E' il 6 giugno del 2012: il Città di Messina abbatte il Rende con i gol i Buda e Assenzio e prosegue l'avventura nei playoff nazionali per l'accesso in Serie D, raggiungendo la finalissima contro il Gladiator di Santa Maria Capua a Vetere. Un momento esaltante per la società, oggi diventata Fc Messina, raccontato da uno degli assoluti protagonisti di quel progetto, Elio Conti Nibali, che assieme al compianto patron Giampiero De Leo aveva davvero creduto e sperato di potere dare un contributo al rilancio del calcio messinese.

Ed è proprio Conti Nibali a raccontarci le emozioni di quel giorno: “Quella partita col Rende al “Celeste” non fu solo la vittoria in una semifinale playoff, quella partita fu la sintesi di un’annata in cui il record di vittorie ed avere la difesa meno battuta di tutti i campionati italiani non erano bastati per vincere il campionato ­- ricorda -. Una vittoria, quella del 6 giugno 2012, nata dalla sconfitta nella gara d’andata a Rende, dal viaggio di ritorno con Alberto Leone alla guida ed i due passeggeri, io e Giampiero, che non trovavamo la forza di dire neanche una parola”.

Un silenzio che faceva il paio con quello del pullman della squadra che non riusciva a capire come si stava rischiando di mandare all’aria dieci mesi di lavoro per una leggerezza su una palla inattiva. “Un silenzio che Pasquale Rando fu bravissimo, come sempre, a trasformare in rabbia agonistica nei ragazzi che vissero tre giorni in apnea, con l’unico desiderio di riprendersi quello che avevano lasciato a Rende - aggiunge Conti Nibali -. Furono tre giorni che volarono in un attimo, il pomeriggio del 6 giugno arrivò veloce e fu una goduria incredibile. Senza tema di smentita, fu la più bella partita del Città di quegli anni. Una vittoria che fu di tutti, concretizzata dalla sciabolata di Fabio Buda e dalla testolina di Robertino Assenzio, in mezzo la regia sontuosa di Gino Giardina, con la sarabanda finale dei petardi”.

Parole cariche di emozioni, quelle di Conti Nibali: “Ma se un ricordo vale più degli altri, di quel pomeriggio da leoni, resta soprattutto la passione e la commozione di Giampiero De Leo che riuscì a godersi l’entusiasmo della tribuna finalmente gremita”.

Sezione: Amarcord / Data: Sab 06 giugno 2020 alle 18:06
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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