Trentanove punti a nove giornate dalla fine, con la zona playoff ormai vicinissima e la salvezza quasi messa in cassaforte. Il panorama del campionato per il Messina è davvero roseo, considerando le aspettative della vigilia e gli obiettivi, ma la condizione fisica e mentale raggiunta dai biancoscudati e mantenuta ormai da oltre tre mesi, con 28 punti guadagnati in 14 turni giocati dalla gara di Teramo con il Monterosi a quella di ieri al “Fanuzzi”, autorizza a cambiare prospettiva per questo finale di stagione, a meno di clamorosi crolli non al momento prevedibili.
La serata pugliese, sul campo dell’ultima in classifica, ha aumentato l’autostima di un gruppo, inteso come società, staff dirigenziale-tecnico, calciatori, capace di mettere da parte il momento più difficile e individuare le soluzioni, invece di creare alibi e procedere allo scaricabarile, creando le premesse per la continuità di risultati alla base di questa risalita in classifica. E, adesso, ci sono tre turni piuttosto stimolanti in ottica immediata, con uno sguardo al futuro, perché i confronti con il Crotone mercoledì in casa, per poi viaggiare alla volta di Benevento e Latina, devono essere affrontati con maturità, serenità e determinazione, avendo l’orizzonte di alzare la temperatura dell’interesse da parte dei messinesi verso la squadra di calcio della propria città, evento assente da troppi anni alle nostre latitudini.
FEBBRE GIALLOROSSA - Questa ultima considerazione (“vogliamo arrivare prima possibile a quota 42”) è parte delle dichiarazioni fatte nella sala stampa dell’impianto brindisino da Giacomo Modica (voto 6,5 per la gara di ieri), consapevole, ormai da settimane, di essere alla guida di una macchina in grado di andare a regime soprattutto grazie al lavoro fatto in estate, implementato durante tutto il campionato, con la messa a punto fatta tra dicembre e gennaio che ha portato il Messina ad essere una delle realtà più in forma nel girone meridionale. Ieri pomeriggio il tecnico biancoscudato ha scelto uno schieramento iniziale diverso dalle ultime uscite, con i difensori che avevano conquistato i galloni di titolari in posizione inedita rispetto al solito, tranne Salvo e Polito, novità di giornata, spostando verso sinistra sia Manetta che Dumbravanu, addirittura terzino di fascia.
Altro cambiamento nel quartetto avanzato, con Ragusa a sinistra e Zunno riproposto come punta centrale, una mossa essenziale ai fini del risultato, determinato numericamente proprio da questi due calciatori. Un rischio calcolato dalla guida tecnica in modo esatto, alla luce di quanto visto in campo, anche se il Messina ha blindato l’esito della gara solo dopo l’inserimento di Lia e Ortisi per Salvo e Polito, dopo un’ora di gioco, con il reparto difensivo nell’assetto consolidato e meno disattenzioni nella gestione della palla.
SUPERMARCO - Dopo il gol in rovesciata contro il Picerno, aveva promesso di sbloccarsi anche in trasferta e Marco Zunno (8) è stato di parola, lasciando la sua firma sul match contro il Brindisi con una doppietta assolutamente non banale, visto il primo gol compendio delle sue principali abilità (gamba, tecnica e tiro) e il secondo addirittura arrogante per la facilità con cui ha puntato il proprio avversario diretto Merletti, che probabilmente vedrà il numero 11 giallorosso nei suoi incubi notturni per qualche notte ancora, dopo questo sabato pomeriggio. Menzione di merito anche per l’altro marcatore di giornata, perché Nino Ragusa (6,5) finalmente rompe il digiuno, completando 70’ di spessore durante i quali riesce a dare un buon contributo nelle due fasi, a conferma della sua buona condizione.
EQUILIBRATORI - Tra i migliori, ma non è più una sorpresa, Daniel Dumbravanu (6,5) diligente nei 60’ in cui deve disimpegnarsi da terzino, decisamente a suo agio quando torna centrale di sinistra, coprendo bene i tentativi di Vantaggiato e Opoola, ma soprattutto confermando la sua buona propensione alla costruzione, grazie a un piede sinistro molto educato. Al suo fianco, Marco Manetta (6) gioca una partita di sostanza ed essenzialità, applicandosi contro attaccanti dal nome altisonante per la categoria, sbiaditi in un contesto di bassissima classifica.
CHI STENTA - Non buona, invece, la prestazione degli innesti di giornata, perché Salvo (5) stenta a trovare il ritmo partita, sbagliando giocate tecnicamente abbastanza banali, Polito (5) soffre Trotta, Vantaggiato, ma soprattutto Opoola che gli sfila alle spalle troppo facilmente in occasione del gol brindisino, situazione nella quale sbaglia anche una colonna inossidabile come Ermanno Fumagalli (5,5), ritardando l’uscita di quella frazione di secondo fatale nella circostanza.
LA MEDIANA - Prestazione a sprazzi per Domenico Franco (6), sufficiente per la capacità di recuperare ritmo, attenzione e tempi di gioco nell’ultima mezz’ora, dopo una fase nella quale aveva evidenziato qualche pausa di troppo, pur iniziando la ripresa con il lancio che innesca il raddoppio, mentre il suo vicino di reparto Frisenna (6,5) martella incessantemente per tutti i 90’ più recupero, recuperando palloni, rimettendoli in gioco con precisione, senza mai tirarsi indietro.
L'ESTRO - Restano, tra i titolari di ieri, i due trequartisti oltre il già citato Ragusa: Emmausso (6,5) chiude con un assist e un paio di occasioni per arrivare alla doppia cifra stagionale tra i cannonieri, tra cui una, quando il risultato era ancora in bilico, nella quale si cimenta nel colpo di spalla davanti al portiere, sprecando il passaggio millimetrico di Rosafio (6) a tratti piazzato troppo defilato sulla destra, quasi a gestire le proprie risorse atletiche e di fiato.
LA PANCA - In questa partita diventa determinante l’apporto studiato preventivamente proveniente dalla panchina, con le risposte positive di Lia (6) e Ortisi (6), che hanno l’impatto giusto al momento in cui entrano sul terreno di gioco, e l’apporto prezioso anche di Scafetta (6), 25’ fatti di corsa e sacrificio. Pochi minuti, invece, per Plescia e Giunta entrambi non valutabili, subentrati all’86’, quando si doveva gestire il doppio vantaggio.
Avranno tempo e modo per rendersi utili prestissimo, visti i ritmi incalzanti del campionato, con il calendario che impone al Messina l’impegno casalingo mercoledì 6 alle 18.30 contro il Crotone, una sfida diventata ormai importante per la zona playoff, nella quale, si spera che finalmente inizi a vedersi una partecipazione maggiore anche sugli spalti, come merita questa squadra, che, comunque, vada a finire, ha il merito di avere lavorato bene per superare le difficoltà e pensare a giocare a calcio. Concetti semplici, ma importanti, augurandoci che siano la base per costruire un Messina più ambizioso.
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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