Pierluca Luciani, classe 2002, è il tipico centravanti moderno, capace di partecipare alla manovra, difendendo palla e rendendosi utile con sponde o assist per favorire gli inserimenti dei compagni, ma anche in grado di vedere la porta. Il ragazzo, però, non può proprio dire di essere stato molto fortunato, perché, nella sua ancor breve carriera, ha già dovuto affrontare tre stop per infortunio.

Luciani, nato nel febbraio di 21 anni fa a Cave, un paese di quasi 10.000 abitanti situato vicino a Palestrina, in quella che si può definire la cintura di comuni a sud di Roma, è un prospetto sul quale crede molto il Frosinone, fin dal 2015, quando partì la sua trafila in maglia giallazzurra, iniziando a farsi vedere nell’under 17 durante la stagione 2018-19, come trequartista, con una media gol impressionante di 12 gol in 24 presenze, interrotta in aprile per la sua prima tappa “medica”.

La ripresa nell’estate successiva arruolato con la Primavera frusinate, però, non fu affatto banale, perché Luciani, spostato nella posizione di centravanti, tenne il ritmo di un gol ogni 60’ giocati, ben 10 in 12 presenze, confermandosi, sempre con la maglia del Frosinone, nel torneo 2020-2021, 6 reti in 9 apparizioni, tutte accumulate al rientro dal secondo infortunio serio in carriera, che interessò il crociato del ginocchio, fermandolo sei mesi. Il ds Lucchesi, deus ex machina del Monterosi, lo fa spostare a nord della Capitale per il primo campionato di serie C della squadra che rappresenta la Tuscia. Ma la presenza di un totem come Costantino, titolare inamovibile, limita tantissimo lo spazio per Luciani che ci riprova l’anno scorso approdando, sempre in prestito dal Frosinone, a Siena.

La sfortuna, però, attende ancora al varco l’attaccante laziale e, durante il ritiro con i bianconeri, arriva l’ennesimo stop. Si ritorna sotto i ferri per la ricostruzione del legamento crociato del ginocchio sinistro, eseguita il 30 agosto 2022 dal professore Giuliano Cerulli a Perugia. L’intervento è perfettamente riuscito, ma tutta la stagione di Luciani è stata sacrificata per la rieducazione, venendo poi tagliato per le regole che riguardano la lista dei calciatori impiegabili in serie C. Adesso, finalmente, sembra essere arrivato il momento del riscatto per questo giovane che ha dovuto già affrontare tante difficoltà, e, per questo, sembra corrispondere all’identikit abbozzato da Modica qualche settimana fa di calciatore voglioso di dimostrare in campo le proprie capacità, come già visto in questi primi giorni di ritiro con il Messina a S. Giovanni in Fiore.

Poche le parole pronunciate nella breve intervista rilasciata all’ufficio stampa dell’Acr, ma con uno sguardo pulito e tanta umiltà: “Quando ho saputo che mi voleva il mister Modica, sono venuto a Messina di corsa, in una piazza prestigiosa, una città bella, con tifosi calorosi, alcuni di loro già mi hanno dato il benvenuto sui social, facendomi sentire a casa praticamente da subito.” I tifosi attendono il bomber da 15 gol, ma chissà che, proprio in riva allo Stretto, possano assistere, nel prossimo campionato, all’esplosione di un talento finora rimasto nascosto, ma solo per troppa sfortuna.

Sezione: Acr Messina / Data: Mer 02 agosto 2023 alle 13:16
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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