Indicare 10 partite vuol dire procedere per esclusione più che per scelta, perché iniziare a seguire il Messina (o Peloro) a fine anni ’90 pone davanti una serie di ricordi, più o meno chiari e lucidi, da decifrare e riportare alla mente. Superfluo ragionare sugli anni della Serie A (ad eccezione di due casi specifici), la scalata dei giallorossi è un insieme di tappe scandite da alcune partite che, per vari motivi, restano in memoria. Si è toccato il cielo ma anche il fondo e, in 22 anni, abbiamo vissuto davvero di tutto.

10) 8 novembre 1998 - Nardò-Messina 3-4
È la stagione di una delle più grandi delusioni del Messina del presidentissimo Emanuele Aliotta che aveva iniziato la scalata verso la serie A. Quella dello spareggio di Lecce perso contro il Benevento dopo il testa a testa con il Catania in campionato. Ma proprio Nardò, piccolo paesino in provincia di Lecce, resta alla storia per una partita incredibile: 0-2 (Pannitteri-Torino) per il Messina, 3-2 per i locali, poi il controsorpasso con altre due reti di Torino, prima su rigore, poi, al 93’ con un pallonetto che sfida la fisica. Palla sulla traversa, si impenna e, incredibilmente, ricade oltre la linea. 22 anni fa ci si poteva affidare solo alle radiocronache, ma le successive immagini (in serata se andava bene o il giorno dopo) hanno mostrato qualcosa difficile da immaginare.

9) 13 marzo 2000 - Foggia-Messina 0-1
Un lunedì sera, posticipo di lusso dallo “Zaccheria” con diretta su RaiSport. La corsa verso la promozione, dopo la delusione di un anno prima, diventò chiara giornata dopo giornata e i giallorossi dominarono il girone C. I pugliesi, tra le inseguitrici, avevano forse l’ultima chance di rovinare i piani della squadra di Cuoghi ("che in C1 ci porterà", si cantava citando Ligabue), ma anche la trasferta in casa dei rossoneri portò tre punti sotto i riflettori grazie al gol di Scaringella, propiziato dall’errore di Di Masi: le lacrime di quest’ultimo e l’inchino del biondo centrocampista segnarono la sfida sancendo, virtualmente, la promozione.

8) 3 settembre 2000 - Viterbese-Messina 0-0
Era la prima di campionato e i giallorossi, neo promossi, iniziano la loro avvenuta in C1 allo stadio “Enrico Rocchi”. Partita poco memorabile, noioso 0-0 in un caldo pomeriggio dei primi di settembre, a parte l’errore di panchina di mister Paolo Beruatto, ex dell’incontro che, però, su quella messinese durò appena 9 giornate prima di passare la mano a Carlo Florimbi. E fu la svolta. E quella, invece, fu la prima trasferta oltre Stretto. Non organizzata, improvvisata e proposta appena due giorni prima con un lungo viaggio in macchina.

7) 9 marzo 2003 - Messina-Ascoli 3-2
I bianconeri delle Marche sono stati, spesso, avversari cruciali per il Messina: la semifinale play-off in serie C1 nel 2001 (1-0 all’andata e 2-1 al Celeste), l’incredibile errore di Zaniolo in serie B nel maggio 2004, e in mezzo la rimonta, sempre al Celeste, dallo 0-2 al 3-2: doppietta di Bruno, poi arrivano i gol di Zampagna e quelli di due scoperte come Docente e Amauri.

6) 15 maggio 2004 - Messina-Albinoleffe 4-1
L’anno della promozione in serie A. Fase finale del campionato e in quel sabato sera di metà maggio al “Celeste” arriva l’Albinoleffe, partita che precede quella, ancora in casa, contro la capolista Palermo. Non avevo potuto seguire le partite di inizio anno allo stadio e, dopo la svolta e risalita, per scelta (e scaramanzia) non ne ho vista neanche una in quella serie B. A poche settimane dal traguardo quella contro i bergamaschi era considerata una gara importante, non si poteva correre il rischio di perdere punti in casa. E così il Messina di Mutti impiegò appena un tempo per calare il poker con Sullo (doppietta), Sosa e Di Napoli.

5) 26 settembre 2004 - Messina-Chievo 0-0
Quarta giornata di campionato, del primo anno di serie A. Messina imbattuto e con ben 7 punti in tre giornate dopo Parma, Roma e Milan. Reduce dalla vittoria di San Siro al San Filippo i giallorossi sfidano il Chievo ed è solo 0-0 ma è la prima partita di serie A che vedrò allo stadio.

4) 4 dicembre 2004 - Inter-Messina 5-0
Trasferta di famiglia ed esordio, personale, a San Siro. Basta questo per considerarla una partita da ricordare. Nell’anticipo di serie A contro i neroazzurri la squadra di mister Mutti non si presentava nelle migliori condizioni, decimata dalle assenze e non esattamente nel periodo migliore, ma poco importava. San Siro era già stato conquistato a settembre, si giocava contro Adriano (tripletta), Mihajlovic e Vieri, tanto per nominare solo i marcatori, i tifosi giallorossi cantano anche sul 5-0, anche se un Collina troppo pignolo fa ribattere un rigore ad Amoruso che lo sbaglia al secondo tentativo. I tifosi interisti cantano “tornerete in serie B” ma un girone dopo arriverà la vendetta.

3) 24 ottobre 2010 - Messina-Cittanova Interpiana 0-3 a tavolino
Dalla A alla D, da Milano a Cittanova. Quasi dieci fa uno dei punti più bassi della storia giallorossa. Gli anni dei continui problemi societari (che poi non sembra cambiato molto!), i primi campionati seguiti non solo da tifoso, ma in quella serie D 2010/2011 si sfiorò il baratro. La società, abbandonata dalla proprietà (Martorano), dai tifosi e dai giocatori, riuscì in poche giornate a rialzarsi, ma quella domenica al “Franco Scoglio” la squadra non si presentò, lasciando tre punti facili ai calabresi, liberi anche di allenarsi in riva allo Stretto.

2) 19 maggio 2013 - Messina-Ischia 1-1
Ultima partita della stagione 2012/2013 di serie D con i giallorossi che vincono il girone I davanti al Cosenza, tornano in C e, prima di chiudere, c’è la poule scudetto. Un’appendice senza particolari pretese, ma comunque una buona occasione per tornare a vedere la partita in curva dopo qualche anno. Già organizzato con qualche amico, biglietto comprato, ma due giorni prima l’ “imprevisto” (ricovero al Papardo!) che mi costringe al forfait. Un ritorno in curva (non allo stadio!) ancora rimandato. Per la cronaca mi sono perso un 1-1 con Chiaria che pareggia il gol ospite di Mattera.

1) 5 novembre 2017 - Messina-Igea Virtus 1-0
Da ospite al "Franco Scoglio", per motivi di lavoro. Un anno che doveva essere quello del rilancio del Messina e che, invece, si è concluso al sesto posto, distante dai play-off che, poi, vincerà proprio l’Igea Virtus. Un derby che dirà poco, a parte il gol vittoria di Cocuzza. Certamente una giornata inaspettata, in mezzo ai colori giallorossi, unico punto in comune delle due squadre.

Sezione: Amarcord / Data: Ven 01 maggio 2020 alle 10:08
Autore: Davide Billa
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