Da quando Baggio non gioca più non è più domenica, canta Cesare Cremonini; a noi, abituati a trascorrere sui campi i nostri weekend, in questo periodo sembra di rivivere quanto sosteneva il cantautore bolognese nella sua Marmellata #25. L'assenza di pallone che rotola, però, non ci impedisce di viaggiare con la mente, e in redazione abbiamo deciso di ripercorrere le dieci partite del Messina che più ci hanno segnato a livello personale. Dieci a testa, ovviamente, perché certi passaggi sono comuni ma alcune gare custodiscono ricordi personali preziosissimi. Partiamo oggi con la top ten del nostro Gregorio Parisi.
10) 29 settembre 2019, Marina di Ragusa-Messina 0-1
Buona la... seconda. Dopo il ko in casa del Troina, la prima radiocronaca in cui ho potuto raccontare una vittoria. Una vera liberazione, visto l'inizio di campionato titubante del Messina. Tre sconfitte, poi il cambio in panchina e il successo contro il Castrovillari. All'Aldo Campo sentivo il peso sulle spalle di quei 3-4-5mila che ogni domenica seguono la squadra su Radio Amore e poter raccontare un successo è stato catartico.
9) 18 aprile 1999, Messina-Tricase 0-0
La mia prima volta al Celeste: a dieci anni provai finalmente a capire come fosse il calcio visto di persona. Entro con la scuola calcio, ci accomodiamo in tribuna. Il Celeste è un catino caldissimo, nonostante una partita oggettivamente bruttina per quanto mi ricordi. Nella mente mi resta un bel diagonale, forse di Milana, che però viene ribattuto. Scialbo 0-0, ma vedo quei calciatori che conoscevo grazie alle gare mandate in onda durante l'estate precedente, quelle della promozione in C2. E ancora oggi è difficile dimenticare l'estasi della prima volta al campo.
8) 23 novembre 2003, Messina-Fiorentina 3-0
Quando parti male aspetti un punto di svolta, sperando non sia ingannevole. Il Messina arrivava a questa partita dopo aver perso male a Venezia, e forse qui iniziò a capire davvero che era pronto per qualcosa di enorme. Un 3-0 contestato dai viola per la direzione di gara di Racalbuto, polemiche accesissime nelle interviste, ma il campo racconta di una squadra in cui tutto gira alla perfezione, e in cui Sasà Sullo mette a segno uno dei suoi gol più belli in giallorosso.
7) aprile 2019, Messina-Real Giulianova 3-2
Un'atmosfera che non ha a che fare con una semifinale di Coppa Italia in Serie D. La seguo per scelta dalla gradinata, perché quella sera è tutto troppo strano per essere vero. Sotto 0-2, la rimontona arriva anche con un gol di Traditi, calciatore eccessivamente bistrattato lo scorso anno, oltre al salvataggio finale di Barbera. Gara che passa alla storia e che merita di stare qua dentro anche perché la radiocronaca di Reno è a modo suo il simbolo di quanto sia bella questa squadra quando vuole.
6) 29 dicembre 2016, Messina-Reggina 2-0
Il famoso derby sotto la neve, che non ho visto dal vivo perché ero a lavorare nella comunicazione dell'Olimparty. Forse meglio così, perché l'ho vissuto viaggiando con la mente, col freddo che arrivava fin dentro le ossa mentre ascoltavo in radio le gesta di una squadra vera, che meritava un futuro completamente diverso. Forse l'ultima squadra a cui affidarsi veramente a occhi chiusi per qualità dell'organico e lato umano. Onore al merito.
5) 12 settembre 2014, Reggina-Messina 0-1
Ok, il tacco di Orlando sotto la loro curva in una partita vissuta in bilico, e vinta con merito, nonostante poi la fine di quel campionato sarà indegna. Noi non potevamo saperlo, avremmo preferito non saperlo, ma nonostante tutto quella sera va in archivio per tutte le urla e gli insulti giunti fin dentro il settore ospiti, in cui si continuava a cantare a pieni polmoni sententendoci invincibili. Il campo, il tifo, lo sport.
4) 13 marzo 2016, Messina-Foggia 3-2
Lo scorso anno, chiacchierando durante una pubblicità di Contropiede con Arcidiacono, abbiamo rievocato questa partita. Per chi non la ricordasse: Messina avanti due volte contro un Foggia con ambizioni di altissima classifica; il 2-2 pugliese lo segna proprio Biccio al 92'. Prende subito la palla per riportarla a metà campo perché la voleva vincere (e perché, mi confessò, "avevo segnato di testa, quando mi ricapita?"); trenta secondi dopo, Giorgione lancia Fornito, dribbling e sfera sul mancino per il 3-2 e l'apoteosi. Una partita bellissima che sembra di epoche fa, invece solo passati solo quattro anni.
3) 14 ottobre 2001, Messina-Palermo 2-0
Non ero allo stadio e forse è stata una fortuna, perché non avrei creduto ai miei occhi quando Enrico Buonocore ha messo insieme l'azione più bella che si sia mai vista a queste latitudini. Il miglior singolo pezzo di calcio messinese per quanto mi riguarda, raggiunto forse solo dal rigore di Sullo (quel rigore di Sullo), che in questa classifica non c'è perché il ruggito del leone del Duomo non si può paragonare a nient'altro.
2) 5 giugno 2004, Messina-Como 3-0
Credo che nessun messinese si ricordi di aver vissuto davvero questa settimana. Dalla sconfitta di Ascoli a quella sera tutta la città era con il fiato sospeso. Era tutto scritto, ma guai a dirlo. Noi a un passo dal Paradiso, loro ampiamente all'inferno già da un po'. Paura, tensione, ansia da prestazione. Poi, Re Artù. Le lacrime, le urla. La A. L'apoteosi di una città che per una notte ha avuto tutto, e ancora oggi non crede ai suoi occhi quando ci pensa.
1) 19 settembre 2004, Messina-Roma 4-3
E come fai a credere ai tuoi occhi quando vivi questa come prima partita interna in Serie A? Montella ne fa tre, poi si fa male. Il Messina non muore. Quel Messina non sarebbe morto mai. Piove, poi smette, ma non ci fai più caso. Gol da tutte le parti, e poi Zampagna si inventa un pallonetto rozzo, distante dai canoni estetici di Totti, un cucchiaio grezzo che però Pelizzoli non può prendere mai. Io quasi svengo, come credo molti altri. Siamo stati grandi, non dimentichiamolo mai. Il Messina merita altro.
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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