9 dicembre 2023: Emmausso trafisse lo specchio etneo e regalò alla città di Messina una vittoria pesantissima, fondamentale nell’ottica del campionato ma ancor più importante dal punto di vista simbolico. Come seguendo una strana formula alchemica, l’ambiente giallorosso si compattò, portando la maglia biancoscudata fuori dalle sabbie mobili della bassa classifica. E’ storia recente questa e, nonostante siano passati già quattro mesi, i tifosi peloritani hanno ancora nelle orecchie il grido dello Scoglio per la vittoria nel derby con il Catania.
Poco importa adesso. E’ nuovamente tempo di derby ma, stavolta, i ragazzi di Modica non saranno coccolati dalla loro città: si viaggia spediti verso Catania, nella tana di chi, oggi ancor più di prima, ha bisogno di punti come ossigeno nei polmoni. I rossazzurri, nonostante l’exploit nel trofeo di categoria, si trovano a condividere la quintultima piazza con il Monopoli, in piena bagarre per evitare il piazzamento nella zona play-out che annullerebbe il “bonus” play-off ottenuto dalla vittoria della Coppa Italia di serie C. I giallorossi, dal canto loro, sognano una vittoria che manca da ben settant'anni, nella speranza di conquistare un piazzamento tra le prime dieci della graduatoria.
Non è solo “un” derby, quindi: i 90’ del Massimino avranno un enorme peso sulla classifica. Una sfida emotiva, più che calcistica, in una terra come la Sicilia dove la primogenita dimensione derivante dalla fondazione greca non è mai stata superata: ogni città rappresenta una polis, ove vigono leggi sociali diverse e dove regna una cultura particolare nella sua unicità. Peloritani ed etnei, però, sono “costretti” a dividere la parte orientale dell’isola, scontrandosi giornalmente in un andirivieni di pendolarismo commerciale. Troppo diversi per amarsi ma troppo vicini per non intrattenere rapporti di qualsiasi natura. Come di consueto, però, adesso è il momento di tacere per dar voce alla storia.
La prima sfida tra le due squadre, in terra etnea, risale al lontano 1920 e fu tutta un’opera dei pupi… La semifinale del campionato siciliano, competizione FIGC riservata alle squadre isolane, non si disputò per la mancanza della squadra di casa, che regalò il primo successo peloritano alle pendici dell’Etna. Alcune fonti, però, sostengono che il Catania scese in campo con una squadra composta da ragazzi locali, che subì un pesante 2-6 dall’Unione Sportiva Messinese. Come sempre, insomma, molto rumore per nulla. Quel che è certo, comunque, è che i giocatori dello Stretto passarono il turno a discapito dei rivali.
La prima sfida ufficialmente disputata, invece, ci porta al campionato di prima divisione 1930/31, terminata con il risultato di 2-1. Da quell'antico match, le due compagini isolane, nonostante guerre e governi provvisori, si incontreranno quasi con cadenza annuale fino al termine degli anni '60, regalandosi anche il palcoscenico della massima serie in ben due occasioni. Nel campionato cadetto 1936/37, addirittura, Messina e Catania si incontrarono cinque volte, con tre gare di spareggio utili a decretare la retrocessione etnea e la sospirata salvezza dei peloritani. Al 1945/46, invece, risale la prima vittoria (giocata ufficialmente) giallorossa al Cibali: un perentorio 0-3 (doppietta di Gennaro e D'Andrea) nello strano campionato post-bellico di terza serie meridionale, al quale partecipavano anche le seconde squadre delle due città, il Gazzi Messina e la Virtus Catania.
Le vittorie peloritane, purtroppo, si contano sulle dita di una mano e non per modo di dire. A parte le due appena elencate, infatti, il Messina fu corsaro a Catania altre tre volte, tutte in serie B tra il 1950 ed il 1954, quando i giallorossi si aggiudicarono ben tre dei quattro incontri disputati. L'ultimo successo risale al 4 aprile del 1954, settant'anni e sette giorni fa, alla data di oggi: la doppietta di Maselli ed il rigore di Klein annullarono il vantaggio etneo firmato da Fusco. Una vittoria impronosticabile, visto il valore delle due squadre: al termine del campionato, infatti, il Catania vinse il torneo volando in serie A mentre il Messina raggiunse la salvezza con soli due punti di distacco sul Fanfulla. Da quel momento, purtroppo, solo pareggi e sconfitte che, aggiunte a quelle antecedenti la seconda guerra mondiale, costituiscono le trentotto sfide della storia. Il calcolo, che non comprende la coppa Italia e l’unica partita giocata tra A.S. Messina e Catania ’93 (nel CND 1993/94), conta 24 vittorie catanesi, 9 pareggi e 5 successi peloritani. Nessun tifoso messinese, però, avrà dimenticato uno dei pareggi più dolci della storia: la finale di andata dei play-off del campionato di serie C/1 2000/01, quando la rete di Ciccio Marra pareggiò il rigore di Ambrosi e permise ai giallorossi di affrontare con un leggero vantaggio la sfida di ritorno, conclusasi con la promozione in serie B della squadra allenata da Carlo Florimbi.
Dopo un pareggio ed una vittoria etnea, tra il 2002 ed il 2004, le due compagini si ritrovarono a disputare il terzo derby di serie A: la mente ritorna al campionato 2006/07, quando la massima serie italiana ospitava le tre città siciliane più popolose nel suo chiassoso circo. Una partita sentita, nervosa e ben giocata da ambo le parti, che si concluse sul risultato di 2-2, in virtù delle reti di Floccari, Mascara, Spinesi e Cordova.
Per un nuovo scontro tra le due squadre bisogna attendere la serie C 2015/16 quando, in una strana sfida infrasettimanale disputata di giovedì per via delle festività pasquali, il Messina si arrese nuovamente ai cuginastri etnei. Il 24 marzo 2016, infatti, i gol di Calil (su rigore) e Russotto, inframezzati dal momentaneo pareggio di Gustavo, permisero al Catania di conquistare tre punti fondamentali sulla strada di una salvezza giunta all’ultima giornata. L’ultimo precedente, infine, venne disputato l’anno successivo, nella terza serie 2016/17 e si concluse con una nuova vittoria etnea. La tripletta di Di Grazia, autentico mattatore della gara, rese inutile il gol della bandiera di Pozzebon, regalando un perentorio 3-1 ai padroni di casa. Come i tifosi ricorderanno, il derby della Sicilia orientale si sarebbe dovuto giocare anche nella stagione 2021/22 ma venne annullato per l’estromissione, con la conseguente radiazione, del Catania dal campionato.
Il calcio, come tutti i tifosi sanno, a volte regala sovvertimenti inaspettati e pagine di giubilo difficilmente programmabili… un derby, inoltre, è uno scontro che sfugge dalle logiche più preventivabili e dalle spicciole discussioni di tifosi ed esperti. La statistica è avversa, la situazione ambientale anche. Sognare una dolce vittoria al Massimino, però, è lecito per ogni tifoso peloritano, nella speranza di veder nuovamente garrire la bandiera giallorossa alle pendici dell’Etna. Avvenimento che non accade dal 1954.
CATANIA – LA SCHEDA
ANNO DI FONDAZIONE: 1929 (Rifondata nel 1946 e nel 2022)
MIGLIOR RISULTATO: 8° posto in serie A (1960/61, 1963/64, 1964/65 e 2012/13).
POSIZIONE ATTUALE IN CLASSIFICA: 15° con 39 punti
CAPOCANNONIERE: Costantino e Di Carmine (7 reti)
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @menelpallone
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