Ragusa, Graziano Strano: “Mercato chiuso. L’Igea mi ha fatto ingelosire”

È già antivigilia di una nuova sfida tra Città di Taormina e Ragusa che domenica si incroceranno in campionato all’Aldo Campo e giovedì prossimo daranno vita al ritorno della semifinale di Coppa Italia, con l’andata giocata al Bacigalupo e chiusa sullo 0-0. Una partita molto bella che ha evidenziato il valore dei due allenatori, Furnari e Raciti, che di fatto si sono annullati a vicenda e che ha lasciato soddisfatto anche il Responsabile dell’area tecnica del Ragusa Graziano Strano: “Ci sono state occasioni da una parte e dall'altra - dice - due squadre messe bene in campo, ma che hanno avuto anche un po’ di paura perché consapevoli del valore dell’avversario e dei rispettivi allenatori. Potevamo sbloccarla noi, potevano farlo loro. Le opportunità sono state pari, ma forse la più clamorosa è stata quella di Maimone con noi già in dieci”.

Ragusa che ha messo in mostra il solito grande carattere, tratto distintivo di questo campionato, e che paradossalmente ha sofferto meno quando è rimasto in inferiorità numerica: “Per questo dico bravissimi a miei e a mister Raciti - continua Strano - l’occasione concessa ad Emanuele al 95’ ci sta nell’andamento complessivo della partita. Però per me questo 0-0 è un buon risultato, perché affrontavo una squadra costruita bene, ma che ha avuto delle vicissitudini, tanto che ha cambiato l’allenatore. Ora, con il nuovo mister, sta dimostrando che merita le posizioni alte della classifica. Certo, 13 punti dal primo posto sono un po’ troppi, ma resta una squadra importante e in ripresa e l’ha dimostrato anche in questa partita”.

Un organico di prim’ordine quello costruito a Ragusa da Graziano Strano, impreziosito nell’ultimo mese dagli arrivi di Maimone, Cornazzani e Godino: “Ho finito però, non prendo nessun altro. L’Igea mi ha fatto ingelosire - scherza il Responsabile dell’area tecnica iblea - il mio amico Stefano Barresi ha comprato tutti e allora ho chiesto alla mia società di non essere da meno e mi ha accontentato. E poi c’è Luca Belluso, una mia scommessa, non ci credeva nessuno: questa è la mia prima vittoria e spero non ultima a Ragusa”.