Esser del 1997 di certo non aiuta la mente a ricordare gli anni d'oro del Messina del presidente Franza e di mister Bortolo Mutti, sono più gli anni bui del calcio peloritano a far crescere la voglia e la passione di passare quelle maledette domeniche pomeriggio sui campi. Passano i giorni dentro le mura casalinghe ma riaffiorano i ricordi passati con gli amici di sempre: soffrire, gioire, piangere per un'unica fede calcistica che porteremo sempre con noi. 

10) Messina-Inter 2-1. Gara che entra di diritto nella storia dei messinesi, ma per me, interista pazzo non può che stare all'ultimo posto delle gare più belle. Ma quel pomeriggio, qualcosa di diverso successe in me. A casa di mio zio Giovanni, juventino, l'Inter passò in vantaggio con El Jardinero Cruz ma Di Napoli e Rafael, lo ricordo solo per quella rete, fecero impazzire il San Filippo. Io ero contento, ero felice per una sconfitta della mia Inter, evento da ricordare nelle mie memorie. 

9) Reggina-Messina 0-1. Terza giornata del girone d'andata, un caldo incredibile. Il derby dello Stretto in serale al "Granillo" di Reggio Calabria. Io ed i miei amici ci ritroviamo a casa di Samuele, l'unica casa a disposizione vicino piazza San Matteo, unico posto frequentato fino ai 18 anni. Tutti, qualcosa come otto, chiusi nella stanza stretti l'un l'altro, senza maglietta. Minuto 77... tacco magico di Orlando che ci permette di vincere il derby, di uscire a festeggiare e a respirare di nuovo. 

8) Milan-Messina 1-2. Goduria doppia. Arriviamo dal pari di Parma e dalla vittoria alla prima del San Filippo contro la Roma per 4-3. Ci aspetta il Milan di Kakà, Sheva e mister Carlo Ancelotti. Non i primi arrivati diciamo. Spedizione improbabile ma con i miei concittadini alla Scala del Calcio tutto era possibile. Il primo tempo termina 0-0, nella ripresa l'uomo che non ti aspetti, Pippo Pancaro batte Storari e porta con sé quella minima speranza di fare risultato a Milano. Ma, subito dopo, Giampà e Zampagna ribaltano la difesa rossonera ed il risultato recita 1-2. Finirà così, la Storia del Messina é scritta. Mia madre che diceva di andare a letto, a me e mio fratello Marco, perché il giorno seguente c'era scuola. Disubbidienti, come ogni maledetta domenica, ... noi dovevamo aspettare a tutti i costi 90esimo Minuto. 

7) Messina-Castel Rigone 2-0. Per tutti non dirà niente questa gara ma racchiude in una sola giornata l'infanzia della mia vita. Dopo aver espugnato la mattina il Pala Cep. Io, Davide, Tanino e Andrea decidiamo di mangiare al Mc Donald ed andare a vedere la partita. Dopo aver reintegrato le forze, inizia la salita per lo Stadio con i nostri borsoni e le nostre felpe gialle della nostra società, davvero improponibili. Ad inizio strada si ferma un anziano signore in macchina e ci dà un passaggio fino al campo. Lo salutiamo e lo ringraziamo, superiamo i tornelli ma le forze dell'ordine non ci permettono di far entrare le nostre cose e siamo costretti a lasciare i borsoni nell'aiuola principale, dicendoci: "State tranquilli, controlliamo noi." Terminata la gara, portiamo a casa la vittoria grazie alla doppietta di Costa Ferreira, ma con il mio grande amico Davide con un profumo, costoso, in meno. 

6) Messina-Cosenza 0-0. Appuntamento fisso al rifornimento sul Viale Giostra con il Fafo Romeo e i suoi figli. Quella gara ci poteva portare in Lega Pro. Eravamo circa una decina dentro la "comodissima" Fafo Car. Non una delle gare più belle, ma la più sentita di quel periodo, contro l'odiata Cosenza che ci stava dietro in classifica. Lo stadio era una bolgia, la pioggia e la festa che stava per partire ma solo il guardalinee, nel primo tempo, ci strozza la gioia del gol di Re Giorgio Corona. Si concluderà in parità, ma per la Lega Pro C Siamo!

5) Messina-Città di Messina 2-1. Una febbre improvvisa mi ferma la mattina stessa della gara, nervoso e chiuso in casa non potrò andare a vedere la stracittadina allo stadio. Fortunatamente, Rai Sport aveva messo nel suo palinsesto la partita. Ricordo un bellissimo Città di Messina con in panchina mister Pasquale Rando, facevano davvero paura con quell'attacco incredibile. Partita tiratissima ma alla fine i tre punti vanno all'Acr Messina ma la gioia più grande sarà la rete dell'iniziale vantaggio di Andrea Parachì

4) Messina-Reggina 4-1. Nei miei anni vissuti all'università mi trovo spesso a ricordare i derby della Lega Pro con i miei grandi colleghi-fratelli calabri. Ho davvero poche carte da giocare, oltre il famoso tacco del Granillo, quella vittoria casalinga per 4-1, che a fine stagione ricorderemo amaramente per gli sfottò per il selfie di Amato Ciciretti. Dopo lo 0-1 dell'andata, ero scettico, come mia consuetudine, per l'esito finale del match di ritorno. Dopo un inizio promettente, la stagione continuava con vari alti e bassi. Bortoli apre la contesa, nella ripresa Orlando purga nuovamente la Reggina, completano l'opera Corona e Ciciretti, romano doc imita Francesco Totti con un bel selfie sotto la curva. Tutto bellissimo, restano i ricordi ma come dicono i miei cari colleghi: "quelli importanti li abbiamo vinti noi, caro Francesco!"

3) Messina-Como 3-0. Neanche la minima idea o almeno lo sforzo di andare al Celeste quella magica sera. Ricordi annebbiati: ricordo il maxi schermo nel vecchio teatro pienissimo dell'oratorio di San Matteo, la punizione di Alessandro Parisi, il festeggiamento di Arturo Di Napoli e la festa in città. Tutti, ma dico tutti, uniti per festeggiare qualcosa di storico. Potremo mai riassaporare quel gusto fantastico del massimo campionato italiano? Questo non si sa, ma la speranza é l'ultima a morire. 

2) Messina-Nissa 8-1. Festa rimandata contro il Cosenza quell'anno, ma la prima settimana di Maggio contro il Nissa il mio Messina finalmente festeggia il ritorno tra i professionisti. Festival del gol al San FilippoChiariaBucolo, il pallonetto di Corona, Guerriera e Totò Cocuzza. Coreografia da ben altre categorie e la festa finale che mi porterò sempre nel cuore. Non potrà mai emulare Messina-Como ma é stata la mia prima promozione vissuta in prima persona. 

1) Messina-Bari 1-0. La prima volta non si scorda mai: unica e sola al "Celeste" da tifoso. Dopo le varie storie pazzesche e incredibili, anche un pò di mbumacheria in gergo messinese, da parte di mio cognato Peppe, ci sono anche io nella storia. Io e mio fratello Marco con mio padre, appassionato del Milan pre berlusconiano, ci porta a vedere una delle ultime gare del Messina in B, la deciderà El Pampa Sosa sotto la Sud, proprio sotto di me. Fu amore amore a prima vista. 
 

Sezione: Amarcord / Data: Lun 27 aprile 2020 alle 14:00 / Fonte: Francesco Morabito
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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