Amarezza e consapevolezza. Due parole con forti assonanze che racchiudono perfettamente lo stato d’animo di tutto l’ambiente Fc Messina nel post stracittadina. Come sottolineato alla vigilia di un match così importante, il campo resta l’unico giudice supremo. Al netto di tutte le analisi sulla gara, quindi, il verdetto del terreno di gioco va accettato e fotografa un nuovo tentativo di fuga dell’Acr Messina in vetta. Cinque lunghezze separano, nuovamente, la squadra del presidente Arena dal primo posto che significherebbe promozione in Serie C. Lo scontro diretto in salsa messinese rappresentava uno snodo cruciale del mese di marzo e, in generale, dell’intera stagione.
Sono tante ancora le gare da disputare, questo è innegabile, tuttavia l’impatto di questo risultato può portare strascichi sia in positivo che in negativo. Da una parte l’Acr Messina consolida la vetta vincendo una gara in cui pesca il gol decisivo in una delle poche conclusioni verso la porta di Marone. Aumentando il vantaggio, si può tuffare con grande tranquillità alla settimana che porterà alla difficile trasferta di Vallo della Lucania. Sull’altra sponda, invece, l'Fc Messina si ritrova a dover inseguire nuovamente consapevole che la gara da recuperare non basterà per essere aritmeticamente primi. La sconfitta del “Franco Scoglio”, quindi, può innescare due reazioni distinte e separate: avere un duro contraccolpo psicologico sulla squadra di Costantino oppure aumentare la consapevolezza nella propria forza e qualità. La solidità del gruppo giallorosso, però, capace di resistere anche a tre cambi di allenatore, aiuterà ad avere una reazione rabbiosa che si potrà vedere già domenica prossima contro il Rende. D’altronde lo stesso Costantino è stato chiaro e lucido nelle interviste post partita dando merito alla sua squadra e difendendo a spada tratta Caballero, simbolo di questa sconfitta per i troppi errori. Come sempre, quindi, le risposte arriveranno dal campo e bisogna attendere domenica prossima per avere un quadro completo.
Facendo un passo indietro, però, è giusto analizzare come sia maturata questa sconfitta così pesante non tanto nel risultato ma quanto nella prestazione. Ciò che fa più male, in casa Football Club Messina, è proprio l’aver raccolto zero punti nella miglior gara del campionato. Una prestazione che ha sorpreso tutti coloro che hanno assistito alla sfida sia allo stadio che da casa in diretta televisiva. Nonostante un campo insidiosissimo e pesante per la pioggia incessante, i giallorossi hanno sfoderato una prestazione fatta di grinta ma anche gioco. Tutti coloro che si attendevano un match confuso e senza idee, sono rimasti piacevolmente sorpresi perché i ritmi sono stati alti e la grinta ha messo in luce l’importanza della sfida. Ma se da una parte le trame di gioco e l’intensità sono state d’alto livello, dall’altra pesano enormemente gli innumerevoli errori sotto porta. L'Fc Messina, nell’arco di tutta la gara, si è ritrovato a dilapidare almeno sei palle gol nitide alle quali vanno aggiunti un palo e una traversa. La sfortuna, quindi, è un elemento che non ha giocato un ruolo decisivo e fondamentale. Tocca poi indicare in Pablo Caballero l’uomo simbolo di questa sconfitta. Un pomeriggio altamente negativo per l’attaccante che, più di tutti, aveva dimostrato di essere cinico e spietato sotto porta. Naturalmente il puntero argentino non può e non deve diventare il capro espiatorio di questa sconfitta. Gli errori si pagano sotto porta ma anche in difesa. Il gol decisivo, infatti, arriva su una punizione non irresistibile di Aliperta che si insacca grazie al prezioso contributo della barriera che si apre.
Sono attimi, sfumature all’interno di una gara di calcio che diventano decisivi al triplice fischio dell’arbitro. Così è stato anche nel pomeriggio del “Franco Scoglio” e mister Costantino avrà di fronte una settimana importante per resettare tutto. Mandate in archivio le due stracittadine, il destino del campionato passa inevitabilmente dal cammino di entrambe le squadre messinesi. Chi farà meno errori, a partire già da domenica prossima, vincerà il campionato. In casa Fc Messina, quindi, l’obiettivo è tornare subito ai tre punti in casa contro il Rende. I giallorossi sperano di recuperare Agnelli mentre perderanno sicuramente Giuffrida, uscito per uno stiramento nel secondo tempo. Tuttavia la rosa è ampia e offre diverse soluzioni. La sensazione è che si continuerà a puntare sul 4-3-1-2 vista la condizione di Coria, uno dei migliori in campo nella stracittadina. Tralasciando moduli e numeri, però, adesso servirà tanta mentalità e maturità. L'Fc Messina è chiamato alla vera svolta della stagione per non dilapidare quanto costruito fin ora.
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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