale, tanto merito va dato ai suoi compagni e a mister Costantino che ha preparato al meglio la gara in settimana.

Viste le assenze di Dambros, Alessandro Marchetti e le condizioni precarie di Aladje, il tecnico giallorosso decide di giocarsi la gara a tutto campo con una formazione spregiudicata ma anche attenta e senza punti di riferimento. Da questi principi nasce un trio di centrocampo nel quale agiscono, al fianco di Giuffrida, Bevis e Correnti che nascono ali d’attacco. La loro corsa e il loro sacrificio diventano fondamentali per mantenere l’equilibrio di tutta la squadra. In avanti, poi, Costantino lascia libero spazio alla fantasia: Coria e Melillo parlano la stessa lingua calcistica e imbeccano costantemente un Paolo Carbonaro in super forma. Tra verticalizzazioni, scambi nello stretto e apertura sugli esterni, la difesa del Giugliano ci capisce poco andando costantemente in affanno e commettendo diversi errori in uscita. I due gol maturano su uno schema da calcio d’angolo che libera il sinistro magico di Coria e da una splendida azione di Brunetti che serve l’argentino per il più semplice dei tap in.

Se la copertina della settimana va naturalmente al talento argentino, non bisogna tralasciare la solidità di una difesa che, finalmente, si dimostra concentrata e non commette alcun errore. Fissore gioca di personalità nonostante le tante critiche, mentre Aiello risponde presente con due ottimi interventi. In una domenica perfetta per l'Fc Messina c’è anche una nota negativa: i due calci di rigore falliti.
I giallorossi, in questo inizio di stagione, hanno beneficiato di un numero importante di penalty a dimostrazione della mole di gioco offensivo espressa. Tuttavia gli errori di Carbonaro e Melillo devono far suonare un campanello d’allarme, perché ogni episodio può risultare decisivo in un campionato difficile e spigoloso coma la Serie D. Lo stesso Carbonaro è intervenuto, al termine del match, sul rigore fallito e la prestazione di squadra: "Mi dispiace per il rigore perché eravamo sull’1-0 e potevamo chiudere la gara con largo anticipo; sono io il rigorista e il portiere è stato bravo ma abbiamo dimostrato grande carattere e voglia di raggiungere l’obiettivo".
Poi un pensiero anche per il compagno Coria: "Facundo ha qualità eccezionali e lo ha dimostrato, sono felicissimo per lui". 
Il Football Club è atteso da una nuova settimana di duro lavoro: il tour de force di ottobre proseguirà domenica prossima nella difficile trasferta contro il Savoia.

Sezione: Fc Messina / Data: Mar 15 ottobre 2019 alle 11:06
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
vedi letture
Print